Podgorica (MNT), 18 luglio 2022 – Nulla da fare. Non riesce l’en plein all’Italbasket giovane. Il sogno si infrange contro il muro fisico di Israele, dopo un match senza vero padrone, con percentuali ondivaghe e difese speciali. A decidere tutto, una prodezza da 8 metri del miglior tiratore di giornata. Ethan Burg ha colpito spesso da lontano oggi, trovando soprattutto il bersaglio grosso nell’ultimo minuto di gioco.
Come detto, un match senza una vera fuga da entrambe le squadre, che se la son giocata sempre punto a punto, con pochissimi strappi dati a volte dalle triple israeliane come dai punti di Casarin, Okeke e Librizzi. A differenza del match contro la Grecia, era preventivabile fare fatica a penetrare contro una difesa fisica come quella degli avversari, ove purtroppo è mancato il tiro alla distanza.
Cosa effettivamente non è andato?
Il tiro, direste? Non avreste torto. Va aggiunta però una postilla: parlando appunto di difesa speciale, l’Italbasket giovane ha messo 4 minuti del terzo quarto a poterla “bucare”. Tanti i tiri aperti falliti, compensati con buoni rimbalzi offensivi che corrisposero a viaggi in lunetta. Rinski e Levy con la loro possenza hanno dominato difensivamente il pitturato, anche se spesso oltre il limite del fallo. Di contro, offensivamente, Burg e compagni han voluto colpire costantemente dai 6,75.
Sottotono anche il tenore difensivo, spesso rimasto dietro i blocchi dei lunghi nipoti di Re David che, in un particolare flex offense, ha trovato tante volte un tiratore libero dallo scarico. Una buona partita quella preparata dal coach della stella a sei punte, sfruttando per lunga parte della partita la fisicità, colpendo proprio dall’arco.
E’ davvero tutto da buttare?
Ma assolutamente no! Nonostante la prestazione sia stata sottotono, in parte preventivabile, in parte meno, Casarin e compagni non han mai dato l’impressione di crollare, né mentalmente né fisicamente. Anche il prodigio veneto ha dato colpi di risveglio dopo le prove numericamente buone ma sostanzialmente sottotono. Il giocatore di proprietà Reyer ha contribuito nella prima parte del match a stare a contatto, cercando di far ragionare la squadra. Poi s’è di nuovo perso in quel meandro tra ego e salvapatria che spesso produce il contrario dell’ambito.
Da che allora sale il suo braccio destro: Matteo Librizzi. L’esterno varesino ha ricucito il piccolo break israeliano, trovato i due piccoli allunghi ed anche i due punti del piccolo vantaggio nell’overtime. Cresciuto dall’arco nella seconda fase del match, ha chiuso con 16 punti ed il 50% dal campo. Il tutto in 27 minuti circa d’impiego.
Son mancati però Abramo Canka ed a tratti il gioiellino di questa Italbasket giovane che è Leonardo Okeke. Il primo non ha inquadrato per nulla il match, sbagliando i cambi e gli aiuti difensivi ed attaccando troppo solo il muro (non del pianto, se non che ci ha fatto piangere, ndr) degli israeliti. Il secondo invece ha alternato giocate super come tre schiacciate in fila e due stoppatone nel finale, a degli errori marchiani sotto canestro, cui uno avrebbe dato altra idea al match ed alle analisi dello stesso.
Nazionale Italiana di Pallacanestro U20 – Nazionale Israeliana di Basket U20 82-83 dts
Seconda fase da mercoledì. Che succederà?
Ora ci tocca un’altra squadra storica nel basket europeo. Mercoledì 20, alle ore 18:45, il nostro avversario sarà la Croazia, terza classificata nel gruppo A, dietro a Francia e Belgio. Si direbbe appuntamento “easy” come lo si presupporrebbe dalle cifre emesse dalle classifiche, ma la lingua di questo Eurobasket parla chiaro. Equilibrio è il termine esatto per sintetizzare il torneo.
Non ci resta che aspettare, prendendo il giorno di riposo come un giorno per racchiudere le forze, conservarle in luogo fresco ed asciutto e stimolare ancora di più l’idea di basket che vogliamo mostrare, quella che Vince…
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10
Credit Photos: FIBA Basketball & Italbasket