Bologna, 16 dicembre 2022 – In una serata triste per Bologna a causa della scomparsa di Sinisa Mihajlovic, la Segafredo regola il Maccabi Tel Aviv e si porta ad una sola vittoria dalla zona play-off.
Partita brutta sporca e cattiva con il Maccabi che ha provato a far valere la propria maggior prestanza fisica e la Segafredo che ha ribattuto colpo su colpo, portando a casa il match grazie ad una difesa che, secondo quarto a parte, ha messo in grossa difficoltà i gialli israeliani.
Dopo un primo quarto contratto le due squadre si sono liberate ed hanno giocato un secondo parziale divertente, ribattendo colpo su colpo e sempre all’insegna dell’equilibrio con una Virtus che ha dimostrato, ancora una volta, che i suoi migliori momenti offensivi avvengono con Milos Teodosic in campo.
La seconda parte di gara è stata sicuramente molto più dura fisicamente ed è a questo punto che sono saliti in cattedra i lunghi israeliani che soprattutto con Josh Nebo, fino a quel momento dormiente, hanno chiuso l’area, spazzato via i pari ruolo avversari e, inspirati da un Lorenzo Brown imprendibile per la difesa bianconera, si sono ritagliati 7 punti di vantaggio grazie ad un parziale si 17-6 a cavallo dei due ultimi quarti.
A questo punto, con una partita che appariva compromessa, Sergio Scariolo ha avuto l’intuizione che ha girato completamente la gara chiamando una box and one con Isaia Cordinier faccia a faccia contro Lorenzo Brown. Gli uomini di coach Katash sono entrati completamente in confusione perdendo palloni su palloni, mentre la Segafredo sembrava tarantolata in difesa, e guidata da un Daniel Hackett ritornato ai suoi livelli e da uno Shengelia implacabile dalla lunetta, piazzava un parziale di 13-0 che ha deciso la partita.
Nessuna novità in casa israeliana, il Q.I cestistico non è la miglior dote della squadra di Tel Aviv, e quando gli si mettono davanti delle soluzione diverse dal solito tende spesso a perdersi, non a caso prima della vittoria di Milano in trasferta aveva sempre perso.
Vittoria importantissima per la Virtus che sfrutta appieno il doppio turno casalingo e che dopo la vittoria contro l’Alba Berlino porta a casa un altro referto rosa. Nonostante le assenze di Ojeleye e Mickey, che hanno svuotato il reparto ali della Segafredo, il bianconeri hanno risposto presente dimostrando ancora una volta come questa squadra abbia cuore e carattere ed un’identità difensiva di alto livello. Queste due vittorie sono un buon viatico per poter affrontare la fine del girone di andata con fiducia vista la serie di partite difficilissime che aspettano la compagine del patròn Massimo Zanetti.
Nota per l’ Eurolega, se ci si riempie la bocca di miglior lega dopo la NBA, se si parla tanto di spettacolo e serietà, bisogna anche mettere a dirigere lo spettacolo arbitri di livello, ed al momento questo non sta succedendo.
Sala Stampa
Le parole di Daniel Hackett, che ha commentato così la vittoria:
“Sapevamo che sarebbe stata dura. Il Maccabi è una squadra molto fisica, uno stile completamente diverso da quello che abbiamo affrontato 48 ore fa con l’ALBA Berlino. Dovevamo quindi riorganizzarci, recuperare energie e non avevamo molto tempo per preparare la partita. Penso che il nostro staff tecnico sia stato eccellente nell’aiutarci a capire cosa dovevamo fare in campo. E i ragazzi del nostro spogliatoio hanno lottato duramente per limitare l’attacco del Maccabi e per combattere. Volevamo lottare, giocare duro, e questi tifosi sono stati fantastici stasera. Ci hanno dato una grande spinta nel finale di partita. Abbiamo molti leader nello spogliatoio. Si tratta di fare un passo avanti, di giocare una pallacanestro forte. L’ EuroLeauge è molto dura. Veniamo da una brutta sconfitta con l’Olympiacos, la peggiore della storia della squadra. Non vogliamo dimenticare che si tratta di una sconfitta che ha ferito il nostro orgoglio. Vogliamo reagire e dimostrare che siamo in grado di giocare una buona pallacanestro e di essere forti”.
Altro protagonista di serata Shengelia che ha parlato così ai microfoni di Euroleague:
”È tutta una questione di reazioni. La pallacanestro è un gioco di corse, e la cosa principale è quando abbiamo una discesa mantenere la testa alta, continuare a credere, continuare a lottare. E questo è quello che è successo non solo oggi, ma anche nell’ultima partita, perché la settimana precedente alla sconfitta contro l’Olympiacos e nel campionato italiano, era molto importante per noi tornare e mostrare carattere e vincere queste due partite in casa. Abbiamo preparato questo [box-and-one] e gli allenatori lo hanno richiesto nel momento perfetto. È stato un ottimo tempismo. Alla fine della giornata, come hanno detto spesso i nostri allenatori, non importa cosa mettiamo in difesa se non ci impegniamo, non funzionerà. Quindi, è stato un grande sforzo da parte della squadra. Io, personalmente, ho faticato un po’, ma voglio ringraziare i miei compagni di squadra, i miei allenatori e i tifosi per avermi dato fiducia. E credo che se continueremo a giocare così andremo lontano”.
Hightlights
Virtus Segafredo Bologna vs Maccabi Playtika Tel Aviv 78-73
Parziali: 20-16; 24-25; 13-19; 21-13
Pagelle:
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli n.e.
Alessandro Pajola 6+: non ancora al 100% il suo contributo difensivo lo dà sempre, anche questa sera 3 palle rubate in neanche 13 minuti di utilizzo.
Ismael Bako 6: alle prese con avversari più atletici fa fatica, ma la sua mobilità è stata molto utile nella box and one finale.
Mouhammadou Jaiteh 6,5: neanche lui ha una serata facile, però è presente nei momenti importanti e conquista un paio di rimbalzi offensivi veramente importanti, è in ripresa, il suo apprendistato in Eurolega sembra stia dando i suoi frutti, se mettesse a posto la percentuale ai liberi…
Iffe Lundberg 6+: continua il periodo di difficoltà soprattutto fisica, ma il suo contributo difensivo è sempre importante, glaciale negli importantissimi decisivi tiri liberi nel finale.
Tornike Shengelia 7: partita brutta sporca e cattiva, come serve in queste partite, nonostante il cattivo rapporto con i direttori di gara sigla un 8/8 dalla lunetta importantissimo e firma il canestro dell’aggancio, decisivo.
Daniel Hackett 8: gara da leader vero, si prende le responsabilità nei momenti più difficili e difende sempre come un ribelle di Masada.
Gora Camara n.e.
Kyle Weems 5,5: partita difficile, causa le assenze, deve barcamenarsi ancora una volta contro avversari grandi il doppio di lui e stasera fa veramente fatica.
Milos Teodosic 7,5: partita chirurgica del genio serbo, non sbaglia nulla, un rapporto assist / palle perse di 6/0 e stasera dà l’esempio anche difensivo, insostituibile.
Isaiah Cordinier 7,5: le cifre non dicono tutto, e nonostante lo 0/5 da 3 il suo impegno difensivo su Brown nel finale è decisivo, bravo ed intelligente.
Jalen Adams 6: giocatore fisico, difende alla morte, non è un genio del basket, ma il suo contributo lo dà.
Lorenzo Brown 7,5: offensivamente il Maccabi è lui, fino a quando la Virtus non si inventa la bx and one domina la partita, dopodiché non riesce neanche a ricevere un pallone, probabilmente si sognerà Isaia Cordinier per un pezzo.
Jarell Martin 5: viene subito limitato dai falli, ma visti i risultati non è stato tutto questo danno il Maccabi.
Rafi Menco 5: 3 minuti, diciamo così, non indimenticabili.
Roman Sorkin 6,5: sfrutta la sua fisicità soprattutto quando si trova Kyle Weems davanti.
John Dibartolomeo 5: viene utilizzato in funzione difensiva non rende come auspicato come testimonia il -9 di +/-.
Darrun Hilliard 6+: non segna praticamente mai, ma la sua difesa è uno dei fattori che aiutano il Maccabi a scappare.
Jake Cohen 6,5: non aggraziatissimo, ma i suoi centimetri si sentono ed aiutano a chiudere l’area israeliana.
Austin Hollins 5: viene utilizzato per dare un po’ di respiro a Brown, purtroppo per la Virtus resta in campo solo 3 minuti.
Josh Nebo 7: dopo un primo tempo invisibile si scatena nel secondo e mette assieme una doppia doppia che manda in crisi la difesa bolognese, nel finale non riesce mai a ricevere un pallone.
Iftah Ziv 6,5: non appare molto, non si prende iniziative particolari, ma dà solidità al backcourt israeliano.
Bonzie Colson 6,5: sbaglia qualche conclusione di troppo, ma la sua fisicità dà fastidio a Bologna, prende ben 3 rimbalzi offensivi, ma anche lui nel finale ci capisce poco.
tromba