Ennesimo derby stagionale per le due lombarde terribili Sanga e Costa ma il più importante di tutti visto che mette il palio l’accesso alla finale di Coppa Italia. Nell’ultimo scontro era stato Sanga a prevalere ma in casa e con una Costa che non era certo la squadra reduce da 12 vittorie in fila tra campionato e coppa.
Come da pronostico è stata una partita equilibratissima, decisa da episodi e da quel pizzico di esperienza in più che le giocatrici di Sanga hanno e che quelle di Costa ancora no, per evidenti limiti anagrafici.
Fin dall’inizio la squadra di Seletti ha cercato di imporre il proprio ritmo fatto di difesa e transizione, non sempre ci è riuscita anche se nel punteggio è stata quasi sempre avanti. Costa ha preparato bene la partita contro Van Der Kejl, costringendo Pinotti a rinunciare al suo totem (ed è una notizia, capita veramente di rado) per lunghissimi minuti.
Ma Sanga è una squadra lunga e profonda, e Guarneri non ha fatto assolutamente rimpiangere la torre olandese, anzi. Ha segnato punti importantissimi facendo valere la sua agilità, punti che hanno permesso alle milanesi di stare attaccata alla partita quando Costa sembrava piazzare il parziale.
Ma un po’ tutte le nero arancio a turno hanno dato un bel contributo: dalla spesso battezzata da fuori Toffali con le sue penetrazioni dritto per dritto (e qui la difesa spesso non ha lavorato bene), a Penz che ha punito da dietro l’arco ma anche trovato punti dalla spazzatura a ovviamente Taj Madonna che ha guidato da par suo la squadra nei minuti decisivi (ma anche prima, mettendo sempre parecchia pressione sulle portatrici di palla).
Da questa partita invece sono arrivate delle indicazioni piuttosto chiare sulle Pantere: Villaruel ad esempio non sta vivendo un buon momento ed è stata tagliata dalle rotazioni, Osazuwa non sta mostrando i progressi sperati sul piano dell’attenzione e della continuità e senza loro (15 minuti in due) Seletti si è trovato a gestire una rotazione a 7.
Un po’ poco, specie se pensiamo alla quantità di energia necessaria a giocare questo tipo di partite contro questo tipo di squadre. Difatti la lucidità è venuta meno nel finale, con tante scelte sbagliate che hanno favorito il ritorno di Sanga.
Non dico nulla invece dell’arbitraggio altrimenti dovrei scrivere un altro articolo, dico solo che una partita del genere avrebbe meritato una direzione più di qualità. In generale credo che non sia facile decidere in una frazione di secondo delle rimesse contestate con 100 braccia vicine alla palla: ma mi inalbero invece quando i grigi permettono un certo tipo di contatti che con la pallacanestro c’entrano poco.
Ad esempio sulle palleggiatrici e su chi penetra è concesso praticamente sempre di colpire l’attaccante senza venire sanzionate, oppure a rimbalzo ogni volta è palla contesa anche se la rimbalzista viene cinturata o vengono messe mani su avambracci e spalle. Sono solo due esempi di linee generali di gestione arbitrale che non mi piacciono affatto.
E non voglio immaginare in caso di vittoria di Costa cosa sarebbe successo vista la conduzione degli ultimi secondi dei regolamentari. Non andiamo oltre, visto che non è più necessario.
Ora per Sanga è finale contro Castelnuovo, con un altra battaglia in vista. Le piemontesi son forse meno coese ma sono lunghe, grosse ed esperte. Certo l’entusiasmo dato da questa vittoria potrebbe dare una dose di extra energie, ma Sanga dovrà alzare la qualità delle esecuzioni se vorrà alzare la Coppa.
Per Costa invece è mesto ritorno a casa ma con un circoletto rosso sul 19 marzo nel calendario. Sarà rivincita di campionato contro le Tigri guidate da Pinotti e scommetto che la voglia di rivalsa sarà altissima. Ma domenica prossima c’è la trasferta a Bolzano, per riprendere il cammino vincente.
IL TABELLINO: Sanga Milano – Limonta Costa Masnaga 82 – 80
LE PAGELLE
ALLIEVI 7: classica partita in cui fa di tutto. Rimbalzi, triple, penetrazioni e soprattutto una difesa su Madonna nella box and one che le succhia parecchie energie che nel finale sarebbero state preziose.
BROSSMAN 5,5: fa molta fatica ad incidere in attacco rispetto al solito, non riesce quasi mai a battere in velocità Novati nè in potenza le altre che l’hanno marcata. Ed i suoi punti sono mancati parecchio
OSAZUWA 5,5: era partita bene con un canestro e una stoppata su Van Der Keij, poi troppi errori difensivi di attenzione, ed offensivamente si fa portare via troppo facilmente la palla. La strada per la crescita è lunga ed irta di ostacoli……
CALORO 7: limitata fin da subito dai falli è a volte confusionaria ma ha l’incoscienza ed il talento per segnare canestri importanti.
VILLA 6,5: buona prestazione offensiva, segna tiri da tre punti con una facilità disarmante. Con la malizia che si spera acquisirà presto imparerà a farsi fischiare falli a favore con conseguenti gite in lunetta, che in questa occasione sarebbero state cruciali ai fini del risultato.
VILLARUEL 5: fuori partita, in crisi di fiducia sia da parte dello staff verso di lei, sia in sé stessa
BERNARDI 7: 15 minuti ad alta intensità e fisicità, regge botta molto bene.
TIBE’ 7: altra ottima prestazione da parte sua che è sempre più il perno della squadra. Forse con lei e Brossman insieme negli ultimi minuti sarebbe finita diversamente
FIETTA 6: un po’ troppi errori al tiro e soprattutto nelle scelte nella conduzione delle poche transizioni, soffre il confronto con Madonna ma ha il carattere di infilare l’ultimo tiro dei regolamentari poi si fa male alla spalla e speriamo non sia nulla di grave
TOFFALI 7: spesso battezzata da fuori, trova comunque il modo di scaricare a terra i suoi cavalli spesso e volentieri trovando punti in facili layup al ferro. Punti decisivi.
NOVATI 5,5: in difficoltà da dietro l’arco, si arrangia come puo’ in difesa ma comunque mette un paio di canestri utilissimi
MADONNA 7,5: leader, con la elle maiuscola. Guida la squadra facendo spesso e volentieri la scelta giusta, e gestisce molto bene il finale.
GUARNERI 7: decisiva con i suoi punti da sotto e le sue difese su chiunque.
BERETTA 6: meno appariscente rispetto al solito ma comunque preziosa
PENZ 6,5: per lunghi tratti pare fuori partita ed in difficoltà contro Villa ed Allievi, nell’ultimo quarto però infila i siluri che colpiscono al cuore Costa. Vincente.
VAN DER KEIJL 6: tatticamente non è la sua partita ma conquista la rimessa a 47 secondi dalla fine dei regolamentari che cambia la gara.
BONOMI 6,5: litiga col canestro per gran parte del match ma non perde fiducia nel suo gesto tecnico e nel momento topico risulta decisiva.
LE VOCI DAL CAMPO
Cristiano Garbin
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