Bologna, 9 ottobre 2022 – Una Virtus Bologna ancora scioccata dal brutto ritorno in Eurolega contro il Monaco deve sudare le proverbiali sette camicie per sconfiggere una Pallacanestro Trieste che doveva riscattare la brutta sconfitta interna subita da Pesaro e che non aveva nessunissima voglia di fare la figura dell’agnello sacrificale.
La partita si può analizzare ricordando le parole di coach Scariolo presentando la stagione:
“Produrre il massimo sforzo in Eurolega, in ottica ottavo posto, e prendere i tornei in Italia come verrà, non regalando nulla, ma con altre priorità.” Questo è il mood col quale la Segafredo ha affrontato l’incontro di questa sera, con Mannion in quintetto e due dei tre migliori difensori del backcourt, Lundberg e Pajola, esclusi per il turn over.
Il piano pareva aver avuto successo, infatti Trieste, nonostante abbia vinto la battaglia a rimbalzo, sembrava non poter impensierire la Virtus Bologna, fino a metà terzo quarto, quando Frank Gaines, fino a quel momento il sesto uomo bianconero, non si è iscritto alla gara, ed ha cominciato a far canestro da tutte le parti.
L’allarme rosso si è acceso, i Giuliani hanno trovato la terza bocca da fuoco da affiancare a Davis e Bartely, e la coperta bolognese è diventata improvvisamente corta, tanto che i ragazzi di coach Legovich con l’ennesima bomba del loro n° 1 sono andati sul +5 con 8′ 26″ da giocare. C’è voluta tutta l’esperienza e la classe di un sornione Marco Belinelli per ricucire immediatamente il divario e smorzare l’ansia che stava attanagliando il Paladozza, e passata la paura, Mickey ed Hackett hanno concluso il lavoro.
Trieste ha risposto presente dopo la scoppola casalinga contro Pesaro, e lo spirito sembra essere molto buono, quindi, quando rientreranno Lever e Sheqiri, si potrà vedere sicuramente qualcosa di meglio sotto le plance.
Per la Virtus Bologna si è svolto il compitino, e soprattutto si ha avuto un bel segnale da parte di Nico Mannion che, schierato in quintetto, ha fatto vedere quelle doti offensive che lo avevano fatto balzare agli onori della cronaca durante l’estate 2021, sarebbe importante per lui, e per tutta la società, che le partite di campionato lo aiutassero a ritrovare le sue certezze e lo facessero diventare sempre più consistente.
Sala Stampa
Le parole dei due coach dopo la partita:
Virtus Segafredo Bologna vs Pallacanestro Trieste 85-80
Parziali: 26-17; 21-22; 16-22; 22-19
Pagelle
Niccolò Mannion 6,5: ottima prima parte di gara, soprattutto in attacco, deve crescere ancora dietro, ma Nico sembra essere un giocatore che trova la sua forza nell’attacco.
Marco Belinelli 7: ha messo 10 punti nell’ultimo quarto, ricucendo subito lo strappo triestino, sornione e decisivo.
Ismael Bako 6,5: volevo dargli l’insufficienza, poi ho guardato i numeri: miglior +/- di tutta la squadra e miglior rimbalzista, e allora mi sono ricreduto, sarà la rabia di vedergli non tenere in mano dei palloni, o gli appoggi anziché le schiacciate, mi ripeto, bisogna fargli fare degli esercizi specifici affinché migliori la forza nelle mani, con quei tentacoli che si ritrova al posto delle braccia potrebbe raddoppiare le su cifre.
Michele Ruzzier n.e.
Mam Jaiteh 5: è ancora molto indietro di condizione, fa fatica a finire al ferro ed è ancora troppo lento fra aiuti e recuperi.
Daniel Hackett 6+: sembra in ripresa fisicamente, un paio di cose delle sue, riviste dopo tanto tempo, buon viatico.
Leo Menalo n.e.
Jordan Mickey 5,5: non una delle sue migliori serate, per usare un eufemismo, sbaglia troppo sotto canestro e si fa sentire troppo poco a rimbalzo, però nel finale fa valere la sua esperienza mettendo canestri importanti.
Gora Camara 6: 4 minuti dove non ha demeritato, con quel corpaccione deve migliorare ancora molto, ma l’altezza non si insegna.
Kyle Weems 6: voto di stima, è ancora lontano parente del giocatore meraviglioso di inizio stagione 2021-2022, ma magari ha fatto una preparazione diversa.
Semi Ojeleye 6: non brilla, però il suo lo fa.
Isaia Cordinier 6,5: partita da campionato, dove i suoi garretti fanno la differenza, speriamo questa partita gli serva per trovare fiducia in ottica Eurolega, per Bologna può essere il giocatore decisivo della campagna europea
Frank Gaines 6: si trasforma da Talpa a ira di Dio dopo il 25′, probabilmente gli avranno dato la pozione di Panoramix, però rischiare la doppia cifra di palle perse è eccessivo…
AJ Pacher 5,5: un ectoplasma nel primo tempo, nel secondo si sveglia e si fa sentire sotto le plance, deve crescere per essere utile alla salvezza.
Stefano Bossi 6: gioca i soliti pochi minuti, ma mette la bomba del vantaggio nel terzo quarto.
Corey Davis 7,5: partitona del play giuliano, se Trieste ha avuto la possibilità di giocarsi la partita molti meriti sono suoi, da tenere d’occhio.
Skylar Spencer 6: non è sicuramente un fine dicitore, ma in area si fa sentire, e non poco, 9 rimbalzi contro i lunghi bolognesi non sono un brutto bottino.
Lodovico Deangeli 6: dovrebbe fare la guardia infisicata, o l’ala piccola: gli tocca battagliare contro Mickey ed Ojeleye, la sufficienza la merita senza ombra di dubbio.
Marco Ius n.e.
Luca Campogrande 5: quando era in maglia Fortitudo si pensava potesse esplodere da un momento all’altro, al momento sta implodendo…Timido, indeciso, non incide neanche difensivamente, dai su, ripigliati le armi ci sono.
Giovanni Vildera 6+: utilizzato poco, ma avrebbe meritato più minuti.
Frank Bartley 6,5: è una spina nel fianco per la difesa bolognese, segna spesso, ed è suo l’ultimo squillo di Trieste, quando segna la bomba del -3 a poco più di un minuto dalla fine.
tromba