Arriva anche la quinta vittoria in Eurolega per la lanciatissima Virtus Bologna di Luca Banchi, ormai sempre più abituata ad occupare le posizioni più nobili della classifica europea. Tra le mura amiche viene schiantato anche un Efes lontano dagli splendori del recente passato, ma comunque non certo povero di talento e di punti nelle mani negli esterni: la squadra turca riesce a rimanere davanti nel punteggio fino a metà della terza frazione, poi deve capitolare davanti ad una Virtus che chiude con le marce alte. Il parziale del secondo tempo per Bologna dice 52-36: la partita finisce 93-81.
Non si può non partire dall’analisi di quanto successo nel pitturato per spiegare il successo della Virtus: Bologna è stata in grado di mantenere il controllo dei tabelloni in tutti i 40′, andandosi a guadagnare tanti rimbalzi offensivi (alla fine saranno ben 17) che sono stati importanti soprattutto nel primo tempo per rimanere a contatto, anche quando le percentuali al tiro davano ragione all’Efes.
“Dominio in area” in questo inizio di stagione bolognese fa spesso rima con “Toko Shengelia”: la partita con i turchi non ha fatto eccezione. L’ex CSKA ha disputato la solita partita totale, giocando da riferimento offensivo principale e come creatore principale di vantaggio per l’attacco della Virtus: è ancora lui l’MVP tra le fila di Bologna. Ottimo l’asse creato soprattutto nel primo tempo con Bryant Dunston, a tratti devastante contro la sua ex squadra: nella terza e nella quarta frazione, infine, salgono in cattedra anche Devontae Cacok (i suoi 5 minuti a fine terzo quarto sono fondamentali) e Jordan Mickey.
Quattro protagonisti differenti nello stesso reparto che spingono Bologna verso un’altra vittoria, con anche il contributo del solito Belinelli e di Jaleen Smith. Questa Virtus continua a incantare per la fiducia e la coralità che riesce a mettere in campo, testimoniata anche dal rapporto assist/palle perse che oggi fa segnare un superlativo 22-8.
Che sia in post con Shengelia o Mickey oppure sul perimetro con Belinelli, la Virtus crea bene vantaggio e trova degli ottimi tiri o delle opportunità in lunetta (20/26). Quando anche la difesa alza i giri nel terzo quarto, l’Efes non può far altro che capitolare.
L’andamento della partita
Parziali e contro-parziali nel primo quarto: allo 0-6 dell’Efes risponde il 10-0 firmato Belinelli-Shengelia. Il georgiano crea benissimo per i compagni, anche per un ispiratissimo Dunston: Bologna non trova tanta continuità al tiro, ma si fa forza a rimbalzo offensivo e, nonostante le sfuriate di Beaubois, chiude il primo quarto avanti 20-18.
Nella seconda frazione l’Efes prova ad alzare i giri del motore: la second unit Virtus, con le assenze dal campo di Shengelia, Belinelli e in questa serata anche di Hackett, si blocca in attacco e i turchi ne approfittano. C’è anche qualche problema nella difesa del ferro per Bologna, che lascia troppo spesso tiri semplici al ferro soprattutto da situazioni di pick and roll. Il parziale dell’Efes è di 4-17 (dal 20-16 al 14-33). Lo interrompe ancora Dunston, bravissimo a finalizzare sui giochi a due: si va all’intervallo sul 41-45.
Nel terzo quarto arriva il parziale Virtus: il sorpasso arriva al 24′ sul 52-50, poi c’è l’allungo fino al +7 (69-62) del 30′. Meglio la difesa di Bologna, con Larkin e Beaubois contenuti al limite del possibile e la squadra che conquista fiducia e tiri liberi nell’altra metà campo: fondamentale anche l’ingresso di Cacok che dà una scarica di energia sotto canestro negli ultimi minuti del quarto.
All’inizio dell’ultima frazione la Virtus “mette la freccia” e non si guarda più indietro: Shengelia e Mickey sfruttano bene i mismatch contro i cambi, muovendo bene la difesa e creando delle opportunità per altri rimbalzi offensivi quando l’attacco sbaglia un tiro. Bologna va sul 78-67 al 35′, poi chiude definitivamente la contesa con l’84-73 ad un paio di minuti dal termine. Finisce 93-81.
Virtus Bologna 93 – Anadolu Efes 81
Parziali: 20-18; 21-27; 28-17; 24-19
Progressione: 20-18; 41-45; 69-62
Le pagelle
Isaia Cordinier 6+: non è una partita in cui prende ritmo in attacco e termina con 7 punti e 3/9 al tiro. In difesa però non si risparmia sulle talentuose guardie avversarie ed è bravo a sporcare un po’ di palloni. Il segno lo lascia anche senza la metà campo offensiva.
Iffe Lundberg 5,5: forse è l’unico insufficiente di questa Virtus? Nei 12 minuti sul parquet non dà proprio un gran contributo, lasciando uno 0 praticamente in ogni casella a parte quella degli assist.
Marco Belinelli 7,5: se aspettate che perda fiducia dopo i primi 2 tiri sbagliati…Potreste aspettare anni. Il nativo di San Giovanni in Persiceto dopo le prime due conclusioni sbagliate tira 4/5 dal campo e 3/3 dall’arco, prendendosi di mestiere 6 liberi importanti nel terzo quarto. Chiude a 17.
Alessandro Pajola 6: prestazione da 28 minuti con tanta difesa e tanto ordine. In attacco solo una tripla a bersaglio, ma è quella che chiude definitivamente la partita e ci sono 3 assist e 3 rimbalzi senza palle perse.
Jaleen Smith 7,5: molto importante per guidare la second unit in attacco e dare canestri che sono ossigeno per la Virtus nella fase centrale della partita. Per lui 12 punti con 5/6 al tiro, anche un paio di rubate che si trasformano in contropiede.
Ognjien Dobric 6,5: non una prestazione sotto le luci dei riflettori. 7 punti per lui ma soprattutto 4 palle rubate che permettono ai compagni di andare a segno in transizione.
Devontae Cacok 7: che ingresso nel terzo quarto! I suoi 5 minuti sono ad altissima intensità in entrambe le metà campo e aiutano la Virtus ad aumentare il vantaggio alla fine della frazione. Si fa trovare pronto.
Toko Shengelia 9: con Toko, per Toko e in Toko. Alla fine l’attacco della Virtus passa sempre da lui. Distribuisce palloni perfetti dal post o dalla punta, attacca spalle a canestro o dal palleggio: è IL leader di questa Bologna. Chiude con 19 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 12 (!) falli subiti.
Jordan Mickey 6,5: sale in cattedra nel quarto quarto, quando si trova benissimo con Shengelia sotto canestro e contribuisce all’allungo finale di Bologna. 10 punti per lui.
Bryant Dunston 8: mica male il trentasettenne sotto canestro…Gioca un primo tempo praticamente dominante, poi cala un po’ nel secondo tempo e viene ben sostituito da Mickey e Cacok. Ma la prestazione rimane di ottimo livello: 14 punti e 6 rimbalzi per un totale di 20 di valutazione.
Awudu Abass 6-: 5 minuti senza lasciare alcun segno in campo