Reggio Emilia, 7 gennaio 2024 – Grazie ad una partita volitiva e concreta la Unahotels si riprende dopo la batosta di Varese e sconfigge una Virtus Bologna scarica e stanca.
Al PalaBigi la Pallacanestro Reggiana ha avuto il grande merito di non fare entrare in partita una Segafredo che pareva aver approcciato la gara in modo serio e concentrato. A questa partenza ha risposto veementemente tutta la squadra biancorossa che, guidata da un Kevin Hervey in grande spolvero, ha ribattuto colpo su colpo chiudendo il primo quarto addirittura in vantaggio.
Una Segafredo, che ha visto uno Shengelia panchinato dopo solo 5 minuti per due falli curiosi fra i quali un tecnico, non è riuscita a trovare il bandolo della matassa e anche a causa di una serie incredibile di errori sotto misura è andata sotto in doppia cifra fino a chiudere il primo tempo a -6 per merito di una fiammata di un Lundberg sempre più continuo.
Al rientro dagli spogliatoi, dopo un avvio ancora difficile, si è vista una Virtus Bologna più convinta e precisa che con il solito Lundberg ed un Abass in versione cecchino riusciva a chiudere il terzo parziale in vantaggio, ma era solo un fuoco di paglia.
La UnaHotels Reggio Emilia non si è disunita e col risveglio di Hervey ha ripreso le redini del match, continuando a mettere enorme pressione sui portatori di palla felsinei, questa sera in grossa difficoltà, e grazie anche alle fiammate di Weber ed alle palle recuperate attaccava in transizione una Virtus spesso in ritardo e che in attacco segnava soli 3 punti negli ultimi 7 minuti di gara, portando a casa il meritato successo.
Alcuni numeri che possono spiegare il risultato: 20,8% nel tiro da 2 punti per Bologna contro il 47,6% della UnaHotels, 69% dalla lunetta contro l’80% dei padroni di casa ed un solo canestro in transizione per la Segafredo.
Battuta d’arresto per la Virtus che vincendo a Reggio Emilia avrebbe potuto raggiungere Venezia e Brescia in testa alla classifica rispettivamente sconfitte da Napoli e Brindisi, ma non credo si possano muovere critiche alla squadra. Alla quarta partita in otto giorni, ed in vista di un altro doppio turno in Eurolega, l’approccio della squadra è stato serio, come testimoniano i 72 punti concessi agli avversari, ma le energie, soprattutto nervose, sono venute meno.
La brutta partita di tutti i playmaker, gli errori incredibili sotto canestro, almeno una decina di punti sprecati sbagliando sottomano elementari, il 10% del primo tempo al tiro da due, sono tutti segnali di una stanchezza più mentale che fisica, e visto il tour de force a cui sono soggette le due squadre che partecipano alla massima competizione europea sono da mettere in conto.
Visto l’orgoglio che i bianconeri hanno mostrato in tutta questa stagione si saranno sicuramente segnati l’appuntamento delle Frecciarossa Final Eight di Torino che vedrà nuovamente di fronte UnaHotels e Segafredo.
Ottima gara per la Pallacanestro Reggiana, bravissima a togliere il respiro alle fonti di gioco bolognesi e ad innestare un Kevin Hervey col dente avvelenato contro la sua ex squadra. La grandissima pressione sulla palla per tutta la partita e i costanti raddoppi in post basso su Shengelia hanno inaridito le fonti di gioco avversarie impedendo a Bologna di sfruttare gli spazi a lei congeniali.
Molto lucido coach Priftis a sfruttare il più possibile gli attacchi in transizione che tanto male hanno fatto agli avversari, anche a costo di tiri forzati, ma che hanno acuito le difficoltà felsinee.
Una nota polemica sulla terna arbitrale, che non ha inciso sul risultato, ma che ha sicuramente indispettito tutti per alcune decisioni. I due falli tecnici fischiati a Shengelia e Cordinier, dopo la prima protesta, sì plateale, ma avvenuta per fischi mancati di una evidenza cristallina sono l’ennesima prova di una classe arbitrale che vuole ergersi a protagonista dimenticando che il tutto esaurito il pubblico presente a Reggio Emilia non lo a per vedere i Sig.ri Lo Guzzo o Paglialunga, ma per vedere gli Hervey o gli Shengelia, e che in definitiva i leoni rimangono leoni ed i cani rimangono cani.
Highlights
Sala Stampa
UnaHotels Reggio Emilia vs Virtus Segafredo Bologna 72-66
Parziali: 17-16; 18-13; 14-24; 23-13
Pagelle:
Briante Weber 7: mette grossa pressione su tutti portatori di palla avversari, trova tiri in transizione che spezzano le gambe agli avversari, graziato per un colpo al viso di Pajola, le 5 palle recuperate sono un bottino importantissimo.
Giovanni Camara n.e.
Alessandro Cipolla n.e.
Kevin Hervey 8,5: doppia doppia di grande sostanza, è lui che spezza per due volte la partita con grande continuità, la classe c’è sempre stata.
Langston Galloway 6: non precisissimo, ma la sua dinamicità ed intraprendenza fa faticare le guardie bolognesi.
Mouhamed Faye 7: i numeri non spiegano la sua partita. Sempre presente a raddoppiare e a chiudere la via del canestro, pietra angolare della difesa reggiana.
Jamar Smith 6,5: non segna molto, ma forza poco o niente, lasciando spazio a chi è più serata di lui, uomo squadra.
Lorenzo Uglietti 5: non riesce ad entrare in partita andando subito in difficoltà con i falli.
Darion Atkins 6,5: anche lui, come Faye, fa una grandissima prova difensiva, chiudendo tutti i varchi, utilissimo.
Michele Vitali 7: partita solida e concreta, tira poco, ma con grande precisione, difende con la solita grinta e continuità.
Sasha Grant 5: gioca solo 4 minuti, ma sono anche troppi.
Matteo Chillo 6: fa il suo solito lavoro, non mette punti a referto, ma il suo compito è difendere, sgomitare e dare il massimo, e lui lo fa per tutta la partita.
Iffe Lundberg 7: è l’unica guardia che fornisce una prova all’altezza, sta trovando la continuità, se si dovesse confermare ancora sarebbe un passo in avanti enorme.
Alessandro Pajola 5: in grossa difficoltà, perde 4 palloni banali, tiri i liberi col 50% e sbaglia un paio di canestri da sotto che gridano vendetta, anche stasera prende una gomita in bocca non sanzionata, sfortunato.
Bruno Mascolo 5: nelle serate storte dei titolari dovrebbe dare una mano, ma anche stasera entra senza mostrare alcunché.
Rihard Lomazs 5: non riesce ad incidere, in alcuni casi rinuncia a tiri comodi, in altri lo si vede spaesato, ma c’è da dire che con questi ritmi non ha ancora avuto il tempo per integrarsi coi compagni.
Toko Shengelia 5: partita in apnea, subito escluso dai falli non trova la maniera di rendersi utile come sempre, però il +12 di +/-, il più alto fra tutti i giocatori in campo, manifesta la sua importanza per il gioco bolognese.
Daniel Hackett 5: tira un po’ il fiato. In difficoltà per la pressione dei piccoli reggiani, ha una sola fiammata nel terzo quarto che coincide col miglior momento bolognese.
Leo Menalo n.e.
Achille Polonara 5,5: gioca solo 7 minuti, prende ben 5 rimbalzi, ma non ha mai la forza per trasformarli in canestri.
Ante Zizic 5: anche per lui vale lo stesso discorso di Lomazs, ma con una aggravante, sembra sempre in ritardo di qualche frazione di secondo nelle chiusure difensive.
Bryant Dunston 7,5: è un totem, dimostra per l’ennesima volta la sua intelligenza cestistica, chiude tutti i varchi blocca, fa taglia fuori monumentali, raddoppia sulla palla con tempi celestiali.
Awudu Abass 6,5: nel suo doppio ruolo si trova bene, dà vivacità e precisione da fuori.
Isaia Cordinier 5: non riesce mai a far valere la sua esuberanza fisica e spesso si incaponisce in palleggi poco produttivi .