di Michele Longo (Vox&One podcast)
Brindisi, 10 dicembre 2023 – L’Happy Casa Brindisi vince per 86-81 una partita di importanza vitale contro l’OpenJobmetis Varese, accorcia le distanze in classifica e resta attaccata al treno salvezza. Al PalaPentassuglia è andata in scena una partita brutta, con molti errori e tanta consapevolezza che per entrambe era il classico match dentro o fuori. Coach Sakota sceglie ancora Morris a discapito di Kyzlink, mentre Bialaszewski conferma Woldetensae in quintetto scegliendo di far partire il nuovo acquisto Young dalla panchina
Da una parte Brindisi aveva disperatamente bisogno di una vittoria contro una diretta concorrente per non sprofondare a 6 punti dalla salvezza, dall’altra Varese era chiamata a un segnale di risveglio dopo le ultime opache prestazioni e le voci di esonero di coach Bialaszewski. La partita è stata decisa dai dettagli e dalle ingenuità e Varese ne ha commessa una colossale, regalando tre tiri liberi a Sneed in chiusura di terzo quarto. Lo sconsiderato fallo di Hanlan, comunque il migliore di Varese, ha resuscitato Brindisi che, sotto di 5, sembrava spenta e incapace di creare gioco. Dopo quel fallo, 10-0 di parziale dei salentini e partita totalmente cambiata.
Brindisi ha trovato invece in Laszewski il protagonista inaspettato. Con Sneed fuori per 5 falli, Bayehe mai in partita e Senglin e Morris sulle montagne russe, è stato lui, un rookie, a dare punti di riferimento importanti in attacco, con letture molto interessanti e tanto sangue freddo.
Brindisi è partita forte, raggiungendo anche il +16 nel primo quarto e cavalcando molto bene il mismatch tra Laszewski e Brown, ma con i problemi di falli di Bayehe (già due al 4′) e l’ingresso della second unit il ritmo è calato e sono iniziati gli errori. Le percentuali di Varese (16% da tre a fine primo tempo) hanno aiutato i salentini a chiudere comunque il primo tempo in vantaggio di 8 punti. La partita però aveva un killer nascosto, assopito, che stava aspettando il momento giusto per mostrare il proprio arsenale al pubblico del PalaPentassuglia. Quel momento è scattato nel terzo quarto ed è li che Olivier Hanlan ha deciso di uscire dal letargo, sparare 16 punti e annichilire il pur ottimo Sneed, portando Varese fino al +5, giusto un momento prima di preparare la già citata frittata. Nell’ultimo quarto da 29 punti, Brindisi ha avuto più energia e forse anche più voglia di vincere la partita. Due palle recuperate da Sneed creano un mini break rivelatosi poi decisivo, Senglin fa e disfa e alterna triple da campione a errori marchiani di lettura, Laszewski è solidissimo senza sbagliare una singola lettura e il nuovo acquisto Loren Jackson sigilla la vittoria con un tripla, unico bagliore di luce in mezzo a momenti di buio pesto. Brindisi resta ultima, ma accorcia su Scafati, Pesaro e la stessa Varese che a breve dovrebbe annunciare Spencer e chissà se anche la guida tecnica non potrebbe essere messa in discussione.
QUI BRINDISI – Bisognava vincere. Non importava come, ma era assolutamente necessario farlo. Ora la società di Contrada Masseriola respira e si pensa con più tranquillità a tutto il lavoro da fare. Brindisi ha giocato una partita diligente per tre quarti, ma quando Senglin e Morris hanno smesso di produrre gioco, l’attacco è entrato in un vortice senza fine di errori e palle perse nel caos più totale. I due esterni devono riuscire a essere più continui nel corso della partita. Poi si apre il capitolo Johnson, oggi fischiato, che sta cominciando a diventare un problema perché al momento è impresentabile e non in condizioni fisiche adeguate per giocare una partita di basket di questo livello. Il pesante contratto biennale spegne in partenza qualsiasi ipotesi di taglio, quindi per Brindisi diventa troppo importante ritrovare il proprio capitano.
QUI VARESE – L’infortunio di McDermott sta creando più problemi di quanto si potesse pensare. Il suo sostituto Young, sembra ancora quello abulico visto a Treviso e la squadra fatica a mantenere ritmi alti e buone percentuali da tre. Moretti non riesce ad essere incisivo, mentre Cauley Stein prova almeno a lottare un po’. L’unica luce di questa squadra al momento è Hanlan. Nel momento in cui si accende, il resto della squadra inizia a mettere più energia in difesa e ritmo in attacco, ma senza di lui è il nulla più totale. Spencer potrebbe dare una mano sotto canestro, ma Varese ha problemi più profondi, primo tra tutti aver costruito una squadra per un coach, con un gioco molto estremo, ed essersi trovata costretta poi ad affidarla a un altro che predica un basket diverso.
I PARZIALI: 27-21, 13-12, 17-26, 29-22
LE PAGELLE
Happy Casa Brindisi
Jamel Morris 6,5: Un primo quarto mostruoso e 5 punti importantissimi nell’ultimo. In mezzo tanti errori, movimenti passivi e poca personalità
Xavier Sneed 8: Un 3&D del genere è un lusso per una squadra come Brindisi. Soffre Hanlan solo quando questi è in mezzo a un delirio di onnipotenza, poi difende alla grande, segna triple importanti e ruba due palloni decisivi
Nate Laszewski 9: Chiude con 22 punti e 6 rimbalzi con7/10 al tiro. Il ragazzo ha testa. Bravo a leggere i mismatch, bravo nello scegliere i tiri e bravo anche nel suo tallone d’Achille, la difesa. Deve migliorare, commette alcune ingenuità di troppo, ma se la testa è questa il futuro è roseo.
Joonas Riisma 6: Dove sei finito Joonas? Sei minuti in campo di pregevole applicazione difensiva, poi dimenticato in panchina
Eric Lombardi 6: Gioca da 5 poiché Johnson non è presentabile e Bayehe è carico di falli. Staremmo parlando di una gran partita se non avesse quel vizio di intraprendere sconsiderati 1vs1 in attacco.
Jordan Bayehe 5: Dopo la mostruosa prestazione contro la Virtus incappa nella seconda partita anonima consecutiva, questa volta limitato dai falli. Importante per Brindisi aver vinto anche senza l’apporto dei suoi lunghi
Jeremy Senglin 7: Due quarti ottimi, due da film horror, ma mette due triple di vitale importanza nei minuti decisivi. Come Morris deve essere più costante nel corso della partita.
JaJuan Johnson 3: Allora è bene che si faccia chiarezza. Cosa ha Johnson? È infortunato? È fuori forma? Unico giocatore di Brindisi con plus minus negativo, deleterio per tutti i 15 minuti in cui calca il parquet. Il talento c’è e non discute, idem la voglia di giocare, ma questo non può essere il vero Johnson nonostante i 36 anni.
Loren Jackson 6: Per quasi tutti i minuti in campo ci si chiede cosa abbia in più di Laquintana. Poi mette una tripla importante e il giudizio migliora leggermente. C’è da dire che Sakota lo tiene in campo nei minuti decisivi e riesce a dare equilibrio soprattutto in campo con Sneed e Senglin.
Openjobmetis Varese
Vinnie Shahid 7: Con lui in campo Varese riesce ad aumentare il ritmo e mettere in difficoltà la difesa di Brindisi
Willie Cauley Stein 6: Niente di eccezionale rispetto alle sue capacità, ma se le voci di tagli servono per fargli ritrovare almeno un po’ di voglia beh, che Varese le faccia uscire ogni settimana
Scott Ulaneo 6: Primo tempo di grande energia in cui sovrasta Johnson. Poi cala nella ripresa.
Tomas Woldetensae 5: 2/9 al tiro è il lontano parente di quello visto lo scorso anno sotto Matt Brase
Davide Moretti 4,5: Segna 14 punti, frutto quasi del tutto del 9/10 ai liberi. Tira anche lui 2/9, non riesce a spingere la transizione e sbaglia moltissime letture.
Matteo Librizzi sv
Olivier Hanlan 7: È l’unica luce di Varese. Nel terzo quarto è dominante, ma commette da matita rossa decisivo
Gabe Brown 5: Soffre maledettamente la taglia fisica di Laszewski.
James Young 4: Ha cambiato canotta, ma non le prestazioni e l’attitudine che ha portato Treviso a tagliarlo