Manila (PHI), 27 agosto 2023 – Dopo la vittoria sofferta contro Angola, l’Italbasket era chiamata a replicare contro la Repubblica Dominicana ma il troppo nervosismo ed alcune scelte francamente curiose da parte dello staff tecnico, hanno tarpato le ali agli azzurri che sono stati meritatamente sconfitti dai caraibici.
Dopo un 12-0 in tre minuti, targato Achille Polonara, l’Italbasket ha perso il bandolo del match e si è inspiegabilmente innervosita, permettendo ad Andres Feliz e compagni di rientrare in partita, approfittando anche delle intemperanze di coach Pozzecco e di tutta la panchina. Parlavamo di nervosismo, perché non è possibile, con la squadra in controllo della partita, che la panchina prenda tre falli tecnici in dieci minuti, indipendentemente dalla scarsa qualità dell’arbitraggio.
Il pericolo pubblico n°1, KAT, è stato ben contenuto da Polonara prima e Pippo Ricci poi, ma la scelta di andare a raddoppiarlo ha lasciato spazi enormi per i tiratori dominicani, con Jean Montero che ha ridicolizzato i pari ruolo avversari e Andres Feliz che ha colpito dalla lunga distanza con una precisione disarmante.
Per tutta la gara, come contro Angola, l’Italbasket ha sparato dalla lunga distanza a salve con la punta di diamante, Simone Fontecchio, che ha toppato ancora la partita e la difficoltà nel tiro dalla lunga distanza è, per questa nazionale, tragica, poiché, viste le caratteristiche degli azzurri, il piano partita di questa Nazionale non può prescindere dal tiro da tre.
Tutto questo però, non può giustificare, il -17 con cui Melli e compagni hanno affrontato gli ultimi cinque minuti di partita: è stata una debacle dal punto di vista fisico, dal punto di vista mentale e dal punto di vista tecnico, con giocatori che provavano a fare i salvatori della patria, tirando dopo pochi secondi o i tiratori avversari lasciati liberi negli angoli con metri di spazio.
Male anche la regia, con un Marco Spissu che metteva a posto le proprie statistiche solo nel tentativo di rimonta finale, ma che è stata frutto dei nervi. Male l’atteggiamento offensivo, con giocatori fermi a sperare nelle magate del Fontecchio e del Datome di turno.
Detto tutto ciò, una nota su un arbitraggio non può mancare: non so se definirlo imbarazzante o provocatorio. Come agli Europei dello scorso anno la qualità del terzetto in grigio è stata estremamente scarsa, con metro ondivago e scelte francamente inspiegabili, ma la differenza nel sanzionare le proteste, ma soprattutto l’invasione fischiata a Spissu sul -4 non riesco a definirla in altro modo che provocatoria.
Se tre indizi fanno una prova, dopo le partite degli scorsi Europei e quella di stamane si può dire, senza tema di smentita, che il peso politico internazionale della nostra Federazione sia pari praticamente a zero, e forse qualche domanda su una gestione federale intenta sempre più a diventare l’orticello del Presidente che a promuovere e rafforzare il movimento, sarebbe il caso di farsela.
Ora è il momento che il gruppo faccia quadrato e dimentichi in fretta questa brutta prova, perché la sfida contro i padroni di casa ed i loro supporters sarà decisiva e non certo facile.
Highlights:
Sala Stampa
Italia vs Repubblica Dominicana 82-87
Parziali: 19-13; 20-25; 17-31; 26-18
Le pagelle
Italia
#0 Marco Spissu 5,5: partita difficile, subisce Montero per tutto il match e non riesce mai a mettere in ritmo i compagni, non ingannino le statistiche, frutto della sfuriata finale.
#7 Stefano Tonut 5: se contro l’ Angola era stato uno dei migliori in campo, questa sera è sembrato quello visto con l’ Armani: timido, spesso impreciso.
#9 Nicolò Melli 6: gioca meno del solito a causa dei falli, il suo lavoro difensivo lo fa sempre, sporca palloni e stoppa tutto ciò che può, ma essendo l’unico lungo della spedizione azzurra deve gestirsi.
#13 Simone Fontecchio 4: il golden boy delle scorse spedizioni azzurre, al momento, è un pallido ricordo. Impreciso al tiro si innervosisce e quando prova a cercare fortuna dentro l’area subisce troppo i contatti avversari.
#17 Giampaolo Ricci 6,5: anche questa sera Pippo è stato probabilmente l’MVP degli azzurri, presente a rimbalzo, pronto a battagliare con Towns in ogni parte del campo e abbastanza preciso in attacco, chiaramente se deve giocare da 5 fa fatica anche lui.
#18 Matteo Spagnolo 5: almeno quattro punti li ha messi a referto, ma poco altro. Troppo lento difensivamente, in attacco sembra sempre supponente e di lampi neanche l’ombra.
#33 Achille Polonara 5,5: è il grande protagonista dell’ottimo avvio azzurro, ma dopo si innervosisce troppo e sbaglia troppo dalla lunga. Sanguinoso un suo mancato recupero nel finale che tarpa definitivamente le ali alla rimonta azzurra.
#35 Mouhamet Diouf n.e.:
#40 Luca Severini 4: timido ed insicuro non ha capito ancora dove è capitato, emblematico un mancato recupero mentre attende che la palla esca mentre gli avversari saltano e gliela scippano da sotto gli occhi.
#50 Gabriele Procida n.g.: neanche tre minuti in campo.
#54 Alessandro Pajola 5,5: il solito suo problema, se difensivamente gli si può dire poco, in attacco è sempre troppo timido, quando prova a sfruttare la sua altezza contro i pari ruolo i compagni giocano alle belle statuine.
#70 Luigi Datome 6: il Gigi nazionale prova a fare il suo, ma se nel primo tempo le sue iniziative in allontanamento hanno avuto successo la scarsa mira da fuori permettono agli avversari di limitarlo.