Badalona, 18 marzo 2023 – Il Joventut Badalona affronta una trasferta chiave per il suo futuro in 7DAYS Eurocup. Mercoledì, infatti, la squadra di Carles Duran visiterà la Reyer Venezia al Taliercio per continuare a sperare nel primo posto del Gruppo A, in caso di passo falso del Prometey in almeno una delle due partite che restano da giocare nella regular-season della seconda competizione europea. La Reyer, dal canto suo, nonostante un giorno in meno di riposo per la sfida di campionato in programma domenica, vuole terminare la prima fase il più in alto in classifica, e vendicarsi della bruciante sconfitta sulla sirena della sfida d’andata.
Due partite oltre i 100 punti
Il Joventut Badalona è in forma, almeno offensivamente. Nelle due ultime partite, infatti, i catalani hanno messo a segno oltre 100 punti. La Penya ha vinto per 104-81 in EuroCup martedì scorso contro il Cluj-Napoca, eliminando definitivamente i rumeni dalla competizione, e per 103-86 in campionato contro il fanalino di coda Carplus Fuenlabrada. Si tratta di una squadra che ha un ottimo bilancio tra gioco sotto canestro, con due centri dominanti come Ante Tomic e Simon Birgander, e tiro esteriore, con “cecchini” da oltre l’arco come gli americani Kyle Guy ed Henry Ellenson. C’è inoltre la giusta commistione tra giovani talenti, tra cui richiama l’attenzione la perla locale Joel Parra, o veterani come Pau Ribas e Guillem Vives, oltre allo stesso Tomic.
Carles Duran, coach del Joventut, ha gli occhi puntati sulla partita di mercoledì prossimo a Venezia:
“Il nostro obiettivo è terminare bene l’EuroCup, quindi cercare di vincere a Venezia, e sperare in un passo falso del Prometey per terminare il più alto possibile. Per noi sarà una partita difficile, contro un rivale diretto; cercheremo di giocare bene e di vincere. Da qui in poi in quello che resta di Eurocup solo conteranno le vittorie, perché poi nella seconda fase ogni partita è una finale“.
“Stiamo attraversando un buon momento, ma questo non ci ha portato niente di concreto. Fuori casa abbiamo dimostrato che possiamo essere competitivi, anche se possiamo essere più consistenti. L’ultima sconfitta fuori casa in Europa era stata proprio contro il Prometey, una partita durante la quale avevamo avuto alti e bassi. Questa è la chiave per Venezia: se vogliamo vincere lì dobbiamo essere molto più regolari. Non so se potremo segnare 100 punti; credo che ora Venezia si trovi in un ottimo momento: con il cambio di allenatore credo che i suoi giocatori abbiano ruoli molto definiti, e dovremo fare una partita molto seria. Hanno dimostrato la settimana scorsa a Bursa che si trovano in un momento di fiducia, e parlavamo a inizio stagione che Venezia era una delle squadre top, quindi per noi si tratta di un ottimo test, per prepararci ancora meglio per le eliminatorie, ed essere capaci di vincere a Venezia sarebbe un punto extra per noi come gruppo”.
Ante Tomic e Simon Birgander: due torri sotto canestro
Contro il Cluj Ante Tomic era stato il migliore in campo con 15 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e 24 di valutazione. Contro il Fuenlabrada, invece, complici i falli del croato che l’hanno condizionato nel corso dell’incontro, è esploso il miglior Simon Birgander della stagione. Il giovane centro svedese ha chiuso una prestazione storica con 23 punti, 15 rimbalzi, 3 assist, 5 stoppate e 34 di valutazione. Abbiamo raccolto le due impressioni dopo l’incontro.
“Siamo nella nostra miglior dinamica. La settimana scorsa contro Tenerife non abbiamo avuto il nostro momento migliore, ma credo che possiamo migliorare. Ora ci attende una partita difficile in EuroCup contro Venezia, una sfida molto importante, quindi avremo il derby contro il Barça. In attacco stiamo attraversando un ottimo momento, ma dobbiamo anche difendere meglio, perché non credo possiamo fare 100 punti contro tutti i rivali. Ci stiamo passando molto la palla, quindi tutti segnano, e questo aiuta perché si vede che ci divertiamo. Venezia sarà una partita difficile contro un rivale importante, ma credo che possiamo vincere contro tutte le squadre: è il nostro obiettivo”.
Kyle Guy il cecchino ed Henry Ellenson, il coltellino svizzero
Tra tanti giocatori locali o cresciuto comunque nel Joventut Badalona, i due americani arrivati quest’anno si sono comunque integrati alla perfezione. L’ala Henry Ellenson, che aveva già assaporato l’ACB la scorsa stagione con l’Obradoiro, è il classico “coltellino svizzero”, un giocatore che può fare di tutto. Contro il Fuenlabrada, infatti, ha messo a segno 20 punti con 4/5 in triple. Kyle Guy, invece, è arrivato direttamente dalla G-League, dopo il college e l’NBA. Adattarsi alla pallacanestro europea non è stato immediato, ma “Killer Guy” dà sempre il suo contributo e non solo in fase offensiva, ma anche con importanti compiti difensivi.
“Una vittoria importante per noi, ogni vittoria in ogni campionato è importante. I lunghi stanno giocando molto bene: Ante, Simon e Henry stanno giocando alla grande e per noi è fantastico. In sto attraversando un momento positivo; la pallacanestro europea non è molto differente da come giocavo negli Stati Uniti, forse un po’ più fisica. Nel corso della stagione sto crescendo, così come la squadra, che ha trovato la via della vittoria. Sono fortunato che il Joventut sia la mia prima squadra oltreoceano, mi trovo bene con i compagni, poi c’è un ottimo ambiente, un grande pubblico, e la squadra ha obiettivi chiari. Ovviamente vogliamo vincere a Venezia, siamo una squadra che vuole competere in ogni partita”.
Guillem Vives e Pau Ribas, i veterani locali che apportano esperienza e identità
Uno dei segnali d’identità del Joventut Badalona è la presenza di giocatori (e anche l’allenatore) provenienti dal settore giovanile del Club, uno dei più importanti in Spagna e in Europa. Stelle dell’NBA e dell’Eurolega come Ricky Rubio o Rudy Fernández hanno infatti il DNA verdinegro. Alcuni giocatori, come ad esempio Guillem Vives e Pau Ribas, dopo essere cresciuti nel club e aver militato in grandi squadre e in Eurolega (Vives nel Valencia Basket, mentre Ribas, oltre ai tre anni taronja, era stato anche tre stagioni al Baskonia e cinque al Barça), sono tornati “a casa”, e rappresentano quest’identità territoriale, oltre che apportare esperienza. 16 punti di Pau Ribas contro il Cluj e 11 (con 5 assist) contro il Fuenlabrada lo rendono sempre importante in campo, mentre Vives in campionato ha messo a segno tutto quello che ha tirato a canestro, con 10 punti (3/3 dal campo), 2 rimbalzi e 4 assist.
“Speriamo di vincere la settimana prossima a Venezia, sarà una partita dura contro un rivale che sta giocando bene. Entrambi ci stiamo giocando molto nella competizione in questo gruppo così competitivo. Oltre alle statistiche, credo che la cosa più importante di questo gruppo è che ci divertiamo molto. Per esperienza si nota che quando in un gruppo c’è un ambiente positivo, che ridi, che ti diverti, tutto è più facile, e noi che siamo della casa ne approfittiamo”.
Joel Parra, ‘il Sasha Vezenkov’ del Joventut
Il giocatore potenzialmente più forte, l’autentica perla del Joventut Badalona, è Joel Parra, che avevano recentemente visto promosso capitano della nazionale spagnola prima ancora di compiere i 23 anni nella sfida contro l’Italbasket a Cáceres. Top-scorer contro il Cluj con 18 punti (7/7 da due) e sempre presente anche in campionato (10 punti e 4 rimbalzi contro Fuenlabrada), Parra ha fatto un passo avanti nella squadra che l’ha visto nascere e crescere. Una media di 13.9 punti e 4 rimbalzi in EuroCup e 8.8 punti e 5.6 rimbalzi in ACB, la sua versatilità, l’imprevedibilità del suo gioco, essendo capace di segnare da fuori, ma essere letale anche in penetrazione, lo rendono un’arma pericolosa. Per caratteristiche fisiche e di gioco, il paragone con l’MVP dell’Olympiacos e dell’Eurolega sorge spontaneo; ecco cona pensa a questo proposito il suo allenatore.
“Beh, mi sembrano simili da un certo verso, ma comunque differenti. Entrambi sono mancini, e hanno cose in comune; io mi tengo Joel, perché è nostro, prodotto della nostra casa, però sì che è una buona comparazione“.
Laura78