Brescia, 30 dicembre 2023 – Al termine di un girone di andata quasi eccellente e che Brescia ha passato per la maggior parte del tempo nei primissimi posti della classifica, ecco che arriva anche lo scalpo importante per gli uomini di Alessandro Magro. Una rimaneggiata Olimpia Milano è costretta ad arrendersi davanti alla crescente intensità difensiva e fisicità della Germani: Brescia concede solo 32 punti agli avversari nel secondo tempo e vince 72-64.
Assenze o non assenze di Milano, per Brescia si tratta di una vittoria significativa: riuscire a pareggiare il livello di fisicità delle migliori del campionato non è semplice e non lo è, a maggior ragione, se non giochi le Coppe e ti confronti poche volte con questi tipi di avversari. La Germani non ci era riuscita contro Trento, Venezia e Virtus Bologna e stava facendo non poca fatica anche nel primo quarto di oggi: poi, però, è arrivato un crescendo e la difesa è salita di colpi sempre di più, fino a diventare un fortino nel quarto quarto.
Soprattutto con il secondo quintetto ad indicare la via nella propria metà campo, Brescia ha creato un parziale che tra fine terzo quarto e inizio ultima frazione l’ha portata anche sul +10. In attacco non si è visto il solito gioco “spumeggiante” della Leonessa, ma i ragazzi di Magro sono comunque stati bravi nel prendersi le loro responsabilità a turno nel corso della partita. All’inizio tanti meriti vanno a Christon, poi a Della Valle e Massinburg e infine a Bilan.
Questa vittoria dà una grande spinta ed è significativa: porta Brescia al record di 11-3 (eguagliato il record di vittorie del 2017-18) e dimostra alla Germani che può provare a giocarsela, sul piano fisico, anche con le prime della classe. C’è ancora qualche lavoro da fare in attacco, ma la strada è quella giusta.
Milano, come accennato, si presentava a questa serata in condizioni terribili: out Mirotic, Shields, Ricci, Lo, Flaccadori e Baron. Di fatto, è un’impresa essere arrivati a giocarsela negli ultimi minuti in un palazzetto difficile come quello di Brescia: lo è a maggior ragione dopo meno di 48 ore dalla vittoria con il Baskonia. Ci sono pochi segnali negativi per coach Messina, con l’Olimpia che ha saputo mettere in grossa difficoltà la Germani anche con l’arma obbligata del quintetto alto.
Milano è partita con Voigtmann, Kamagate e Melli in campo insieme e ha riproposto più volte questa soluzione nel corso della partita: i risultati sono stati alterni, ma comunque l’Olimpia è riuscita a non far accendere mai la Germani nella metà campo offensiva e a rimanere in scia. Una brutta serata al tiro (3/25 da 3 punti), un arbitraggio molto permissivo sfruttato meglio dai biancoblu e la serata positiva ma scintillante fino ad un certo punto di Napier hanno portato, oltre a tanti altri fattori, ad una sconfitta che ci sta e che era da mettere in previsione.
Ora l’obbiettivo dev’essere il recupero di Flaccadori per martedì e capire le condizioni di Baron, troppo importante per dare pericolosità perimetrale a questa squadra. La faccia è quella giusta, soprattutto nella metà campo difensiva: in Eurolega servirà anche recuperare qualcuno degli infortunati e trovare di più il fondo della retina.
Germani Brescia 72 – Armani Exchange Milano 64
Parziali: 15-18; 18-14; 19-16; 20-16
Progressione: 15-18; 33-32; 52-48
Inizio di partita in cui Milano prova a far valere la sua fisicità con Melli, Kamagate e Voigtmann insieme in quintetto: Petrucelli fa ottima guardia in post nonostante lo svantaggio, ma la difesa dell’Olimpia produce un break sul 5-12. Ottimo inizio di Melli (8 punti), dall’altra parte tante responsabilità per Christon. Brescia si riavvicina e sorpassa sul 15-14 grazie al gioco da 4 di Della Valle: Milano risponde con Hines e Bortolani. 15-18 al 10′.
Molto bene l’Olimpia in difesa, mentre dall’altra parte del campo si creano buoni tiri da 3 punti che non vanno a bersaglio: gli ospiti vanno ancora sul +7 (15-22), poi arriva la risposta di Brescia targata Bilan (23-26). Milano continua a tirare male dall’arco, la Germani si scontra con la fisicità dell’Olimpia in area: Voigtmann segna il 23-28, Bilan e Petrucelli rispondono per il 28-28. Un mini-parziale di Brescia porta la Leonessa sul 33-32 all’intervallo.
Milano riparte con il “quintettone” e continua a creare problemi a Brescia: il terzo fallo di Petrucelli e il quarto di Gabriel sono dei macigni. L’Olimpia va sul +6 (35-41), poi è ripresa dalle iniziative di ADV (38-41) e Bilan (42-42 al 26′). Brescia mette la testa avanti con Burnell e Massinburg (46-43), Poythress ricuce solo momentaneamente: Napier gestisce male questi ultimi minuti e Brescia mette la freccia con i tiri liberi. 52-48 al 30′.
La Germani procede con il parziale e arriva sul +10 (58-48): 3 liberi ben guadagnati da Napier riavvicinano Milano, ma Massinburg prende il controllo dell’attacco bresciano e tiene a distanza di sicurezza i padroni di casa. A metà frazione Brescia inizia a frenare e a fermare la palla: Milano ne approfitta soprattutto correndo in campo aperto e Poythress segna il -4 (60-56). La tripla di Massinburg a 3′ dalla fine riporta Brescia sul +7 (65-58), ma l’Olimpia risponde ancora con Napier e Poythress. Sul 67-64, allo scadere dei 24″ ad un minuto dal termine, è decisiva una tripla di Bilan: è la seconda in questa stagione. La Germani gestisce gli ultimi possessi e vince 72-64.
Le pagelle
Germani Brescia
Semaj Christon 7: piazza canestri pesanti soprattutto nel primo tempo, andando a calare con il passare della partita. La sua pazienza nel gestire i possessi a volte è un po’ eccessiva e l’ex Tortona manca qualche opportunità di servire il “rollante”: 12 punti e 5 assist per lui.
Kenny Gabriel 6: è prezioso quando Brescia cerca di alzare il livello della difesa nel secondo tempo e si rende utile con 3 stoppate. In attacco non sempre fa la scelta giusta e non lascia il segno, segnando solo 3 punti. Vedere un 4, infine, che accoppiato con Napier va a tirare da 3 punti… mi desta qualche perplessità. D’altronde sappiamo che il luogo in cui è pericoloso è il perimetro.
Miro Bilan 7: fa tanta fatica a mettersi in partita nel primo tempo, poi inizia a macinare. Riesce a ricevere meglio sotto canestro e arriva in doppia doppia con 13 punti e 11 rimbalzi. La tripla del +6 ad 1′ dalla fine, inoltre, è decisiva e inaspettata. Contro avversari così fisici c’è ancora qualcosa da registrare, ma la prestazione è sicuramente più incoraggiate di quella di Venezia.
Jason Burnell 6: gioca da buon equilibratore, sbagliando qualche decisione in attacco nel primo tempo ma mettendo tanta energia in campo soprattutto nella metà campo difensiva. Per lui poco da segnalare, in termini numerici, oltre ai 3 rimbalzi.
C.J. Massinburg 8: gioca una ventina scarsa di minuti straordinari in entrambe le metà campo. E’ quasi sempre in marcatura sull’esterno più pericoloso e, contemporaneamente, ha le più grandi responsabilità nell’altra metà campo: chiude con 18 punti, 5 rimbalzi e pochissimi errori contro un avversario di grande valore. L’anno prossimo, probabilmente, sarà in Eurolega.
Amedeo Della Valle 7,5: il suo gioco da 4 punti dà una sveglia importante a Brescia, così come gli altri 8 tiri liberi che guadagna e che manda a bersaglio. Il marchesino gioca una partita lucida, guidando la squadra in attacco nei momenti di maggiore difficoltà: 14 punti per lui.
John Petrucelli 7: in questo momento ci sono pochi dubbi sulla sua candidatura a difensore dell’anno in LBA. Dato che marcare sempre i migliori esterni avversari è troppo “facile”, oggi è costretto a tenere in post contro Melli e Voigtmann: lo fa più che dignitosamente, sporcando 3-4 palloni e recuperandone 2.
Mike Cobbins 6,5: è forse il giocatore più impattante in difesa tra le fila di Brescia. Quando entra in campo, Brescia cambia faccia, diventa aggressiva sui giochi a due e non lascia spazio sul perimetro agli avversari: il centro di Amarillo ha tanti meriti e infatti resta in campo fino agli ultimissimi minuti.
David Cournooh 6: per lui una buona partita sulle tracce di Napier e delle guardie avversarie. In attacco c’è da segnalare un canestro di pregevole fattura nel quarto quarto
Nicola Akele 6: è una di quelle serate in cui, per un motivo o per l’altro, rimane in fondo alla panchina e gioca meno di 10 minuti. Mette comunque in campo una più che sufficiente applicazione difensiva.
Olimpia Milano
Alex Poythress 6,5: si fa trovare molto pronto sotto canestro nella metà campo offensiva, quando sfrutta tutte le attenzioni che Brescia porta ai portatori di palla per crearsi spazio. In difesa continua ad essere ingenuo e a fare errori evitabili.
Giordano Bortolani 5,5: non si sblocca mai dal campo (0/5) e in difesa commette errori di distrazione. Peccato perchè sarebbe stata una buona opportunità per giocare tanti minuti.
Stefano Tonut 5: prestazione veramente nulla in attacco, mentre in difesa fa il compitino ma niente di più. Me lo sarei aspettato più “poliziotto” contro gli esterni bresciani, ma probabilmente la stanchezza si è fatta sentire.
Nicolò Melli 7: il capitano dell’Olimpia non è preciso al tiro da dentro l’area (2/6) ma ha un grande impatto sulla partita giocando nel quintetto alto e segnando canestri tatticamente importanti nel primo quarto. Chiude con 13 punti nei 28 minuti in campo.
Shabazz Napier 7: la partita è sicuramente buona, con 19 punti a bersaglio, 4 rimbalzi e 2 assist. Forse però poteva fare un po’ di più, soprattutto nella fase centrale della partita: quando Brescia alza il livello di fisicità l’ex Stella Rossa perde un po’ la bussola, ritrovandosi solo negli ultimi minuti.
Ismael Kamagate 5,5: dà una ventina di minuti di contributo in cui non si fa sentire in attacco e in difesa resta a protezione del ferro, senza incantare. Abbastanza anonimo.
Diego Flaccadori NE
Devon Hall 5,5: non commette grossi errori in difesa, in cui è anzi positivo. Però avere una guardia che in 31 minuti segna 2 punti… nelle serate in cui hai bisogno di trovare canestri un po’ da tutti è una mancanza che pesa.
Guglielmo Caruso sv
Kyle Hines 6: per il “veteranissimo” ci sono una dozzina di minuti sul parquet con tanta difesa competente (seppur meno asfissiante del solito) e 3 canestri preziosi.
Johannes Voigtmann 6: sicuramente si rende utile a rimbalzo (11), ma in attacco fa troppo poco. Avrebbe tutto per essere un rebus offensivo irrisolvibile per Brescia, ma non prende ritmo e pure nei duelli di post basso contro il piccolissimo Petrucelli non riesce a dominare.
Sergio Bertazzi