Sfida tra due squadre impegnate nelle coppe europee, dove entrambe stanno sfidando due avversarie turche, giocata nella casa temporanea della Pall. Reggiana e cioè l’Unipol Arena di Bologna.
La squadra di Caja in coppa aveva mostrato qualche crepa contro il Bahcesehir perdendo di 3 in casa ma solo grazie ad un recupero finale che le permetterà di giocarsi la FIBA Europe Cup nella gara di ritorno. Tutt’altra musica per l’Olimpia, impegnata nel playoff di Eurolega contro i campioni in carica dell’Efes: serie sull’ 1-1 dopo la battaglia di Assago di giovedì ed ora le due gare a Istanbul che decreteranno il futuro europeo di Milano
E’ evidente che per questi motivi la partita, anticipata al sabato per favorire le trasferte in terra ottomana, non poteva avere certo ritmi ed intensità da playoff, anche perché entrambe le squadre hanno assenze perduranti che fanno tirare la carretta ai soliti onnipresenti.
La partita è sempre stata in mano ai biancorossi milanesi, che piazzano un break subito nel primo quarto accumulando una decina di punti di vantaggio. Nel corso della gara questo vantaggio subirà degli scostamenti specie nel terzo quarto quando la Reggiana con un parziale a sua volta era riuscita anche ad impattare.
A quel punto Milano fa il contro break, e riesce, non senza fatica, a portare a casa di due punti soprattutto a causa delle pessime percentuali di Reggio nel tiro da tre punti
Cosa ci ha detto questa partita? Beh, innanzitutto che l’Olimpia è stanca, talmente stanca da indurre Messina a ripartire col bilancino i minutaggi su tutti gli 11 senior a referto. Massimo 22 minuti per Hall e Baldasso e se togliamo i 9 minuti Alviti quello che ha giocato di meno è il rientrante Datome con 14.
Una volta si sarebbe scritto platoon system, ma questa volta la filosofia c’entra poco, è più una necessità di distribuire lo sforzo.
Poi che Reggio Emilia è una squadra che a mio avviso si merita i playoff; per come gioca, per il talento che ha, e per le vicissitudini che ha dovuto affrontare. Ovviamente è guidata dal grande ex di giornata che sta lottando con Della Valle per essere il prossimo MVP stagionale grazie a cifre pazzesche e che sembra atleticamente ringiovanito di 10 anni
Sulla questione assist permettetemi una digressione. A mio parere una tiratina d’orecchie a chi ha deciso il modo di conteggiare gli assist va fatta. Se è assist un passaggio di 2 metri sui piedi ad un tiratore a 7 metri da canestro che la raccoglie e segna, beh allora alzo le mani.
Non dico di tornare agli anni 80 (a proposito, con questo sistema D’Antoni e Marzorati ne avrebbero fatti 25 a partita…), ma un minimo di valutazione sul gesto tecnico bisognerebbe farla.
Messina comunque può tornare a casa discretamente soddisfatto. Non si è fatto male nessuno, Datome ha dimostrato una sufficiente tenuta atletica e quindi ad Istanbul sarà abile ed arruolato, Tarczewski si dimostra in crescita, Daniels soprattutto ma anche Grant hanno ben risposto alle responsabilità date loro dalle assenze.
Uniche note negative direi ancora e per l’ennesima volta i tiri liberi. Nove errori su 21 tentativi sono tanti, non è la prima volta che accade ed è già costata qualche sconfitta tutta questa imprecisione. In vista di Gara 3 e 4 bisogna assolutamente sistemare la questione perché ogni punticino conterà tantissimo.
Reggio invece continuerà la sua corsa playoff, non era certo questa la partita da vincere. Mercoledì anche per Cincia & compagni ci sarà un avventura in Turchia da portare a termine possibilmente alzando la coppa. Non sarà facile ma come ha dimostrato anche stasera i reggiani hanno solidità morale e forza fisica e tecnica per provare il colpaccio.
Facciamo tutti il tifo per loro.
IL TABELLINO : UNAHOTELS REGGIO EMILIA – OLIMPIA MILANO 63 – 67
LE PAGELLE
Stephen Thompson 5: non da mai quel che la squadra necessiterebbe e cioè punti da fuori. Solo 4 per lui, dovrebbe viaggiare almeno in doppia cifra…..
Micheal Hopkins 7: uno dei più positivi, sia al tiro che a rimbalzo. Anzi, gli 8 tiri presi sono pochissimi, avrebbe dovuto prendersene di più date anche le percentuali da fuori dei compagni
Filippo Baldi Rossi 5: stranamente sbaglia 3 triple su 3, non era la sua partita.
Arturs Strautins 7: il più vivo assieme ad Hopkins, anche se sbaglia qualche tiro di troppo ed anche se tanti li ha presi impiccato. Quando va in campo aperto è un bel vedere. Attenzione perché Arturs è di formazione italiana ed ha 23 anni, ha parecchi margini di miglioramento….Tra qualche tempo ne risentiremo parlare.
Bryant Crawford 5: tre canestri ma anche parecchie sciocchezze. Conoscendo Caja se continua così gli farà venire l’ulcera.
Andrea Cinciarini 6: 16 assist, vero. Ma anche 6 perse e 1/9 al tiro. E una generale sensazione che contro avversari di livello fisico superiore paghi pegno, come d’altro canto è anche ovvio altrimenti sarebbe stato la versione italiana di Papaloukas.
Justin Johnson 6,5: non doveva nemmeno giocare per problemi fisici, invece da battaglia sotto le plance, prendendosi parecchi falli e aiutando a rimbalzo. Peccato i troppi liberi sbagliati.
Tyler Larson 6,5: finalmente dopo tante prestazioni insufficienti da un contributo fattivo alla causa.
GRANT 6,5: in campo aperto è sempre pericoloso con le sue accelerazioni, a difesa schierata fa molta più fatica specie se non gli entra il tiro da fuori. Niente che già non si sapesse.
BALDASSO 5,5: anche qui, niente che già non si sapesse: pericoloso al tiro (anche se oggi non proprio preciso), sul resto diciamo che deve ancora migliorare, giusto per essere magnanimi.
TARCZEWSKI 6,5: in queste partite la sua fisicità non è arginabile dagli avversari. La mostra a sprazzi anche per i continui cambi della panchina milanese.
RICCI 6,5: impreciso al tiro ma fa tante buone giocate e piglia 10 rimbalzi, non male.
SHIELDS 6: 16 minuti in cui ha accelerato solo una volta, spazzando via il Cincia e segnando con un floater da centro area. Nel resto della partita era in modalità super risparmio energetico come uno smartphone qualsiasi…..
HALL 6: vedi sopra. Però Devon ha accelerato più di una volta e difatti il dato alla casella assist è lì a dimostrarlo
BENTIL 7: In LBA con quel corpo è semi illegale. In post basso sposta tutti di potenza e può colpire anche da fuori. Se Milano non lo confermerà come pare sarebbe un colpaccio per chi eventualmente lo firmerà. Immaginatelo magari a Venezia al posto di Daye…..
ALVITI 5,5: in calo rispetto alle ultime uscite, non incide mai e Messina lo fa giocare proprio poco. Forse troppo poco.
BILIGHA 6: ha una capacità sovrannaturale di alternare gesti atletici clamorosi con gesti tecnici da mani nei capelli. Oggi però niente erroracci di esecuzione ma di concentrazione. E per uno che deve guadagnarsi ogni minuto non è proprio il massimo
DANIELS 7: ha un boxscore che racconta tutto il giocatore Troy Daniels. 1/3 da due punti, 4/5 da tre e tutte le altre caselle intonse. Quando imparerà a riempirle diventerà un bel giocatore.
DATOME 6: partita usata come rodaggio per le due battaglie di Istanbul. Benino ma non benissimo, quello diciamo che celo aspettiamo contro l’Efes.
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
@garbo75