Bologna, 6 ottobre 2023 – Falsa partenza della Virtus Bologna alla prima casalinga di Eurolega contro la “bestia nera” Zalgiris, che come lo scorso anno deve arrendersi ai lituani.
Partita dall’andamento sinusoidale in P.zza Azzarita, con lo Zalgiris che parte subito forte, guidato da un Keenan Evans a tratti infermabile ed i bianconeri paiono troppo ansiosi, con tiri affrettati e con la coppia Hackett-Belinelli che pare frenetica. Finita la sfuriata dei baltici, dopo un time out provvidenziale chiamato da coach Banchi, la Segafredo si riprende e, con un parziale di 19-3, riprende in mano la partita, dovuto anche agli ingressi del neo acquisto Dobric, di Pajola e di un precisissimo Mickey.
Questo andamento, fatto da parziali e controparziali ha caratterizzato tutto il match, con i bolognesi che per un paio di volte sono riusciti a raggiungere anche il +15 ed i lituani sempre pronti a rintuzzare ogni tentativo di fuga felsineo.
A questo punto si arriva verso il convulso finale dove la Virtus Bologna sembra aver perso tutte le energie, e ci torneremo, mentre per lo Zalgiris risale in cattedra Evans che propizia il 2-13 che decide la partita, approfittando anche degli errori decisivi di uno stremato Hackett e di un ingenuo Cordinier che prova a fare una furbata su rimessa gettando la palla addosso ad un avversario, dimenticandosi, però, di rientrare in campo con i due piedi…
Sconfitta bruciante e ad un certo punto inattesa, ma che ha alcune spiegazioni abbastanza semplici: a questa squadra, e lo si sapeva, manca un giocatore che possa decidere la partita a giochi, rotti, come faceva Milos Teodosic, però se non provi ad usare Jaleen Smith ieri sera, quando lo usi? A questa domanda si aggiunge un’altra considerazione: perchè con un +16 di +/- in 11’22” minuti Pajola non ha visto il campo nell’ultimo quarto per fare inciucchire di fatica un Hackett che ha avuto un -19 in 28’38” minuti?
Una risposta me la sono data ed è che Banchi, appena arrivato, abbia voluto affidarsi ad un suo pretoriano come Daniel, ma sarà il caso che il tecnico grossetano velocizzi questo processo di conoscenza, perchè una partita come quella di ieri andava portata a casa e, con una squadra non lunghissima, bisognerà imparare ad affidarsi a tutto il roster, compreso quel Lundberg che ieri non ha toccato il campo soprattutto quando gli esterni inanellano un tragico 3/16 nel tiro da tre. Una cosa molto positiva è la crescente solidità difensiva che la squadra ha mostrato e che con in campo Cacok, mostra di poter cambiare su ogni avversario, senza andare sotto fisicamente, a tal riguardo commovente un tagliafuori di Pajola su Hayes.
Ultima considerazione: dopo l’esordio in LBA che ha visto arbitrare l’amato Carmelo Paternicò l’Eurolega non è voluta essere da meno inviando lo sloveno Boltauzer, ben noto in casa Virtus Bologna per la squalifica di Teodosic dello scorso, accompagnato dalla compare Panther che si sono resi protagonisti dell’unica espulsione in carriera di Kyle Hines…
Highlights:
Spogliatoi:
Virtus Segafredo Bologna vs Zalgiris Kaunas: 79-82
Parziali: 23-15; 19-22; 23-21; 14-24
Pagelle
Marco Belinelli 5: viene francobollato dagli esterni lituani senza mai trovare spazio per un tiro pulito, prova a mettersi in partita con alcune forzature abbastanza curiose, riesce anche a farsi fischiare un tecnico per flopping su uno fallo macroscopico.
Iffe Lundberg n.e.
Alessandro Pajola 6,5: entra con la squadra in confusione e mette a posto le cose, disinnesca Evans e come sempre mette pressione su chiunque passi dalle sue parti, toglie dalla partita Evans. Inspiegabile il suo quarto quarto in panchina.
Jaleen Smith 5,5: inizio abbastanza confusionario, non riesce a trovare i suoi tiri, perde un paio di palloni ingenui, ma proprio quando servirebbero le sue iniziative è in panchina.
Ognjen Dobric 7: appena rientrato da nazionale ed infortunio prova a mettere la sua firma alla gara, è l’unico esterno a centrare il canestro dalla lunga distanza e fa vedere subito che in Virtus i giocatori serbi si sentono subito a casa.
Devontae Cacok 4: in cinque minuti riesce a fare più danni di Carlo in Francia, perde tre palloni in fotocopia e si rende subito conto che l’Eurolega non è la lega russa, se provi i sottomano Hayes ti spedisce la palla in tribuna.
Tornike Shengelia 7–: altra ottima partita, dopo un paio di palle perse nel primo tempo si mette in ritmo e distribuisce cioccolatini ai compagni, anche lui arriva nel finale cotto, il meno per il tiro libero sbagliato sul -3 che è poi risultato decisivo.
Danielk Hackett 5: inizia freneticamente prendendo anche iniziative a lui non consone e subendo, come mai gli ho visto fare Evans. Ha le polveri decisamente bagnate nel tiro dalla lunga e nel finale, distrutto, si palleggia anche su un piede.
Jordan Mickey 6,5: fa un’ottima partita offensiva, ma nel finale stecca, sbagliando un paio dei sui semiganci che normalmente mette in automatico. Una nota: Jordan, quando sei in campo dovresti essere concentrato su quello che ti succede in campo, come a fino terzo quarto quando ti sei dimenticato di tirare mentre scadeva il tempo. Altra cosa, io capisco che tu ed il tagliafuori siate due rette parallele che non si incontrano mai, ma prova a copiare Pajola, magari aiuterebbe.
Achille Polonara 5: dà l’impressione di essere fisicamente scarico, prende un tiro che si stampa sulla parte bassa del ferro, inspiegabile, prova a dare una mano anche a rimbalzo, ma non deve essere simpatico alla terna, viste le mazzate prese che causano un paio di palle perse che in un mondo normale non sarebbero mai potute essere addebitate a lui.
Bryant Dunston 6: gioca i primi 7 minuti e un pò di largo lo fa, ma poi si vede gli ultimi 33 minuti dalla panchina.
Isaia Cordinier 6,5: è a un centimetro dal diventare un’arma totale, fa una partita completa, mette i canestri, smazza gli assist, difende, un mezzo voto in meno lo prende per l’ingenuità finale, magari fosse stato un po’ più fresco…
Keenan Evans 9: inizia la partita in modo devastante e la conclude addirittura in crescendo, Hackett questa notte se lo sognerà in tutte le salse, mentre lui vedrà da lontano Alessandro Pajola.
Naz Mitrou-Long 5,5: non è mai stato un giocatore d’ordine, ed anche ieri sera si è visto, in una partita dai ritmi non velocissimi si è un po’ perso, ma ha messo un paio di bombe delle sue.
Lukas Lekavicius 6: poco sfruttato, fa il suo senza brillare.
Kevarrius Hayes 6,5: non è un giocatore da statistiche, ma il valore del suo ombrello difensivo è inestimabile per coach Maksvytis.
Dovydas Gietraidis s.v.
Rolands Smits 6,5: dopo un primo tempo difficoltoso nel secondo tempo è fondamentale nel mettere i canestri che non fanno scappare la Virtus.
Laurynas Birutis 6+: anche lui prova a dare una mano, e ci riesce, nella rotazione dà respiro ai compagni.
Tomas Disma 7+: prezioso e silenzioso, fa il suo in ogni situazione, c’è da tirare e tira, e punisce ogni raddoppio.
Danelius Lavrinovicius n.e.
Brady Manek 6,5: sembra vagare per il campo senza costrutto, ma nel 57,9% nel tiro da tre dei lituani c’è il suo zampino.
Arnas Butkevicus 6,5: è uno di quei giocatori che ogni coach vorrebbe avere in campo, fa tutte le cose invisibile e soprattutto toglie dalla partita Belinelli.
Edgaras Ulanovas 7: è il cuore della squadra, sembra sgraziato, ma è sempre presente sul campo, decisiva la sua formata sulla rimessa, con canestro decisivo nel finale.