Cari amici, amanti e tifosi della LBF benvenuti al primo capitolo di 5×5 un nuovo format che vi accompagnerà da qui all’inizio del campionato.
Si tratta di una serie di interviste al coach e ad una giocatrice di ogni squadra che parteciperà alla Serie A della Lega Basket Femminile e tra parentesi, per chi se lo fosse perso, qui può leggere il nostro Power Ranking dove abbiamo cercato di fare una classifica delle squadre LBF
Ogni intervista verrà pubblicata ogni 2-3 giorni senza un criterio preciso, oggi partiamo dalla prima e la chiameremo stazione 1, come fosse un ideale viaggio in treno per tutta la Penisola a caso, senza criterio, se non quello di toccare tutte le stazioni delle squadre partecipanti.
In carrozza, si parte!
Coach GIUSEPPE PIAZZA
Come è stato il primo impatto con la nuova realtà?
Molto buono! La società gode di un’ottima reputazione nell’ambiente del basket femminile, ed ora so che è del tutto meritata. Persone serie ed appassionate con cui devo ancora conoscermi bene, ma le premesse sono molto positive.
Con il nuovo gruppo, pensi di poter ripetere quanto fatto a Crema? Non parlo tanto di risultati ma mi riferisco al modo di lavorare del gruppo, concetti tecnici base e come modo di stare in campo della squadra.
La mia idea di pallacanestro è quella ed anche la scelta delle giocatrici è andata in una direzione credo molto chiara. Poi, ovviamente, ci saranno delle differenze, ma l’atteggiamento di una squadra sempre pronta alla battaglia vorrei che ci identificasse in ogni gara.
Pensi come me che il livello medio si è alzato e che quest’anno fare come ha fatto Crema (cioè essere la sorpresa ma anche esserlo giocando in maniera aperta e talvolta sfacciata) sarà più difficile per tutte?
Che il livello medio si sia alzato è abbastanza evidente: al gruppo delle squadre che lo scorso anno ha fatto i playoff si è aggiunta Roma e tra le altre, ad esempio, Brescia si è molto rinforzata. Fare bene non sarà per niente facile, ma io dico sempre che le cose facili le sanno fare tutti…
Non so cosa tu intenda per giocare aperti e sfacciati, ma ripeto, il nostro stile di gioco e la nostra identità dovranno essere molto chiari se vogliamo essere protagonisti._
Ti sei portato D’Alie e Conte da Crema, avresti voluto portarti qualche altra giocatrice?
Ho “amato” la mia squadra dello scorso anno come mi sto innamorando di questa. Ero molto convinto delle scelte che abbiamo fatto questa estate ed i primi allenamenti mi stanno confermando le mie convinzioni. Spero un giorno di allenare ancora qualche ragazza che ho avuto a Crema, ma non mi piace fare paragoni.
Uno degli obiettivi per la prossima stagione a mio parere sarà quello di lanciare definitivamente Guarise ed Arado. Cosa ne pensi, sono pronte?
Irene e Arianna sono due ragazze che hanno il potenziale per essere protagoniste in A1. Nella costruzione della squadra abbiamo tenuto conto anche di questo, nel senso che con questa rosa la possibilità di avere spazi importanti per loro c’è. Questo non significa che li avranno: dipenderà da loro, ed io ho molta fiducia…
ANASTASIA CONTE
Raccontaci cosa hai fatto questa estate di bello, dove sei andata e come ti sei preparata per la stagione
Allora diciamo che quest’estate non mi sono mai fermata. Avere tre mesi liberi non è facile perchè non sai mai se il tempo che utilizzi per tenerti in forma è quello effettivamente giusto o meno.
Sono stati tre mesi intensi, tra esami, viaggi e allenamenti.
Ho visto tutte le Isole Baleari e poi sono andata a Terracina qualche settimana dove ho la casa. Questo è il posto dove posso svagarmi andando al mare ma nello stesso tempo posso concentrarmi sullo studio e sugli allenamenti.
Per prepararmi alla stagione ho fatto allenamenti individuali, cercando di migliorare le mie lacune, e sono andata in palestra.
Dopo la strepitosa annata scorsa sicuramente avrai ricevuto diverse offerte. Perché hai scelto San Martino?
Ho scelto San Martino perchè mi ha dato subito l’impressione di essere una struttura solida, capace di creare un ambiente familiare e con tanta passione per questo sport. Sicuramente ha inciso il fatto che ci fossero sia Beppe che Rae.
Beppe è un allenatore serio che cerca sempre di farti sentire in fiducia, conosce la pallacanestro e la insegna a modo suo e questo suo sistema di gioco mi è sempre piaciuto. Con Rae ho un rapporto bellissimo, su certi aspetti ci assomigliamo e contiamo sempre l’una sull’altra, questo basta per far capire che avere una persona così nella tua stessa squadra cambia in lato più che positivo.
Se a Crema eri per certi versi il sesto uomo guastafeste qui sulla carta parti da guardia titolare. Senti un po’ di pressione in più?
Sinceramente sono davvero contenta che l’anno scorso io sia riuscita a far conoscere il mio modo di giocare e la mia personalità. Mi veniva sempre detto che con il mio fisico sarebbe stato difficile affrontare l’A1 e per me questo è stato il primo punto da cui partire. Riuscire a far cambiare alle persone l’idea che avevano su di me mi ha stimolata ancora di più.
Il prossimo anno avrò più responsabilità e questo per me è un regalo ed un riconoscimento ricevuti per l’impegno e i sacrifici dell’anno scorso. Avere responsabilità significa che chi ti ha scelto si fida di te e questo per me è quello che vale più di tutto. Quindi il mio obbiettivo personale sarà quello di riuscire a controllare e sostenere queste responsabilità nel miglior modo possibile.
Ci dici che aspettative hai per la tua prossima stagione? Sia per i risultati di squadra che per le tue prestazioni
Dato che sono scaramantica posso dirti che l’obiettivo principale è quello di puntare in alto. Le ambizioni ci sono e credo che riusciremo a toglierci delle soddisfazioni. La squadra mi piace molto, siamo un bel gruppo e c’è rispetto l’una per l’altra. Abbiamo iniziato forte e con un’energia che non può che creare pensieri positivi.
Ovviamente questo è quello che penso, poi sarà il campo a parlare.
Per quanto riguarda me come giocatrice quest’anno voglio concentrarmi anche su quello che mi manca in modo da diventare nel tempo una giocatrice completa. Sono consapevole di avere delle lacune ma lavorerò ogni giorno su queste e cercherò di rafforzare quello che invece riesco a fare bene.
Alla Nazionale ci pensi ogni tanto? E’ un obiettivo, un sogno o cos’altro?
Si ci penso e posso dire che è un sogno trasformatosi in obiettivo.
Non so cosa mi aspetta e neanche voglio saperlo, io lavorerò al massimo e proverò a dare il mio meglio in tutto. Questo è quello che farò poi quello che succederà, succederà.
Ora mi voglio concentrare per questa nuova stagione e portare a casa dei risultati oltre le aspettative.
Si ringrazia per la cortesia e disponibilità l’ufficio stampa e comunicazione delle Lupebasket di San Martino di Lupari
Cristiano Garbin
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