Almere (NED), 4 luglio 2022 – Ultima partita della prima fase. Fase che a causa dell’esclusione Russa acquista una relatività nella importanza. Relatività perchè comunque i punti conquistati li porti come bagaglio nella seconda. Ciò non leva importanza all’esame che la Italbasket affronta in queste qualificazioni al mondiale 2023. Un match in cui si notano le differenze tecniche, colmate dalle amnesie degli ospiti e dalla precisione al tiro degli olandesi.
Varie le fughe tentate nei minuti iniziali, sempre rintuzzate dai padroni di casa. Fontecchio in forma stratosferica, Tonut con gran corsa e Biligha che ha imparato bene a scuola da Hines. Con loro l’Italbasket per il 2023 ha cercato di scappare, ma complici alcune amnesie e rilassamenti, l’Olanda con le triple di Schaftenaar, l’energia di Franke e De Jong, non fà andare via la compagine azzurra.
Anche nel secondo tempo il leitmotiv non cambia, anche se sale il rendimento di Polonara e del veterano Datome. Forse son proprio alcuni esperimenti e l’insistere esclusivamente su Spissu a mantenere un alone d’incertezza nel match.
Promossi, rimandati o bocciati?
Promossi, ed anche bene…
Simone Fontecchio. L’ex enfant prodige di scuola Virtus ha fatto ancora vedere come si fa. 8 punti su 8 in apertura, 100% da 3 per larga parte del match. Solo i falli lo hanno limitato un po’, ma cosa si vuol discutere?
La difesa del quintetto base. 7 recuperi, 14 perse forzate agli avversari, +15 punti di media plus/minus. Solo coi numeri si ha l’idea di come il nuovo corso tecnico vuole impostare e rendere nel match. Pressione dura sugli esterni, con Tonut a forzare la persa per volare in transizione, cambi repentini in difesa per non dare riferimenti nel pitturato ai lunghi corpulenti olandesi.
Rimandati, ma a breve, senza grossi allarmi…
Marco Spissu e la sua regia. Le qualità del giocatore sono indiscutibili, il tiro ancor meno discutibile, ma certe palle perse, certi passaggi forzati e certe amnesie possono essere letali ad un livello superiore. Se poi i cambi Pajola e Baldasso giocano 9:44 uno e 0 min l’altro, beh… urge metterci mano. E testa.
La panchina. A parte Biligha, a cui la scuola Kyle Hines ha fatto molto bene, e Datome, che non scopriamo ora, il resto non ha reso quanto avrebbe dovuto. Paga male anche il debutto Petruccelli, cui non si discute difensivamente, ma ha combinato troppo poco davanti.
Bocciati, con preoccupazione…
Le amnesie da “accomodato”. Hai di fronte l’Olanda, non una top europea quindi te lo puoi permettere, ma se dopo che vai sul +11, ti accomodi perchè pensi sia fatta, non va assolutamente bene! Solo le sirene del tavolo ti dicono quando è fatta o meno, il resto va giocato!
L’MVP assente. Già, il recente MVP dov’era? in 3:18 di gioco non ha prodotto nulla se non una “cavolata” che son costati all‘Italbasket 4 punti sui 5 disponibili. Una prestazione che più sottotono non poteva fare, ma quel che preoccupa è come è parso svuotato da tutto. Magari le scelte estive di mercato lo han provato? Può essere, ma deve ritrovarsi in fretta.
Archiviata anche questa finestra, chiusa la fase, i prossimi appuntamenti dell’Italbasket alle qualificazioni mondiali 2023 sono a fine agosto, dal 24 al 28. Giusto a ridosso di un primo titolo per nazioni in palio, l’Europeo. I margini di crescita ci sono, gli uomini pure. Anche se sarà lo staff tecnico che dovrà fare la crescita maggiore…
Nederlands nationaal basketbalteam – Nazionale italiana di pallacanestro 81-92
SALA STAMPA
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10