Campobasso, 30/03/2023 – Quella tra la testa di serie numero uno e la testa di serie numero otto (posizioni acquisite al termine del girone d’andata) è tradizionalmente la sfida più scontata del lotto, ma, se ad affrontarsi sono il Famila Wuber Schio, campione d’Italia in carica e detentore del trofeo, e la Passalacqua Ragusa, finalista per ben quattro volte nell’ultimo decennio nei playoff scudetto e vincitrice in due occasioni proprio della Coppa Italia, i motivi d’interesse sono comunque tanti.
Quando le venete sono volate sul +13, già nel primo periodo grazie anche a cinque giocatrici diverse a segno dal perimetro, il match sembrava “bello che finito”. Le ragusane, subendo 29 punti in 10 minuti, confermavano una difesa “colabrodo”. Al 15′ si è riproposto un altro problema ben noto durante la stagione alla squadra di coach Lino Lardo (che nonostante ciò è riuscita a rosicchiare, alternando le difese, a zona o tornando a uomo, punto su punto, tornando a -6 all’intervallo lungo): le problematiche di falli (terzo di Kristine Anigwe).
Dopo il classico tè caldo, le parti si sono clamorosamente invertite, col Famila Wuber Schio che ha perso ben otto palloni, realizzando appena cinque punti in dieci minuti, e finendo sotto nel punteggio. Nell’ultimo periodo, quando le venete sono volate sul +9, la partita sembrava finita un’altra volta, ma la Passalacqua Ragusa e, soprattutto, Keisha Hampton (tre triple a segno da lì al quarantesimo minuto) avevano progetti diversi.
Nell’overtime, la poca lucidità delle siciliane e la maggiore profondità delle venete sono emerse tutte. A livello statistico, pesa l’1/20 da due punti del trio ragusano Kristine Vitola–Samantha Ostarello–Francesca Dotto.
Il Famila Wuber Schio affronterà in semifinale il Banco di Sardegna Sassari, che ha battuto la Geas Sesto San Giovanni nel secondo quarto di finale disputato quest’oggi, mentre la Passalacqua Ragusa, che si conferma “forte con le forti e debole con le deboli”, può iniziare a preparare la sfida dei quarti di finale playoff di settimana prossima contro l’Umana Reyer Venezia.
Di seguito le dichiarazioni del coach della Passalacqua Ragusa Lino Lardo, al termine della partita:
IL TABELLINO: Famila Wuber Schio – Passalacqua Ragusa 87-80
LE PAGELLE
Famila Wuber Schio
Jasmine Keys 6: non è stata la sua migliore performance in stagione, ma, comunque, sotto canestro si è fatta rispettare.
Costanza Verona 7: è partita subito fortissima nel primo periodo, andando a segno più volte, e poi è stata un po’ meno incisiva, senza mai demeritare peraltro.
Martina Bestagno 6,5: sotto le plance, anche lei, si è disimpegnata abbastanza bene.
Martina Crippa 6: lei “ha fatto legna”, come sempre.
Giorgia Sottana 5: una giocatrice con quel talento e con quell’esperienza dovrebbe “entrare ed accendere la luce” e non lo ha fatto.
Marina Mabrey 7,5: durante la partita, ha alternato giocate superbe ad altre rivedibili, ma nel supplementare si è presa la scena, “di forza”, mostrando parte del suo repertorio.
Rhyne Howard 7,5: altro talento straordinario che, nel momento del bisogno, ha messo segno due triple di fila, riportando sul +5 nel quarto periodo il Famila Wuber Schio.
Egle Sventoraite 6: ha fatto a sportellate sotto le plance con le lunghe avversarie. Poco appariscente, ma piuttosto funzionale.
Astou Ndour 7: nel primo periodo ha piazzato due bombe in fila, poi ha pure difeso l’area ed il canestro.
Elisa Penna s.v.
Passalacqua Ragusa
Nicole Romeo 5: nel primo tempo si pensava si fosse infortunata, ma poi è rientrata (se non era in grado di giocare…) e ha fatto scelte scellerate. A parte qualche buona lettura offensiva, certe giocate erano “per i fotografi” e non per la squadra. Servirebbe maggiore concretezza, altrimenti rischia di essere tutto fumo e niente arrosto.
Beatrice Attura 7,5: alla grande “applicazione” in fase di non possesso ha aggiunto triple, assist e, ovviamente, qualche palla recuperata con un canestro in transizione.
Keisha Hampton 8: partita straordinaria specie dal perimetro 6/10. L’unica pecca lo 0/2 dalla lunetta, nel supplementare, che avrebbe dato il +4 alle sue.
Kristine Vitola 5: al rimbalzo ed in difesa è stata un “fattore”. Il problema? Troppi “canestri fattti” si sono trasformati in clamorosi errori.
Kristine Anigwe 6,5: lei è stata piuttosto efficace in termini realizzativi e competitiva al rimbalzo.
Francesca Dotto 5: non è riuscita neanche oggi ad invertire la rotta. Non può disputare solo una grande partita in una stagione.
Chiara Consolini 6: il suo onesto contributo, da “comprimaria”, lo ha portato.
Samantha Ostarello 6: ha alternato ottime giocate al tiro, piuttosto che difensive, ad altre decisamente meno efficaci. Sufficiente nel complesso.
Salvatore Lo Magno
edito da Fabiola Jenco