Manila (PHI), 29 agosto 2023 – Nel terzo e decisivo match del Girone A della FIBA World Cup 2023 una versione riveduta e più o meno corretta in termini nervosi dell’Italbasket dopo la debacle vs la Repubblica Dominicana porta a casa il prezioso conquibus battendo le Filippine per 83-90, regalandosi così la 2ª fase del torneo con bella vista sui quarti dei finali e conquistando un posto per il pre-olimpico di Parigi 2024.
Primo periodo buono ma non eccelso!
Per i tanti che temevano (giustamente) un inizio a tre cilindri dell’Italbasket, forse ancora tesa come una corda di violino, era comunque confortante vedere il 2/2 dalla lunga con Spissu (alla fine MVP per la FIBA ma anche per noi), e Melli, più Polonara che portavano avanti gli Azzurri sul +5 al 3′ di gioco (5-10). Ma nell’incedere del periodo le Filippine reagivano molto meglio di quanto si potesse immaginare sfruttando il voler tirare sempre, anche dopo 5″ di possesso da parte Italbasket e, soprattutto, la scelta strategica di non attaccare mai da post basso malgrado una certa superiorità anche fisica bensì usando quel vantaggio sempre e solo per ribaltare la sfera alla ricerca di un miglior tiro da fuori.
Tiro da fuori che in realtà procedeva meno peggio del match vs Angola e di domenica, ma non in maniera ottimale e così ecco servita la reazione dei Gilas, non tanto guidata dal pericolo pubblico n.ro uno Jordan Clarkson bensi dai comprimari che ribaltavano il punteggio prima (18-15 al 7′), chiudendo addirittura avanti al 10‘ sul 23-20 e facendo provare, a chi Vi scrive, un leggero senso di inquietudine.
Secondo periodo…Si respira!
Il tempo di rientrare in campo, vedere le Filippine ritoccare il suo massimo vantaggio del match sul +4 (26-22 al 12‘), e finalmente iniziava la risalita dell’Italbasket grazie…Alle triple, prima di Capitan Datome (e sarà purtroppo l’unica in tutta la sua gara), e del solito, tostissimo Pippo Ricci insieme ad una solidità difensiva che metteva sul piano fisico la propria consistenza in gioco: con Polonara, Melli ed una tripla di Fontecchio l’Italbasket volava prima sul +6 (29-35), per poi scappare sul +9 dopo un antisportivo dei padroni di casa realizzato da Spissu (29-38).
Filippine che adesso sentivano la differenza dello loro modesta qualità, non solo atletica, spalle a canestro osseravando un‘Italbasket un pò più paziente alla ricerca del miglior tiro possibile (ma poco di più…), Un ottimo Stefano Tonut e Simone Fontecchio (top scorer a fine match con 18 p.ti), griffavano così il +11 (37-48), limato poi sul 39-48 al 20‘ di gioco. Confortante il 9/21 da tre per l’Italbasket...
Secondo tempo ed il divario s’allarga
A questo punto gara in controllo da parte Azzurra, nonostante i tentativi anche lodevoli delle Filippine di provare a riaprire una sfida che, quattro anni fa a Wuhan in Cina, l’Italbasket aveva chiuso con un sonoro +46 finale. Un precisissimo da tre Ale Pajola firmava il +15 (49-64), inaugurando così una bella serata da 3/4 dai 6,76 per lui, con l’ultima quasi da buzzer beater per un netto 60-73 al 30‘.
Il resto del match era quasi garbage time, Marco Spissu metteva la tripla del +18 (60-78), al 32‘ e l’Italbasket però, a dimostrazione di come e quanto avesse sofferto il KO di domenica vs la Repubblica Dominicana, subiva una logica flessione mentale consentendo alle Filippine il rientro fino al -7 (81-88), ma chiuso poi dalla lunetta da un freddissimo Ale Pajola, l’83-90 del 40′ mandava i titoli di coda e l’Italbasket al secondo turno di qualificazione con 4 p.ti in faretra.
Considerazioni finali in ordine sparso
L’importante era vincere, il resto contava veramente poco considerando le roventi polemiche di domenica sera e di ieri anche su queste colonne a seguito del KO vs i caraibici e, oggettivamente, del comportamento del Poz e delle frasi rilasciate, sempre ieri, da parte del Presidente Petrucci.
Ma restando alla stretta logica del campo, la frizzante Italbasket della fase di preparazione è apparsa oggi un pallido ricordo. Ad esempio, vs le Filippine Il Poz ha voluto una rotazione ad otto con Severini impiegato pochissimo e Spagnolo, Procida e Diouf panchinati senza un domani, come a voler dire che il fine giustifica i mezzi e tanti saluti ai giovani leoni del nostro basket se non mettono il naso in campo nemmeno un secondo in gare come quelle di oggi.
Inoltre, come già evidenziato prima, sarebbe il caso magari di non cercare sempre e solo un tiro nella prima fase di attacco ma semmai accellerare la fase d’attacco per muovere più rapidamente il pallone e creare quindi il vantaggio che consente un tiro più comodo od una soluzione a più alta percentuale: andare in post basso e non provare mai ad attaccare da lì, alla ricerca dello scarico esterno, può andar bene contro Angola e Filippine, vs Serbia e probabilmente Porto Rico potrebbe non bastare.
Ultima chiosa sul Poz. Inutile, a modesto avviso di chi Vi scrive, rimarcare le sue intemperanze, il suo modo d’essere, le sue effervescenze. Gianmarco Pozzecco è questo e sarà sempre così, più o meno con la voglia di spaccare il mondo con le mani davanti a certe situazioni o a deflagrare malgrado convenga poco nel suo insieme difendendo i suoi giocatori e quello in cui crede. Giudichiamolo perciò sui risultati e su come gioca la squadra.
Ad oggi il suo score recita, nelle ultime 12 gare, 11 vittorie ed 1 sola sconfitta, quella di domenica scorsa e nonostante tutto quanto detto e scritto alla fine, qualora arrivasse ancora ai quarti di finale, avrebbe comunque fatto nè più, nè meno come i suoi predecessori: dettaglio che non andrebbe mai dimenticato…
Sala Stampa
Gianmarco Pozzecco
“I ragazzi sono stati fantastici e siamo contenti per il passaggio del turno e per aver raggiunto il Pre Olimpico. Per marcare Clarkson abbiamo dovuto giocare in maniera diversa, più tattica, ma con un giocatore così non potevamo fare in altro modo. Ora useremo i prossimi due giorni per riposare in vista degli impegni della seconda fase anche perchè alcuni giocatori hanno giocato molti minuti. Torneremo al nostro solito basket. Ringrazio il mio staff, di altissimo livello, e il Presidente Petrucci che in questi giorni mi ha trattato come un figlio. Desidero spendere un pensiero per le Filippine, una squadra che ha perso 3 partite su 3 ma lottando sempre fino all’ultimo con passione e coinvolgimento. I tifosi devono esserne orgogliosi”.
Marco Spissu
“Siamo venuti qui per vincere. Sapevamo che l’unica possibilità era questa e abbiamo giocato di conseguenza. Siamo felici ma ora dobbiamo riposarci per ripartire tra due giorni nella seconda fase”.
Alessandro Pajola
“Sono contento di aver aiutato la squadra in entrambe le metà del campo e penso che sia quello che dobbiamo fare anche nelle prossime partite. Ora dobbiamo recuperare le energie e lavorare sulle cose che ci mancano e sui piccoli dettagli. Il Mondiale è una cosa fighissima: sono cresciuto col mito di quelli di calcio del 2006. E’ qualcosa di unico in tutti gli sport, così come la Nazionale”.
Parziali: 23-20; 16-28; 21-25; 23-17.
Progressione: 23-20; 39-48; 60-73; 83-90.
Le Pagelle
Italbasket by Garbo
#0 Marco Spissu 8: grandissima partita di Marco, sia in regia (9 assist) che al tiro dove è tornato il solito letale fromboliere. Dopo Melli, l’altro insostituibile. Ok, 5 perse ma nel contesto ottima prestazione.
#7 Stefano Tonut 9: grazie Ettore! Senza un utilizzo “parsimonioso” in stagione da parte del coach di Milano probabilmente ora Stefano non avrebbe avuto le energie per giocare una partita del genere. Difesa pazzesca su Clarkson, canestri fulminanti in uno contro uno anche di notevole difficoltà come un runner nel primo tempo e una tabellata dai 4 metri anni ’60.
#9 Nicolò Melli 7: il solito totem difensivo, magari meno pungente rispetto al solito in difesa ma sempre imprescindibile e lo si vede bene quando va in panchina.
#13 Simone Fontecchio 6: quello scintillante dell’anno scorso abbiamo capito che dovremmo scordarcelo, almeno per ora. Troppi errori al tiro ed ancora tanti di scelte, vedremo nella seconda fase come andrà, magari carburerà meglio il suo motore ingolfato dalle 82 amichevoli della RS Nba e dal poco utilizzo.
#17 Giampaolo Ricci 7: al tiro è letale in questi Mondiali, oggi però commette troppe sciocchezze per raggiungere l’8. Sciocchezze tra l’altro non da lui, ma gliele perdoniamo.
#18 Matteo Spagnolo n.e
#33 Achille Polonara 5,5: anche lui, come Fontecchio, è lontano parente di quello visto al Baskonia e anche a Belgrado. Ha perso confidenza sul tiro da 3 e ciò rappresenta un grosso problema, per ora ammortizzato da Ricci in versione Jack Galanda. Mezzo voto in più per quel gancio in corsa nel terzo quarto, canestro di esagerato peso specifico
#35 Mouhamet Diouf n.e.
#40 Luca Severini n.g.: entra in campo solo 1′ 18″, ingiudicabile.
#50 Gabriele Procida n.e.
#54 Alessandro Pajola 8,5: difesa su Clarkson che ha sicuramente fatto sporcare i taccuini degli scout NBA, e poi quelle tre triple pazzesche. Uomo chiave.
#70 Luigi Datome 5: continua il momento no al tiro, a memoria non lo ricordo così in difficoltà per tre partite di seguito. Ma siccome stiamo parlando di un Campione, occhio alla prossima…
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto