Saluto e ringrazio il direttore Fabrizio Noto per la libertà intellettuale che mi concede e che mi riconosce. A prescindere dalle visualizzazioni, i suoi interventi sulle mie opinioni e divagazioni sono rari. Vannizagnoli.it è contro tutto e tutti, in realtà non è vero, sono pro tutto e tutti, nel senso che vorrei raccontare per ore chiunque, dai custodi a chi si occupa di biglietteria, ma fare videogiornalismo ovunque, qualunquemente, dà problemi. “Sei pericoloso”.
Sono pericolosissimo, il terrore delle bellissime, che si aggirano per i palasport ma anche per le discoteche, a caccia di bellissimi, fisicatissimi, di loro simili, insomma. Alcune sono poco più giovani dei miei 52 anni, eppure sognano frequentando gli stessi luoghi degli atleti, ovvero il nostro grande classico, a Reggio Emilia, il Pizzikotto, mi pare si chiami, volutamente non controllo.
Pietro Aradori, che saluto e che ringrazio comunque per la sua gentilezza, con me, mi chiedeva di non riprenderlo quando risaliva dagli spogliatoi, Achille Polonara era spesso davanti a un locale trendy a Ospizio, dove vive la nipote di mia moglie, ovviamente, Eleonora Riccò, figlia della sorella.
Quel locale ha cambiato nome, resta trendy, c’era anche una riserva che non ricordo, nell’anno delle due finali scudetto, in 12 mesi, insomma.
Memorabile quando intervistai la figlia di un politico ecuadoregno, fidanzata di Stefano Gentile, e di una riserva, mi pare, straniera, 45 minuti, se ricordo bene, ma forse anche solo 25 in 3. “40′ è sequestro di persona”, mi disse Giorgio Marota, neo redattore a Il Corriere dello sport stadio.
Ma Zazzaroni, quando fa un’intervistona che parte dalla prima pagina, credete parli 5′? E io valgo quanto i grandi giornalisti della tv, Jacobelli, Xavier, con cui ho lavorato, naturalmente da fuori, e un giorno almeno su vannizagnoli.it darò i voti a tutti.
Ma arrivo all’attualità, cari amici.
L’Euroleague. Sono molto felice che Luca Banchi sia secondo, vicino alla qualificazione ma comunque per nulla certo, con 14 successi e 5 perse, comunque la zona Play-in è solo a 3 vittorie, dunque occhio ai trionfalismi. Nonostante il trionfo di Berlino, mai in discussione.
Milano fatica, come le accade dallo scorso anno, stavolta però ce la può fare.
Sapete come guardo io il basket e in generale quanto più sport possibile. Pochi minuti a match, grazie a Dazn, in differita. Non mi perdo una partita, magari in live, in diretta su vannizagnoli.it, testata iscritta al roc, registro operatori della comunicazione.
Un mio hater mi ha voluto rivelare che Bologna ha vinto di due, in casa, vs il Bayern la partita dell’altra sera, giusto per farmi dispetto, in genere riesco a guardare accelerando con il cursore senza sapere già il risultato.
Già la scorsa settimana avevo notato un dato meraviglioso, che proporrò dove ormai non scrivo più, ormai sapete che quasi tutto è gratis e anche in ginocchio, di fronte a chi, appunto, mi nega la propria storia o finge di ricevere una telefonata quando faccio per salutare, perchè magari sono in diretta su youtube.
Dicevo, Milano è quest’anno piena di italiani protagonisti, straordinario segnale. Moretti oggi a Varese, giuravo che avrebbe sfondato, lo intervistai anni fa, ma si è un pò perso, Bortolani, Giordano, piazza tre, gli altri li conoscete meglio voi di me, non vado a cercare i nomi volutamente.
Milano punta su giovani e italiani, è bello.
Sapete che seguo tantissimo calcio, dagli stadi, con accredito a Bologna, ero a Bergamo per la coppa Italia, domani a Cremona per la supercoppa femminile, poi tanto volley, ma tantissimi sport olimpici. Tante squadre sono zeppe di stranieri, l’EA7 di meno. Bravi. Bravo Ettore.
Messina, ripeto, doveva essere esonerato più volte, con il metro che porta ai licenziamenti di tanti tecnici meno bravi ma in piazze infinitamente meno danarose.
Minimo, Ettore va dimezzato, non può fare anche il ds, almeno una delle due mansioni la deve perdere. Con Armani.
A Baskonia o a Brindisi sarebbe diverso.
Se Ettore raddoppia, a Milano, pur perdendo quasi tutti i trofei e ancor più partite, Caja e Pancotto, Sacripanti e il bizzarro Boniciolli, Vitucci e tantissimi altri – non amo i giovani, fra gli allenatori – dovrebbero avere identico, doppio incarico, nei rispettivi club di cui hanno scritto la storia, tecnico e direttore sportivo, con un progetto quinquennale, almeno, come Leo dell’Orco con il trainer cresciuto a Mestre.
Eurolega è il massimo, in Europa, andrebbe ripristinata la supercoppa, europea, con final four fra le 4 vincitrici i trofei.
L’ex coppa dei campioni rappresenta il 100% del blasone e della competitivà, nel continente, la Eurocup il 60, la Champions forse il 40, la Fiba Europe cup il 20, secondo vannizagnoli.it.
Ancora, tanti allenatori vice, come Edoardo Casalone, potrebbero allenare da capi in LBA o, al limite, in A2, essere secondo a lungo è un dispiacere. Specialmente per Federico Fucà.
I tecnici stranieri sono i benvenuti se sono molto migliori degli azzurri, a Reggio e a Napoli, a Varese e a Trieste, non mi pare poi stiano facendo sfracelli. Sì, forse il tecnico ingaggiato dal mio amico Alessandro dalla Salda. Talmente amico che mi ha bloccato su whatsapp, lo ricontatterò dall’altro numero, giusto per dispetto.
Ad maiora, saluta Massimo Giletti. Anch’io racconto il mondo della notte, come lui, ma a differenza sua questo aumenta l’irrisione nei miei confronti.
Abbracci, da Bologna, davanti alla discoteca Numa.