Anche se siamo soltanto alla terza giornata la partita odierna potremmo già definirla scontro salvezza, non fosse che retrocessioni dirette non ce ne sono. Potremmo etichettarla così perché i valori in campo delle 13 regine della LBF sembrano già abbastanza nitidi.
Lo avevamo già scritto nel nostro Power Ranking agostano redatto sotto l’ombrellone ma senza vedere all’opera le nuove straniere. Il giudizio ad oggi è cambiato poco, nel senso che in una classifica che presumibilmente sarà a breve divisa a blocchi queste due squadre compongono, insieme a Battipaglia, l’ultimo blocco della classifica.
Anche e non solo per questo quindi la partita aveva ben più in palio dei soli 2 punti. Rappresentava un test per entrambe le formazioni, con Faenza a quota zero e Sanga vincente appunto solo su Battipaglia.
Ed era anche la riproposizione sulle panchine della finale di A2 dello scorso anno, con Pinotti e le sue ragazze ad avere la meglio su Seletti e CostaMasnaga.
Cosa ci hanno detto questi 40 minuti? Beh, in primis che Sanga deve ancora inserire le sue straniere. L’unica già in bolla pare essere Tulonen, che non a caso conosceva già la Lega Italiana, ma sia Pellington che Diallo per motivi diversi non stanno performando ad un livello tale da aiutare la squadra a vincere.
Oggi poi mancava anche Yurkevichus che senz’altro il suo contributo di energia e fisicità non l’avrebbe fatto mancare. E con una Diallo davvero impresentabile sarebbe servito ancora di più.
Ecco, la pivot spagnola inizia a rappresentare un problema, anche se ovviamente Pinotti minimizza nell’intervista che trovate qui sotto. Sembra già in crisi di fiducia, sbaglia anche cose elementari e sfrutta poco il fisico che Madre Natura le ha regalato.
Ed in difesa se non diventa più reattiva rischia di rappresentare una tassa alla quale le “finanze tecniche” neroarancio non credo possano far fronte. Dixon l’ha più volte infilzata giocando un pick n roll veloce, ed anche a rimbalzo l’ha spesso anticipata. L’impressione è che sia troppo lenta e quindi attaccabile da un pick n roll lontano da canestro, e di contro non riesca a sfruttare in attacco la stazza mancando anche facili canestri.
Ma non è solo Diallo a dover migliorare, e non è certo l’unico motivo della sconfitta.
Faenza dal canto suo gioca la partita che voleva, limitando al massimo le scorribande di Toffali e Pellington, scommettendo sul tiro da fuori ed in attacco puntando sempre l’anello debole della difesa Sanga. A turno, quasi tutte le esterne sono state in post basso da Tagliamento, ad esempio.
E se per 30 minuti la situazione non aveva pagato per Faenza, ecco che nell’ultimo quarto Marzia è salita in cattedra siglando i punti della sicurezza. La squadra di Seletti ora deve inglobare meglio Booker oltre che lavorare sulla crescita di tutte le altre, Dixon e Spinelli in primis.
Certo questa vittoria farà giocare le prossime con ben altro stato mentale alle ragazze faentine, non più ossessionate dal muovere la classifica dal fondo. Sanga invece dovrà reagire fin da subito a questa sconfitta, specie dal punto di vista mentale. Vedremo se e come lo farà.
IL TABELLINO: Sanga Milano – EWork Faenza 67 – 74
LE PAGELLE
PERESSON Antonia 6: fa fatica al tiro, perde qualche palla di troppo ma la squadra è nelle sue mani e non a caso sforna 9 assist, alcuni dei quali veramente clamorosi come il passaggio a tutto campo per Brossman
CVIJANOVIC Tina 7,5: le sue percussioni ed i suoi tagli sono coltellate al cuore della difesa Sanga. Gran bella prestazione quindi e una domanda mi sorge spontanea……che ci faceva in A2 lo scorso anno?
TAGLIAMENTO Marzia 6: primo tempo da 4 secco dove sbaglia tutto lo sbagliabile e l’unica voce in doppia cifra nel tabellino son state le sue imprecazioni verso se stessa. Nel secondo tempo però fa vedere a tutti di avere un talento non comune. Una sua tripla e due azioni in post basso danno a Faenza i punti della tranquillità
BROSSMANN Patty 6,5: partita di grande abnegazione, con tantissimo lavoro sporco, tra parentesi fatto bene. Lesta a recuperare tanti palloni ed a trasformare in punti le poche palle giocabili ricevute vicino al ferro. Gladiatoria.
DIXON Liz 8: come i suoi canestri realizzati senza errori, ed i suoi liberi tentati con un solo errorino. Diallo non la vede mai, troppo veloce di piedi, troppo più reattiva, è brava anche quando piazza due tiri dalla media. Rispetto alla partita d’esordio, un altra giocatrice proprio.
BOOKER Essence 5: un pesce fuori d’acqua, commette errori banali che potevano costare caro. Dovesse fare passi in avanti significativi risolverebbe parecchi grattacapi a coach Seletti
FRANCESCHELLI Federica 7: grande impatto per la capitana che segna 9 pesantissimi punti, e difende con la sua esperienza e grinta.
SPINELLI Martina 6: altri 10 minutini messi a mo’ di lubrificante nel suo motore ancora bello arrugginito. Ovviamente ancora lontana dalla Martina pre infortuni ma il tempo per avvicinarsi non manca
TOFFALI Susanna 6: qualche sgasata delle sue ma poco continua e poco dentro questa partita, non è tutto demerito suo comunque
TULONEN Helmi 6,5: non gioca la sua miglior partita ma stante questa versione horror di Diallo rimane l’unica a dare profondità al gioco di Pinotti, poi le sue mani dolci aiutano in tante situazioni.
MADONNA Tay 5,5: non gioca male ma per me non è abbastanza per la sufficienza perché non guida squadra e compagne come siamo abituati a vederlo fare da lei
PENZ Elisabetta 7: viva e vispa in ogni situazione di gioco, dai rimbalzi agli assist ai recuperi. Il suo tiro dalla media poi fa sempre male, peccato solo per l’1/5 da tre punti
DIALLO Umi 4: non so se è stata più imbarazzante in attacco o più imbarazzante in difesa. Nel dubbio, dico che è stata imbarazzante.
BERETTA Arianna sv: soli 5 minuti ma nel finale si prende due canestri in faccia da Tagliamento. Inevitabili, data la diversa struttura fisica tra le due…
GUARNERI Stefania 7: entra e subito ha un grande impatto sulla partita combattendo contro Brossmann come qualche mese fa. Sbaglia a mio avviso Pinotti (ma ne capisco le logiche di spogliatoio) a rimettere in campo Diallo nel momento topico
PELLINGTON Shaina 6,5: le sue accelerazioni sono sempre uno spettacolo, a tratti ricorda Russell Westbrook…peccato lo ricordi anche nella pericolosità da fuori, praticamente circa 1/150 di quella quando attacca il ferro. Ah, dopo tre partite possiamo dire che è una guardia e non un play….
BONOMI Benedetta sv
LE VOCI DAL CAMPO
Elisabetta Penz: https://youtube.com/shorts/E7fyaus0KaM?si=iDvXnVH_LQAJWJ2A
Photo credit: Marco Brioschi
Cristiano Garbin
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