Assago (MI), 9 aprile 2023 – E’ Pasqua! Cristo è risorto! E non solo lui. L’Olimpia Milano risorge in LBA contro la VL Pesaro dopo 3 sconfitte consecutive contro Virtus Bologna, Brescia e Venezia. Riparte da qui la cavalcata preparatoria per l’obiettivo finale per i biancorossi di Ettore Messina, lo Scudetto. L’avversario è comunque di tutto rispetto per l’Olimpia, cioè una VL Pesaro che lotta per la post season LBA. Squadra oltretutto degli ex di turno Jasmin Repesa, vincitore di un campionato con Milano, e di Davide Moretti, arrivato come enfànt prodige ma mai realizzato nel capoluogo lombardo.
Invece, dopo un pessimo inizio, Milano riprende e demolisce la VL Pesaro grazie alla panchina, nei nomi soprattutto di Brandon Davies ed un redivivo Tommaso Baldasso. Nullo invece il ritorno di Austin Daye nella riviera marchigiana. l’Ex Venezia è parso abbastanza un ectoplasma sul parquet milanese.
La Partita.
Quintetto da Eurolega per Milano, ma la testa non è ancora focalizzata nel match. Mani freddissime dai 6,75 e poche palle dentro il pitturato. Alché Moretti e compagni attaccano in transizione facendo correre Abdur-Rahkman e volando sul +10. Nemmeno il Time Out scuote i ragazzi meneghini. Messina allora ribalta la squadra e mette sul parquet tutta le seconde linee che rispondono con il “PRESENTE!” più forte mai sentito. Baldasso e Ricci colpiscono da 3, sbloccando le numerose bocche di fuoco biancorosse, Davies ne sfrutta le conseguenze trovando tante palle sotto canestro da gestire in punti ed assist (speciale quello per Ricci). Cosicché con un parziale di inizio secondo quarto di 16-0 si ribalta il tutto, Milano mette la freccia e “svernicia” gli ospiti che non hanno più alcuna prova d’appello. Parziale dei 10 minuti: 31-9 per i padroni di casa.
Si riprende con lo stesso leitmotiv anche la ripresa. I “titolari” capiscono il messaggio dei compagni e da Napier in poi, è una festa del canestro, sia da 3 punti che con bimani spettacolari al ferro, come l’alzata di Hall per Davies. In tutto ciò però non è stato citato uno dei migliori del match di oggi. E’ risorto anche Shavon Shields! E’ vero, è tornato un po’ di tempo fa, solo con qualche chiletto di troppo e con tanta ruggine da grattare e sciogliere. Oggi, sornione e molto “formichina” mette la sua solita prova tout court ritrovando anche costanza offensiva, quella che è troppo mancata in tutta la stagione. Come anche la parziale resurrezione della trasfigurazione più fedele del più famoso Gesù. Gigi Datome torna in doppia cifra! Seppur in garbage time, le prestazioni balistiche del capitano azzurro danno buoni segnali. Si scollinano i 100, si lasciano a 70 gli avversari. Milano c’è, anche dalla panca, anche dalla testa.
EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – Carpegna Prosciutto VL Pesaro 102-70
(Tabellini all’interno)
Si riprende il secondo posto in solitaria l’Olimpia in questa Regular Season di LBA, dove però la VL Pesaro esce momentaneamente dalla corsa PlayOff. La rincorsa di Venezia è inesorabile e complice la vittoria di ieri contro Tortona, vede il sorpasso degli orogranata ai danni dei marchigiani stessi. Nulla è ancora perduto. il Trittico Trento, Venezia e Brindisi (anche se i pugliesi hanno una partita in meno, il posticipo di martedì 11 aprile contro Scafati) è a solo una vittoria da loro. Serve stringere i denti, cara VL. Il meritarselo spesso non basta per qualificarsi, occorre il famoso 10% in più.
SALA STAMPA
PAGELLE
EA7 Emporio Armani Pallacanestro Olimpia Milano
DAVIES Brandon 7,5: importante fautore della rimonta decisiva dei suoi. Migliorasse anche la fase difensiva e non essere sempre supportato da Ricci, avremo il top sperato ad inizio stagione.
PANGOS Kevin 6,5: inizio timido come i compagni, poi dopo la prima tripla, trova il ritmo giusto per allungare e dare sicurezza.
MELLI Nicolò 6,5: in modalità “risparmio energetico”, ma un 100% dal campo non è mica da buttare.
NAPIER Shabazz 7: entra confuso, si desta al tiro e poi prende coscienza di dov’è. A volte strafa, cosa che gli costa un punto in meno sulla valutazione.
RICCI Giampaolo 7,5: non è solo la tripla che rimbomba come la sveglia militare, è la presenza difensiva e la convinzione dei tiri presi e realizzati. Anche lui il 100%.
HALL Devon 7: la prova difensiva contro il Barcellona gli han dato ancora più fiducia sul tornare non quello pre infortunio, ma quello imprescindibile della stagione scorsa.
BALDASSO Tommaso 8: non vede campo dalla seconda guerra punica, scampoli impresentabili poche partite fa ed invece oggi decisivo! BRAVO TOMMY!
SHIELDS Shavon 7,5: sempre più cosciente dei suoi mezzi, sempre meno appesantito, sempre più efficiente. Insomma sempre più LUI.
HINES Kyle 6: offensivamente oggi non presentabile, ma nemmeno così necessario. Dietro è sempre Kyle.
DATOME Luigi 7: segna ormai a destino segnato, ma ritrovare certi ritmi anche quando conta poco, non può che giovare ai momenti più importanti, quelli dove normalmente Gigi, diventa GIGIGANTE.
Carpegna Prosciutto Victoria Libertas Pesaro
KRAVIC Dejan 4: fagocitato dai lunghi milanesi in attacco, non risponde degnamente alla tecnica messa in campo dal dirimpettaio Brandon Davies. Non è stata giornata per l’ex Virtus Bologna.
ABDUR-RAHKMAN Muhammad-Ali 5: partito forte, correndo sulla transizione concessa dai meneghini. Poi? lo si sta ancora cercando sul parquet.
VISCONTI Riccardo 6: incoscienza sana, voglia di spaccare e paura nulla. 9 minuti intensi, solo che contro l’Olimpia non bastano solo grinta e volontà. Serve anche il Basket.
MORETTI Davide 6,5: vorrebbe riscattarsi e dimostrare che lui sa fare le cose a differenza di quando (non) giocava nel capoluogo lombardo. Predica però nel deserto, marciando solo.
TAMBONE Matteo 5,5: sia chiaro, match affrontato nelle proprie possibilità. Però se non riesce il proprio cavallo di battaglia, il tiro da fuori, il punticino in meno è d’obbligo.
DAYE Austin 4: non il migliore dei debutti, non il più riuscito dei ritorni. Stritolato in difesa, e ce lo si aspettava, non trova nemmeno funzionalità in attacco per essere il fattore che aprirebbe le difese.
CHARALAMPOPOULOS Vasilis 6: costante dalla lunga distanza, sparisce un po’ nel secondo quarto. Resta uno degli ultimi a mollare la nave nella tempesta.
TOTÈ Leonardo 5: con quel fisico li, dovrebbe farsi sentire sempre in ogni pitturato. Invece, come spesso capita, sparisce appena sale l’intensità. Cifre buone, impatto zero.
CHEATHAM Kwan 6: il timido tentativo di riprendere i buoi scappati merita la sufficienza, non di più. Soffre l’intelligenza di Ricci in difesa e si sveglia troppo tardi al tiro.
DELFINO Carlos 3: son 41 per il figlio adottivo della Romagna cestistica. Forse è arrivata l’ora di fare un passo indietro, visto quanto gli altri corrono avanti.
HIGHLIGHTS
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10
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