Brescia, 28 settembre 2022 – Bertram Derthona contro la Dinamo Sassari era forse la semifinale meno attesa di questa Frecciarossa Supercoppa 2022 per gli appassionati di basket, rispetto alla roboante Olimpia-Virtus, ma di certo non ha lesinato emozioni. Infatti dopo un gara passata sull’equilibrio più completo, è stata una stoppata a 3” dalla sirena del centro biancoblu Chinanu Onuaku a regalare a Sassari la vittoria per 84-83 e la finale di domani sera; per Tortona solo il rammarico e la consapevolezza di avercela messa tutta per scrivere l’ennesima incredibile pagina della propria storia recente.
Una semifinale segnata dalle molte assenze tra le due squadre: la più pesante è certamente quella di JP Macura per Derthona, il giocatore rivelazione della passata stagione infatti è ancora fermo ai box da circa un mese, a cui si deve aggiungere anche quella di capitan Tavernelli. Per Sassari assenti i lungodegenti Treier e capitan Devecchi, ambedue fratturati, con l’assenza dell’ultimo minuto del play Massimo Chessa, tenuto a riposo per il riacutizzarsi di un problema muscolare.
La Dinamo di coach Piero Bucchi parte meglio, grazie ai due americani recuperati in tempo proprio per questa Supercoppa, Gerald Robinson (18 punti per lui a fine gara) e Jamal Jones (7 punti) che dopo 5′ firmano il+3 sul 7-10, che resterà il massimo vantaggio mai registrato dai sardi da qui alla sirena finale!
Ma è qui che si scatena lo show personale di Mike Daum, capace di segnare 11 punti di fila negli ultimi minuti del periodo, enigma indecifrabile per la difesa avversaria. Rinvigorito dalla prestazione monstre del compagno anche il folletto Semaj Christon (25 punti) prende coraggio e inizia anche lui ad iscriversi a referto, portando Derthona avanti sul 23-19 al primo mini intervallo.
Bucchi striglia i suoi e al rientro sul parquet la Dinamo rimette il naso avanti, grazie ai due canestri consecutivi di Chris Dowe (8 punti). Sotto il proprio canestro però è un bagno di sangue per i sassaresi, saranno alla fine 13 quelli offensivi concessi ai piemontesi, mentre Daum (23 punti) è più caldo di una stufa a pellet e sembra essere in una delle sue solite serate scintillanti al tiro.
Sassari sembra accusare il colpo e allora la squadra di coach Marco Ramondino ne approfitta, Christon con una delle sue zingarate firma il gioco da tre punti che porta i suoi sul 42-35. Bucchi è furioso e chiama timeout. Sassari rientra con un altra faccia e la schiacciata volante di Onuaku (9 punti) ne è una limpida dimostrazione.
È la sveglia che ridesta i Giganti di Sardegna, prima con Kruslin (10 punti) che li riavvicina addirittura sul -1 e poi con il libero del centrone ex Houston Rockets firmano il 44 pari con cui si va negli spogliatoi.
Nella ripresa Tortona riprende il canovaccio della gara, con Christon che piazza due triple consecutive che li riporta a distanza di sicurezza. Jones batte un colpo, ma il colpo, dopo pochi secondi, lo fa venire al proprio coach commettendo il suo quarto fallo che lo escluderà definitivamente dalla gara.
Sassari non segna veramente mai dai 6.75, solo 6 i tiri tentati nel primo tempo contro i 19 degli avversari, ma è Gentile (7 punti) a spezzare l’incantesimo dall’arco. I sardi prendono fiducia e alzano l’intensità della propria difesa, che propizia la rubata e il controsorpasso di Robinson.
Derthona però è con la testa dentro il match e grazie al bonus raggiunto degli avversari, sfrutta giri gratis in lunetta che le permettono di rimettere il corto muso avanti, fino alla prima tripla tentata e segnata da un Bendzius fino a quel momento troppo timido al tiro, che chiude il quarto sul 64-61 in favore dei bianconeri.
Un quarto periodo in cui si palesa la voglia delle due squadre di portare a casa la finale, la difesa si alza e i contatti non vengono risparmiati. Le due squadre faticano a trovare il fondo della retina e tocca a Kruslin sbloccare l’empasse con una tripla che significa +1.
La Bertram però c’è eccome e prima con Candi da tre e poi con il solito inafferrabile Christon, firma il +5 a 6′ dalla sirena. Il Banco non stacca la spina e la schiacciata tonante di Dowe è di quelle che fanno salire alle stelle l’amperaggio del morale, con annesso libero aggiuntivo.
Robinson e Christon si rispondono colpo su colpo sui due lati del campo, è una battaglia di nervi, con il punteggio che fatica a decretare una vincitrice.
Eimantas Bendzius allora decide di vestire i panni dell’MVP della gara (23 punti e 31 di valutazione) e si ricorda di essere stato uno dei migliori tiratori delle ultime due stagione di LBA, scagliando due scaldabagni che infuocano il, pochissimo, pubblico accorso al PalaLeonessa.
Christon non si fa impressionare e firma il nuovo pareggio sull’81 pari a 41” dal termine. Robinson tratta male l’ennesimo pallone della sua gara e Harper (6 punti), dal canto suo, lo tratta bene per la prima volta, fallo ben procurato e due liberi segnati, +2 a 14 secondi.
All’uscita dell’ultimo timeout a disposizione di Bucchi, la Dinamo costruisce il miglior tiro possibile per Bendzius che manda al bar Daum e scaglia la tripla del +1 Sassari con ancora 11”.
Questa volta è Ramondino a chiamare minuto e lo schema è uno solo: “palla a Christon e poi andiamo ad abbracciarlo”. Il nativo di Cincinnati esegue, sbaglia da sotto e la palla schizza fuori dall’area. 3”, ma rimessa ancora per Tortona.
Lo schema non cambia e Christon si costruisce anche un bel tiro dai due metri, prima che si oscuri l’intera vallata bresciana per colpa di Onuaku che scaraventa la palla in tribuna. Sirena e punteggio cristallizzato sul 83-84 in favore di Sassari.
Bellissima semifinale con una Derthona apparsa quasi sempre in controllo e una Dinamo mai doma, capace di sferrare il fendente decisivo quando contava a fil di sirena. Domani sera Sassari andrà a giocarsi la sua terza finale di Supercoppa, con i due trofei precedenti in bella mostra nella Club House di Via Nenni, contro la corazzata Virtus Bologna. Servirà un’autentica impresa.
Bertram Yacht Derthona Basket – Dinamo Banco di Sardegna Sassari 83-84
Parziali: 23-19; 21-25; 19-17; 20-23.
Progressione: 23-19; 44-44; 63-61; 83-84.
Sala Stampa
Marco Ramondino
Complimenti a Sassari per la vittoria: è stata una partita molto combattuta ed equilibrata in cui abbiamo provato ad alzare il nostro livello di continuità nella gara. I nostri momenti di appannamento e poca lucidità sono stati pagati molto cari, perché quando abbiamo preso un buon vantaggio giocando bene non siamo riusciti a mantenere il margine. Siamo stati molto indisciplinati dal punto di vista difensivo quando eravamo in bonus, dando la possibilità a Sassari di trovare punti facili in lunetta, mentre in attacco non abbiamo fatto buone esecuzioni offensive con il secondo quintetto. Queste sono le cose che ci sono costate la partita. Abbiamo comunque fatto tante buone cose offensivamente, con soluzioni dinamiche, e in difesa, negli ultimi minuti, abbiamo fatto tante buone giocate sul loro pick and roll e sul gioco interno. Dal punto di vista generale siamo un po’ indietro rispetto a quanto ci aspettavamo dopo un mese e mezzo, però oggi sono entrato nella gara con la curiosità di vedere: la squadra ha giocato in modo duro, molto bene, con maggiori cose positive che negative.
Piero Bucchi
Le Pagelle
Bertram Yacht Derthona Basket
Semaj Christon 7.5: gara sontuosa per l’ex pesarese da 25 punti, 2 rubate e 4 assist. Per tutta la gara fa ammattire la difesa sarda, che non riesce in alcun modo ad arginarlo. Nel finale avrebbe i due palloni per vincerla: nella prima non sale su deciso, anche a causa della bella difesa di Kruslin, e la palla esce dopo aver ballato sul ferro; a 3” si costruisce un gran tiro in post, ma Onuaku sbuca dal nulla e lo cancella.
Leonardo Candi 6.5: segna solo 6 punti, ma si sacrifica alla grande in fase difensiva prima su Robinson e poi su Dowe. L’unica pecca è aver commesso troppo presto il suo quinto fallo e da lì la difesa di Derthona cala sensibilmente d’intensità.
Ariel Filloy 6: gara sotto tono per il nativo di Cordoba. Parte bene segnando un tripla e mettendoci la solita immensa generosità, soprattutto a rimbalzo. Forse nel finale si “nasconde” anche troppo, quando invece la sua squadra ne aveva più bisogno.
Luca Severini 6.5: regge molto bene il campo contro i lunghi sassaresi. Solo 5 punti, ma 5 rimbalzi dei quali 4 in attacco: Mr. Sostanza
Demonte Harper 4.5: gara assolutamente anonima per l’ex Avellino, con soli 6 punti e un pessimo 1/9 al tiro. Eppure nel finale rischia di ergersi, miracolosamente, ad eroe di serata per i piemontesi, andandosi a cercare e trovando i due liberi che valgono il soprasso, prima della prodezza di Bendzius.
Mike Daum 7.5: nel primo tempo è incubo per Bendzius e compagni. Ogni volta che alza la mano al cielo si muove la retina, segnando 14 punti in un amen. Nella ripresa cala sensibilmente, ma nel finale ai liberi è perfetto, con un 6/6 che permette a Tortona di restare attaccata alla Dinamo fino alla sirena.
Tyler Cain 6: quasi nullo in fase offensiva, ma a rimbalzo è il solito fattore con 10 rimbalzi che gli fruttano un ottimo 16 di valutazione.
Leon Radosevic 6: ottimo impatto fisico e la Dinamo teme proprio la sua presenza sotto le plance. Per questo viene sfidato dalla lunga distanza e lui non si fa pregare, segnando la sua prima e unica tripla in 4 tentativi.
Niccolò Filoni 5.5: il giovane ex Ferrara parte in quintetto e ripaga la fiducia di coach Ramondino difendendo in maniera perfetta nel primo quarto. Dal secondo periodo cala, mentre in attacco non decolla mai, chiudendo con zero punti a referto.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Jamal Jones 5: sembra partire bene, segnando subito 5 punti, ma le tre settimane ai box si sentono e si vedono. Perde energia in attacco, mentre in difesa fatica a tenere persino il cubo dei cambi. Nella ripresa commette subito il suo quarto fallo e chiude il suo match. La forma fisica è lontana, ma i mezzi tecnici, intravisti a sprazzi, sembrano di livello.
Gerald Robinson 7: nonostante abbia saltato anche lui la preparazione per un infortunio, non l’ha dato a vedere. 18 punti e 6 assist. Quando accelera Derthona è costretta a leggergli la targa e l’intesa con Onuaku sembra a buon punto, con un paio di alley oop perfetti per gli highlights di serata. La sua gara sarebbe in realtà da 8 in pagella, se non fosse per le 5 palle perse, due delle quali nel momento caldo del match, che rischiano di trasformarsi nel classico calcio al secchio del latte.
Chris Dowe 7: la roccia a cui aggrapparsi nei momenti di maggiore difficoltà e che è mancata nella passata stagione, e non soltanto nella scorsa(!), sembra avere proprio le sue fattezze. Un cagnaccio in difesa e a rimbalzo, capace di salti clamorosi, e utile in attacco, senza quasi mai forzare. La sua schiacciata nell’ultimo periodo ancora riecheggia al PalaLeonessa.
Filip Kruslin 7: chirurgico in attacco, prendendosi sempre il tiro giusto e segnando 10 punti con un solo errore dal campo, ma è in difesa che compie il suo capolavoro. Christon lo fa penare per 40′, ma alla fine vince il duello con due grandi giocate: prima lo porta all’errore sbagliando un canestro fatto da sotto e poi lo chiude in post a 3” dalla sirena, costringendolo alla virata e all’ineluttabile stoppata di Onuaku.
Luca Gandini 5.5: Bucchi ha bisogno di minuti anche da lui e non si fa pregare, l’unico problema è che gli altri vanno al doppio della velocità.
Eimantas Bendzius 8: il solito killer silenzioso. 23 punti e 31 di valutazione in una gara in cui non tira MAI da oltre l’arco per 30 minuti, nell’ultimo periodo segnerà la prima e non smetterà più, con un 3/4 che manda Sassari in finale. Per segnare quella tripla a 15” dalla fine ci vogliono attributi difficilmente reperibili sul mercato.
Stefano Gentile 6.5: gara di estremo sacrificio in difesa, come sempre. In attacco si prende poche responsabilità, ma quando se le prende non c’è di che pentirsi, 10 punti per lui.
Tommaso Raspino s.v.: solo 4′ sul parquet.
Osmane Diop 5: apparso quasi svuotato di energie, cosa rara per lui. Sovrastato a rimbalzo quasi sempre.
Chinanu Onuaku 7: gara in chiaro scuro per lui. Quando viene servito sopra il ferro è infermabile, ma fatica a restare per 40′ con la testa nel match. In difesa spesso sembra in gita domenicale. Nella ripresa riesce a raddrizzarsi, sfornando un paio di assist degni del miglior Bilan. Il suo tabellino recita: 9 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 1 stoppata, sì proprio quella con cui inchioda la parola FINE alla gara.
Giovanni Olmeo