Milano, 10 dicembre 2023 – Dopo il doppio impegno di Eurolega le due nostre portacolori danno vita ad un derby caratterizzato dalla stanchezza e che nel finale arride ai biancorossi meneghini.
Dopo una buona partenza degli ospiti l’ EA7 è riuscita a rintuzzare il tentativo di fuga bolognese grazie ad un grande inizio di Nicolò Melli e all’apporto di una panchina che in occasione della terza partita in cinque giorni era impossibile non utilizzare. Ad una fiammata iniziale di Belinelli hanno risposto dalla panchina la faccia tosta di Giordano Bortolani sempre pronto quando chiamato dalla panchina e un Diego Flaccadori, ultimamente abbastanza preciso al tiro che firma il +4 di fine secondo quarto.
Preso l’ossigeno negli spogliatoi le due compagini sono tornate in campo, e quella più pronta è sembrata Milano che raggiungeva subito la doppia cifra con Melli in panchina con tre falli, e qui bisogna spendere una parola per Pippo Ricci che, spesso dimenticato in panchina, con tante piccole cose si è reso estremamente utile, soprattutto nella metà campo difensiva. Arrivata sul +12 grazie ad una rubata di Lo l’ Olimpia ha rivissuto gli incubi delle ultime gare, bloccandosi in attacco e con un parziale di 15-0 a cavallo dei due quarti la Segafredo rimetteva il naso avanti grazie ad una bomba di Jaleen Smith. Per fortuna di Milano la Bologna di questa sera aveva la spia della riserva accesa e non è riuscita ad approfittare del solito calo milanese, regalando alcune situazioni non usuali per la Virtus di quest’ultimo periodo. La partita ha vissuto negli ultimi 3 minuti con il punteggio sempre in bilico e con l’uscita di Belinelli dalla gara la Virtus riusciva a raggiungere la parità con un canestro fortemente voluto da Shengelia a 30 secondi dalla fine, ma un tiro libero del solito Melli sparigliava il risultato dando la possibilità alla Segafredo di andare al tiro per il sorpasso, ma Iffe Lundberg, giustiziere dell’Olimpia nella gara di Eurolega, compiva l’ennesimo errore della sua mediocre partita sbagliando un entrata banale, sul rimbalzo difensivo Shields veniva mandato in lunetta e dopo il 2/2 Bologna aveva ancora la possibilità del pareggio, ma Hackett, inspiegabilmente, anziché andare per il pareggio andava per l’appoggio, subendo fallo, sbagliato il secondo tiro libero la partita finiva con Milano festante e con Bologna che aveva l’impressione di aver perso una grossa occasione per peggiorare la situazione della storica rivale.
Dopo neanche 48 ore di riposo era preventivabile che la Virtus non avesse la lucidità per poter chiudere la gara in anticipo, ma la partita di questa sera lascerà qualche rimpianto in casa bianconera, ma non c’è tempo ora per i rimpianti perché giovedì i ragazzi di coach Banchi sono attesi dalla insidiosissima trasferta in Terra Basca contro il Baskonia per poi trovare in campionato la Reyer, sperando di recuperare almeno Pajola, vista che l’assenza di Mickey si preannuncia di circa un mese.
Sarà vera gloria? Questa è la domanda che frulla nella testa del popolo Olimpia che intanto ha messo fine all’emorragia di risultati, è rientrata fra le qualificate alla Coppa Italia e ora potrà affrontare il viaggio per la Catalogna con il cuore un po’ più leggero in vista della sfida di venerdì 15 col Barcellona per poi affrontare il derby a Masnago contro una Varese in crisi.
Highlights
Sala Stampa
EA7 Emporio Armani Milano vs Virtus Segafredo Bologna
Parziali: 21-23; 27-21; 19-21; 15-15
Pagelle
Maodo Lo 6,5: partita produttiva dal punto di vista realizzativo, ma in costruzione di gioco non sembra avere sempre le idee chiare.
Alex Poythress 4,5: 3 falli in 5 minuti, uno più stupido dell’altro, entra in campo svagato per la terza partita consecutiva, un po’ troppo.
Giordano Bortolani 6,5: fa un buon primo tempo, entra con la faccia e la mentalità giusta guadagnandosi anche i minuti del secondo tempo, deve crescere in difesa, ma sembra avere l’atteggiamento giusto.
Stefano Tonut 5: 10 minuti abulici e sbiaditi. Messina gli preferisce Flaccadori nel secondo tempo.
Nicolò Melli 10: primo tempo da capitano vero mette in partita squadra e Forum. Per il resto il solito Melli, etereo, perfetto con eloquio forbito anche nel turpiloqui, untouchable. Meno di dieci non si può, come già detto, tengo famiglia.
Ismael Kamagate n.e.
Giampaolo Ricci 7: mette a referto 6 punti, ma soprattutto fa tantissime piccole cose, soprattutto in difesa, che ricordano il Pippo dei suoi esordi milanesi, utilissimo.
Diego Flaccadori 7: ha il grande merito di tenere in partita Milano durante la sfuriata bolognese iniziale, non sarà mai un mastino, ma stasera ha dato tanto anche dietro.
Devon Hall 6,5: partita di sostanza e difensivamente importante nel finale su Belinelli.
Guglielmo Caruso n.e.
Shavon Shields 5,5: non replica le ultime grandi prove balistiche, probabilmente anche per stanchezza, ma mette una bomba importantissima e fa un 2/2 ai liberi determinante.
Johannes Voigtmann 6,5: non è mai stato un fulmine, ma ogni tanto esagera, le mani da grande passatore le ha sempre avute e stasera ha messo anche un paio di bombe fondamentali.
Iffe Lundberg 4,5: impreciso, sempre in ritardo, sbaglia 5 bombe con metri di spazio, ma soprattutto il canestro del pareggio in solitaria. E’ incredibile come, anche questa sera, se sbaglia le prime conclusioni perda completamente fiducia.
Marco Belinelli 4: dopo le due partite di Eurolega non gli poteva chiedere di più, ma ancora oggi fa paura per la sua velocità nei tiri. I voti in meno per non aver la gentilezza e l’eloquio forbito del capitano avversario nel rivolgersi agli arbitri.
Jaleen Smith 6,5: inizio faticoso con un paio di palle perse delle sue, ma nel secondo tempo è ben presente, ma viene panchinato nel suo momento migliore.
Bruno Mascolo 6: dà 4 minuti di respiro ai compagni di reparto, però potrebbe prendersi anche un tiro.
Devontae Cacok 6+: è il miglior rimbalzista della gara, ma sembra sempre indeciso su dove posizionarsi, soffre terribilmente Voigtmann.
Toko Shengelia 6: voto di stima, fa quello che può, ha più antibiotici addosso che sangue, gioca con la febbre, che gli si può chiedere di più?
Daniel Hackett 6: anche lui prende la sufficienza di stima, non ha la solita energia, gli anni pesano anche per lui, e nel finale la mancanza di ossigeno lo porta a prendere una scelta inspiegabile.
Leo Menalo n.e.
Achille Polonara 6: inizia benissimo fra rimbalzi ed una bomba, nel secondo tempo soffre la cresciuta fisicità della gara, ma il solo esserci è un grande successo.
Bryant Dunston 7: è un professore, stasera mette anche una bomba, nel finale anche lui va un po’ in debito di ossigeno, ma vederlo giocare è sempre una lezione.
Awudu Abass 5,5: inizia bene con bomba e post basso, però poi si perde anche lui e fa perdere la fluidità.
Isaia Cordinier 6,5: buona gara, è uno dei creatori di gioco della squadra bianconera e si occupa più che bene di Shields.