Varese, 12 febbraio 2023 – E’ passato gennaio. Chi ha approfittato di saldi, chi ha fatto invece acquisti pieni, ora fa i conti con le rese dei tali. E l’Olimpia Milano presenta il suo ad una seppur coriacea Varese in questo turno di LBA. Ad alzarlo per i padroni di casa è proprio il nuovo arrivato Shabazz Napier, che in collaborazione con Brandon Davies, espugnano il PalaOldrini nello storico derby lombardo n° 170, tra i più longevi della storia della pallacanestro italiana.
Analisi.
Ed è proprio da quando il folletto ex UConn è arrivato che è ripresa la marcia dei campioni d’Italia, ora arrivati a 5 vittorie in fila tra LBA ed Eurolega. Da segnalare che l’ultimo turno della competizione europea dei meneghini non si è giocato causa i tragici fatti naturali capitati in bassa Anatolia. Ciò ha aiutato molto l’Olimpia Milano a preparare questo derby di LBA contro Varese. Insubri che comunque si dimostrano una squadra votata “all’indipendenza cestistica”, avendo impostato un gioco rapido e offensivo, spesso divertente ed efficace. Solo che la difesa milanese è di caratura continentale.
La faccia c’è nei giocatori di Matt Brase, alla seconda sconfitta consecutiva dopo la disfatta di Tortona. Johnson, Owens e Brown ci mettono qualcosa oltre la cattiveria agonistica e la tecnica. A volte anche oltre il “limite” del fallo, ma è sintomo di voler stare con la testa alta nella Lega e voler dire la propria.
Ma “Milan l’è un gran Milan” ed ancora di più lo ha dimostrato. Difesa forte quando serve, regia concreta nonostante le 6 palle perse per Napier, precisione più che soddisfacente dal campo, con il 52% complessivo ed 87 punti realizzati. E prendendo la metà esatta dei tiri da 3 punti presi dai casalinghi! 36 per Varese, 18 per l’Olimpia Milano, leader attuale in LBA. La chiave sta in una sola saccoccia: quando i fu Roosters stanno sotto gli 85 punti, hanno poche speranze di portarsi a casa il bottino. E su questo Milano è specializzata. Addirittura 75 concessi, mantenendo la media bassa dei punti subiti in stagione.
OpenJobMetis Varese – EA7 Olimpia Milano 75-87
(tabellini all’interno)
Cronaca.
Palla a due alle 17:30 per il derby n°170 in LBA tra Olimpia Milano e Varese. Nel primo quarto a partire meglio sono le difese, con gli attacchi che faticano a trovare soluzioni, così dopo tre minuti Milano è avanti 2-4. Milano alza l’intensità difensiva e riesce ad allungare sul 11-15 a tre minuti dal termine del periodo. Varese trascinata da uno scatenato Colbey Ross riesce a sorpassare chiude la prima frazione avanti 22-21. Nel secondo quarto parte meglio Milano che riesce a contro-sorpassare ed è in vantaggio 25-30. L’Olimpia cerca di scappare, ma Varese resiste ed a tre minuti dall’intervallo è sul -5 (36-41). La sfida prosegue sui binari dell’equilibrio e le squadre vanno all’intervallo sul 45-45.
Nel terzo quarto a partire meglio è Varese che alza l’intensità difensiva e dopo tre minuti è avanti 51-47. Arriva la reazione di Milano che riesce a sorpassare ed allungare portandosi in vantaggio 58-63 a tre minuti dal termine del periodo. L’andamento della sfida non cambia e l’Olimpia chiude la terza frazione avanti 62-68. Nel quarto periodo parte forte Milano che riesce ad allungare ed a sette minuti dal termine è sul +11 (68-79). Milano rimane in controllo della gara e vince alla fine per 75-87, +12 forse immeritato per i varesini.
LE PAGELLE
Nicolò Melli 7: forse davanti non sarà la macchina da punti desiderata, ma dietro compensa tutto.
Brandon Davies 7: il punto in meno devo per forza toglierlo per l’estremo nervosismo, seppur comprensibile per il trattamento ricevuto dai difensori avversari. Deve stare più calmo.
Shabazz Napier 7,5: il buongiorno lo abbiamo avuto da mo, confermando che lo è. Speriamo di goderne meglio da qui in poi, e poi, e poi…
Stefano Tonut s.v.: 4 minuti di ingiudicabilità. Nonostante buone cifre.
Timothe Luwawu-Cabarrot 7: quello che forse ha giovato di più dell’arrivo di Napier. In costante crescita, nonostante ancora vizi tanti errori.
Pippo Ricci 6,5: la solita ermetica essenzialità, quella che fa bene alle vittorie.
Gigi Datome 7: bentornato Gigi! oggi ti si è rivisto, come fosse un amarcord di tempi nemmeno troppo remoti.
Billy Baron 6,5: Nulla di significativo, se non una bomba a stroncare il rientro dei varesini
Devon Hall 6: altro giocatore che pare ritrovato. Però ancora poco tranquillo.
Kyle Hines 7: che devi dirgli? si diverte ancora tanto alla sua età, se gli danno PnR con ritmo!
Colbey Ross 7,5: giocatore lanciato dritto al titolo di MVP stagionale, se ce n’è uno.
Tomas Woldetensae 5: si spegne troppo presto. E pensare che è la seconda bocca da fuoco del suo team!
Justin Reyes 5,5: subisce spesso Melli e non reagisce sui cambi difensivi su Davies.
Giovanni De Nicolao 4,5: non vede mezzo avversario, tanto che per fermarli ha dovuto ricorrere al fallo.
Matteo Librizzi s.v.: 1 minuto di refresh
Markel Brown 5: ha perso più tempo a fare casino con il centro avversario che effettivamente giocare.
Guglielmo Caruso 6: Subisce anche lui i lunghi milanesi, ma si fa rispettare in attacco.
Tariq Owens 6,5: vola spesso sopra il ferro, intimida meno però di quanto debba fare.
Jaron Johnson 7: trascinatore emotivo dei suoi, fallace però dalla lunga. Che sia stata troppa “foga”?
SALA STAMPA
Matt Brase
«È stata una partita molto dura fisicamente per noi, ma non ci siamo tirati indietro e siamo riusciti a crescere minuto dopo minuto. Chiaramente il divario fisico e di intensità si è fatto sentire contro una squadra così profonda, così forte e così ben allenata. Nel secondo tempo Milano ha tirato 6/11 da 3 punti e questo li ha aiutati, segnando anche dei tiri che abbiamo contestato bene ma che loro hanno segnato comunque. Bravi loro a segnarli; noi siamo comunque contenti di quanto abbiamo fatto».
Ettore Messina
“Siamo contenti, perché è stata una bella vittoria dopo una bella partita, giocata ad un ritmo molto alto. La nostra è stata una partita più che buona, stare dietro a Varese non è mai facile, ma noi abbiamo avuto coesione difensiva e anche in attacco abbiamo mosso bene la palla, nel secondo tempo abbiamo avuto solo cinque palle perse. Loro sono una squadra che gioca con aggressività e tutto quello che fa lo fa a duecento all’ora, per cui merita tutto quello che sta facendo in questa stagione. Ma noi siamo stati bravi. La mia preoccupazione era che dopo tutto quello che abbiamo vissuto, inclusi gli arrivi, avessimo perso un po’ dei nostri segni distintivi.
Noi siamo una squadra che di solito difende bene e ha un attacco ondivago. Oggi ci siamo confermati, abbiamo anche usato la difesa a zona che contro determinate squadre può aiutarci, e in attacco come ho detto abbiamo mosso bene la palla, giocando con maggiore fluidità. Questo è quello che ereditiamo da una settimana atipica in cui non abbiamo giocato ma ci siamo allenati. E’ stata importante per conoscere meglio Shabazz Napier e per permettere a lui di conoscere meglio noi.
Tutti i segnali arrivati dalla palestra sono stati confermati. Questo è importante, perché se lavori bene ma poi vai in campo e non ti confermi allora possono venirti dei dubbi. Anche oggi Napier ha fatto un passo avanti, mantenendo sempre il controllo della situazione. Luwawu-Cabarrot è stato solido, ma direi che tutti hanno dato una mano e questo è importante. Ma la cosa migliore è quanto siamo riusciti ad essere fluidi”.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10