Una tre giorni di annunci in casa Dinamo Sassari che formalmente concludono il mercato della squadra di coach Piero Bucchi, manca solamente il 12° uomo italiano che possa chiudere la panchina. Il primo è stato quello del tuttofare Tommaso Raspino che si è guadagnato la riconferma dopo l’ultima positiva stagione; poi è stata la volta di Vasilis Charalampopoulos, l’ala greca che viene dall’eccellente annata con la canotta di Pesaro, per chiudere infine con il botto finale, la firma della combo guard Breein Tyree.
Partiamo proprio da quest’ultimo, certamente il nome più intrigante di questo mercato fatto dal General Manager, Federico Pasquini.
La guardia, classe 1998, viene dalla sua prima stagione in Europa, in cui ha brillato di luce propria con 15.6 punti di media e 2.5 assist, trascinando il Filou Oostende alla vittoria sia del campionato belga, in finale contro Anversa, che della supercoppa, quest’ultima da MVP dopo averne stampati 35 in faccia al Den Bosch.
Una stagione condita anche dalle grandissime prestazioni in Basketball Champions League, dove si è distinto come uno degli esterni più pericolosi di tutto il torneo Fiba. Non son bastati i suoi 17.4 punti e 2.8 assist a partita per portare la sua squadra oltre i play-in, persi alla terza gara contro i turchi del Bahcesehir solamente ai supplementari, nonostante i 22 punti segnati dal nativo del New Jersey.
Insomma un talento cristallino quello del giocatore formato nella Ole Miss, 20 punti di media al suo quadriennio al college, che non è passato inosservato allo scouting dei biancoblu. Un ball handling semplicemente mortifero, è capace di crearsi il tiro in qualsiasi modo segnando nei modi più disparati, sia oltre l’arco che in penetrazione con una esplosività clamorosa e un primo passo che ti inchioda sulle assi del parquet. 188 cm di pura dinamite!
Il suo arrivo in Sardegna potrebbe essere il suo definitivo trampolino di lancio verso i piani altissimi del basket del vecchio continente, perché i presupposti ci sono tutti.
Se Tyree ha chiuso il quintetto di Bucchi, Charalampopoulos l’aveva puntellato con 24 ore d’anticipo, ora del suo arrivo ufficiale nel mondo Dinamo.
Il greco viene dalla grande annata di Pesaro, 10 punti di media con oltre 5 rimbalzi e il 48% da 3 punti, portando la squadra di coach Repesa in semifinale alle Final Eight, segnandone 20 a Varese e 14 nella sconfitta con Brescia con oltre il 50% da tre e il 60% da dentro l’area, e al primo turno dei Playoff Scudetto.
Un’ala capace di fare tutto, utile in difesa e capace di leggere il gioco come pochi, segnare sia in post basso che soprattutto fuori dall’arco, venendosi a creare una coppia con Bendzius che rischierà di far venire i grattacapi a molti, sia in Italia che in Europa.
Un giocatore cresciuto con le stigmate del predestinato sin da giovanissimo, dove vinse con la maglia ellenica l’oro agli europei under 20 da MVP, con 17 punti, 9 rimbalzi e oltre 5 assist. Con la maglia del Panathinaikos arrivò a segnare anche 14 punti in Eurolega, a 18 anni, nei playoff contro il CSKA Mosca, facendo vedere di non subire la pressione nonostante la giovanissima età.
Una carriera fatta a girovagare in vari campi greci, prima di passare ai grandi rivali dell’Olympiakos, per poi attraversare il mare Adriatico. Il suo approdo in Italia non fu dei migliori, con la Reyer Venezia ha faticato a vedere il campo e dopo appena 5 gare è stato tagliato. La Fortitudo Bologna ha provato a dargli una seconda chance e lui l’ha colta, facendo registrare in 21 partite 9 punti di media, con il 57% da due, e 4.3 rimbalzi, numeri che però non son bastati alla squadra bolognese per raggiungere l’agognata salvezza.
Queste le parole di coach Bucchi dopo l’annuncio della firma di Charalampopoulos:
Sono molto contento dell’arrivo di Charalampopoulos perché è un giocatore completo che ci può dare più dimensioni, anche quella interna. È un polivalente che può giocare anche da 4 e ha dimostrato di avere le qualità per emergere sia difensive che offensive. Siamo felici che a dispetto di realtà di Eurolega abbia scelto di essere protagonista da noi.
Ma se il greco e Tyree hanno completato il quintetto, il rinnovo di Tommaso Raspino è servito a puntellare le rotazioni e soprattutto lo spogliatoio.
L’ex Stella Azzurra è entrato in punta di piedi l’estate scorsa, arrivato a fine estate per sostituire l’infortunato Treier, guadagnandosi fin da subito la stima di squadra e staff. Uno specialista difensivo che si è messo in mostra sia in BCL, contro Malaga, che in LBA nella fantastica vittoria su Varese in cui ha letteralmente imbavagliato il futuro MVP del campionato, Colbey Ross.
Molto spesso ha concluso partite senza scendere nemmeno in campo, ma le volte che lo ha fatto non si è mai risparmiato, buttando sul parquet fino all’ultima goccia di sudore per il bene della squadra.
Una conferma più che meritata per il classe 1989, come confermato anche dal proprio allenatore attraverso i canali ufficiali del club:
Sono molto felice per la conferma di Tommy, che si è sempre fatto trovare pronto e ha dimostrato di essere un grande professionista e un giocatore che si è meritato la fiducia sul campo. E’ un’addizione importante, un jolly che ci teniamo stretto, sono sicuro che sarà ancora più motivato e determinante all’interno del gruppo.
Un Banco di Sardegna 2023-24 che è praticamente già completo, eccezion fatta per il 12° uomo che manca per chiude la panchina, potrebbe esserci la conferma nel roster del giovane Pisano, sempre che non si vada alla ricerca di un big man alla Gandini che possa dare maggiori chili ed esperienza, soprattutto negli allenamenti.
La nuova stagione è ancora lontana, ma questa nuova Dinamo con tanti punti nelle mani e talento, che forse è mancato anche troppo nelle ultime annate, fa già ben sperare tutto il popolo biancoblu.