Dopo la vittoria di ieri contro il Brasile che ha permesso all’Italia di arrivare terza nel girone ora per le ragazze dell’Under 19 inizia la fase ad eliminazione diretta ed agli ottavi scontro con la Rep. Ceca.
E’ andata male, ma lo avevamo messo in conto prima del match. Ma è andata male per merito delle avversarie che hanno giocato a tratti una partita pazzesca soprattutto al tiro.
Quindi le ragazze di Andreoli non devono rimproverarsi nulla, hanno dato il massimo e giocato una partita di buona qualità globale, paradossalmente andando anche oltre i loro limiti
Non so come fosse impostato il game plan dallo staff tecnico, ma col senno di poi certamente accettare il ritmo alto delle ceche con continui ribaltamenti di fronte e poca tattica ha avvantaggiato più le avversarie, giocatrici atleticamente di una spanna sopra, che le azzurre.
Certo le percentuali pazzesche da dietro l’arco tenute dalla Rep. Ceca per i primi tre quarti hanno condizionato tutta la gara ma d’altra parte cosa vogliamo farci?
Forse potrebbe essere lo spunto per far sì che queste ragazze e anche quelle che verranno spendano più tempo ad allenarsi e migliorarsi individualmente.
Perché, e lo ripetiamo, l’impressione è che giochino millemila partite dove ognuna continua a fare le 2-3-4-5 cose che sa fare bene non provando mai qualcosa di nuovo e quindi non aggiungendo nulla al proprio bagaglio tecnico.
Più allenamenti individuali invece servirebbero come il pane sia alle ragazze (specialmente le lunghe) più atletiche come ad esempio Ngamene ma anche alle altre perché la tecnica individuale è quella che farà la differenza una volta senior tra l’avere un ruolo, piccolo o grande che sia ad un buon livello o vivacchiare nelle serie minori.
Detto questo, ora c’è da combattere per le posizioni dalla nona in giù, quindi rimboccarsi le maniche che almeno la soddisfazione di arrivare nona o al limite decima le ragazze se la meritano e possono farcela ad ottenerla.
IL TABELLINO : Italia – Rep. Ceca 84 – 92
LE PAGELLE
Vittoria Blasigh 8,5: semplicemente di un altra categoria. Difatti c’è la concreta possibilità di rivederla all’Europeo U20 insieme a qualche altra del gruppo. Offensivamente fa quel che vuole, e quando le entra il tiro da fuori come oggi diventa immarcabile. Per gradire anche 6 rimbalzi ed altrettanti assist
Eleonora Villa 7,5: va a folate. Sbaglia un po’ troppo nei primi due quarti, poi si accende improvvisamente martellando il canestro avversario con le sue classiche azioni: triple, runner e contropiedi riportano l’Italia vicino ma non basta
Ramona Tomasoni 6,5: 11 buoni minuti in cui aiuta a rimbalzo e fa tempo anche ad infilare una tripla. Meritava maggior spazio
Beatrice Caloro 5,5: difficile giudicarla. Commette ingenuità clamorose regalando punti facili alle ceche per semplici passaggi o rimesse sbagliate, si prende pochi tiri rispetto al solito ma comunque contribuisce come al solito a rimbalzo ed alla voce assist scrive un bel 6.
Continuo a pensare che la squadra abbia bisogno di una maggiore qualità offensiva da parte sua. Finora purtroppo non è riuscita a garantirla
Anita Carraro 5,5: quasi 10 minuti in campo, si fa notare per un tiro da 3 dall’angolo ma poi anche lei si perde nei meandri della partita
Arianna Arado 6,5: è la lunga che rolla meglio verso il ferro, e questa caratteristica le permette di segnare canestri facili su assist delle piccole. Deve implementare e di molto il piazzato dalla media e quello dalla lunga se vuole incidere ancora di più, ma finora sta disputando un discreto mondiale
Adele Maria Cancelli 5: parte discretamente proteggendo il ferro e mollando un paio di inchiodate. Poi spende troppi falli, subisce parecchio dalle avversarie e non riesce a rendere la pariglia uscendo inesorabilmente dalla partita, d’altra parte quando il ritmo si alza lei ne soffre
Kenko Loredana Ngamene 6: otto minuti in cui non si vede ma io avrei insistito su di lei. Non capisco questo spazio così risicato per lei che è l’atleta migliore delle 12. Da ala forte avrebbe permesso di tenere il ritmo delle ceche meglio di qualche sua compagna
Laura Di Stefano 6: tante buone cose alternate a errori dettati sia da scarsa esperienza che da scarso atletismo.
Princess Amy Jakpa sv
Sara Zanetti: sv
Cristiano Garbin
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