Venezia-Mestre, 12 Febbraio 2023 – Al Palasport “Giuseppe Taliercio” (3313 gli spettatori presenti), l’Umana Reyer Venezia sconfigge la Carpegna Prosciutto Pesaro, 93-77 il finale.
Dopo 4 sconfitte consecutive Venezia torna al successo in campionato nella prima in oro-granata di coach Neven Spahija (l’ultima vittoria era targata lo scorso 8 gennaio nel derby contro Verona) arrivando a un record di 9-10, mentre Pesaro subisce la sconfitta in trasferta dopo quella di Sassari, è 11-8 di record in classifica rimanendo in quarta posizione.
Si può affermare che il primo quarto ha deciso di fatto il match con Venezia a toccare il massimo vantaggio della contesa sul +23 dopo 9′ (28-5) con la Reyer guidata dapprima da Jayson Granger e Jordan Parks a fare pentole e coperchi. Pesaro, guidata inizialmente dalla sgasata di Abdur-Rahkman (16 punti nel solo 2° quarto sui 20 totali individuali) ha retto finchè ha potuto alla buona % di Venezia dall’arco (13/25 la statistica finale di squadra per l’Umana Reyer).
Ora si pensa per tutte e due le squadre alle Final Eight di Coppa Italia a Torino al PalaAlpitour.
CRONACA
Avvio di match spedito di Venezia per il 9-2 dopo 2′ guidata da Spissu e Granger, time-out Pesaro. Vuelle completamente in bambola, la Reyer ne approfitta scavando un solco incredibile per il +23 di massimo vantaggio sul 28-5, primo periodo che si chiude sul 28-7 in favore di Venezia. Eloquente il dato della valutazione degli iniziali 10′: 41 a 0.
Secondo periodo, Charalampopoulos e soprattutto Abdur-Rahkman ridanno linfa ai marchigiani per il -16 al 12′, 30-14, primo time-out di coach Neven Spahija. Rahkman praticamente da solo porta il -9 Pesaro al 14′ sul 34-25, Gudmundsson dà il 36-27 al 15′, ma Venezia si scuote in attacco con Marco Spissu sugli scudi, al 17′ è 43-28, time-out Repesa. Spahija si fa fischiare fallo tecnico per proteste nei confronti del trio arbitrale, Pesaro si ri-avvicina al -11 con Tambone e Cheatham, è 46-35 dopo 18′, time-out Reyer. Primo tempo che termina 48-37 in favore di Venezia.
Secondo tempo dell’incontro, dopo il nuovo -9 di Rahkman, sono Watt e Parks a dare un break importante in casa Venezia per il 64-46 al 24′, time-out Pesaro. Granger porta il +21 Venezia sul 67-46 dopo 25′, Tambone e Charalampopoulos riducono le distanze dall’arco, è 69-55 dopo 27′, time-out Spahija. Venezia coi rimbalzi offensivi trova frutti da Tessitori e Willis, Pesaro perde troppi possessi ed è 77-60 dopo 30′ di gioco.
Ultimo periodo di gioco: Parks con la tripla riporta il +20 per Venezia (80-60 a 8’45” dalla fine), Totè e Chetham cercano di tenere in vita Pesaro, ma le triple prima di Willis e Spissu poi allontanano la Vuelle sull’88-72 a 2’27” dalla sirena finale, Repesa chiama due volte time-out. La tripla di Willis chiude di fatto il match a 2’12”, è garbage time. Finisce 93-77.
Umana Reyer Venezia vs Carpegna Prosciutto Pesaro 93-77
Parziali: 28-7; 20-30; 29-23; 16-17.
Progressione: 28-7; 48-37; 77-60; 93-77.
Pagelle
Amedeo Tessitori 6: ne segna 7 in 16′, ma con lui in campo si perde di 16, vallo a capire…. Gioca un match difficoltoso sotto le plance con le penalità commesse a non dargli tregua, ma non manca di sportellate con Totè e Kravic.
Marco Spissu 7: bersaglia dall’arco ricacciando indietro Pesaro nei momenti di difficoltà di Venezia e distribuisce 9 assistenze, difensivamente cerca di aiutare come gli riesce meglio, buon match in tutto e per tutto.
Jordan Parks 8: grande partita per l’ex Napoli, gioca sulle due metà campo con tanta energia e dinamismo, vero che ha qualche up&down di troppo, ma è l’MVP del match con svolazzi compresi.
Michael Bramos 6: il capitano oro-granata segna la tripla del 46-31, per il resto lascia tanto spazio a Parks, difensivamente però collabora molto bene senza fare una piega nei suoi 13′ in campo, vedere stoppata a due mani su Delfino.
Riccardo Moraschini 6,5: molto bene in difesa su Rahkman nel secondo tempo a controllarlo e ad abbassargli le %.
Andrea De Nicolao 6: bene in alcuni dettagli che non sempre si notano nel boxscore, contribuisce a tenere alta l’intensità di squadra.
Jayson Granger 6,5: primo quarto strepitoso di voglia e di reazione a cambiare registro, poi ha dei cali difensivi troppo evidenti subendo Rahkman nel secondo quarto. Ne segna 20 ma bisogna vedere entrambe le metà campo e ci sono momenti dove soffre abbastanza dietro…
Matteo Chillo NE
Derek Willis 7: colpisce dall’arco con precisione, 9 rimbalzi e tanto aiuto sulle due metà campo, un bel duello con Cheatham. Match silenzioso, ma efficace.
Francesco Barbero NE
Andrea Gattel NE
Mitchell Watt 6: 8 e 6 rimbalzi, ma ha 6 perse con alcuni palloni e qualche azione che non sfrutta decisamente, ha comunque un plus-minus di +32, o non vorrà dire nulla?
Dejan Kravic 5,5: roccioso sotto-canestro, ogni tanto qualche maniera rude la mette, poi non gioca il secondo tempo facendo terribilmente fatica contro il risvegliato Watt. Solo 17′ a referto subendo tanto il primo quarto disastroso di squadra.
Muhammad Ali Abdur-Rahkman 6,5: grandissimo secondo quarto di pura reazione con 16 punti personali con la Reyer che fa enorme fatica a spegnerlo, poi sono Moraschini e la difesa di squadra della Reyer a tenergli testa sino al termine. Ne segna 20 tra l’ultimo minuto del primo quarto e la prima azione del terzo quarto, sparendo poi di fatto dalla contesa con la spia della benzina accesa perennemente…
Riccardo Visconti 5: omaggiato prima della partita con la maglia celebrativa dei 150 anni dalla Reyer, gioca 9′ difficili difensivamente, non si fa proprio notare.
Matteo Tambone 6,5: uno degli ultimi a mollare la presa, 12 punti e tanti tentativi di non darsi per vinto con sforzi e tanta dedizione, anche se in certi momenti Venezia va a mille all’ora. Tanto sacrificio in regia, invano.
Umberto Stazzonelli NE
Jon Axel Gudmundsson 5,5: subisce una botta al volto dopo meno di 4′ e finisce per perdere un dente. Gioca 12′ soffrendo tanto ai falli commessi, unico sussulto nel secondo quarto.
Vasilis Charalampopoulos 6: partita giudiziosa dell’ellenico che alla presentazione delle squadre non viene neanche ricordato come ex dell’Umana Reyer. Non si fa rimpiangere.
Leonardo Totè 5,5: difensivamente non si fa notare troppo, a parte una folata offensiva nell’inizio ultimo quarto. Soffre nei cambi difensivi, poca lucidità in certe situazioni anche se rifila colpi proibiti sgomitando dappertutto.
Kwan Cheatham 6: 4 perse, altalenante serata senza risultare alla fine decisivo. 5/10 al tiro e 6 rimbalzi.
Carlos Delfino 5: ok, va per i 41 anni, ma sono 20′ totali di difficoltà tra le due metà campo. Poi sparacchia al tiro, difensivamente subisce… Serata no per Cabeza.