Sassari, 16 aprile 2022 – Una Reyer Venezia piena di defezioni è riuscita a compiere l’impresa, perché tale è, ruotando praticamente in sette uomini in casa di una Dinamo Sassari che ha dovuto inseguire per 40′, ma non è bastato per vincere una gara terminata con il punteggio di 65-66 per gli ospiti.
La squadra di coach Walter De Raffaele ha condotto per quasi l’intero match abbassando il ritmo e costringendo la Dinamo a giocare secondo il piano partita del tecnico toscano. MVP di serata Julian Stone, con 15 punti e 9 rimbalzi, autentico trascinatore dei lagunari sia in fase offensiva, con le bombe che hanno aumentato lo scoramento della difesa sarda, sia in quella difensiva con la sua intensità, permettendogli di rubare anche 4 palloni. Ottime le prestazione del centro Mitchell Watt, doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi, Stefano Tonut (12 punti) e l’esperto Bruno Cerella (10 punti). Decisivo però è stato l’apporto dell’ex di giornata Jeff Brooks, solo 7 punti, ma autore delle due giocate che hanno deciso il match nell’ultimo minuto: il canestro del +1 e il rimbalzo offensivo che ha permesso a Tonut di sigillare la vittoria dalla linea della carità.
Per Sassari una partita terminata con il fiatone, dopo aver rimontato il -10 dell’intervallo, e persa per la poca precisione nel tiro da oltre l’arco, solo il 24%, con la tripla di Logan del potenziale pareggio che si è fermata sul primo ferro, per evidenziare la serataccia dai 6 metri e 75. Fino a quel momento la rimonta era stata corroborata dalla luccicante prestazione del centro Miro Bilan, doppia doppia da 15 punti e 11 rimbalzi, a cui tutto il pubblico del PalaSerradimigni si è aggrappata, nella speranza di portare a casa una vittoria importante contro una delle grandi rivali. Costante anche la prova di Eimantas Bendzius, 19 punti nonostante la serataccia da tre. Negative invece le prestazioni del reparto guardie, assente per lunghi tratti della partita.
L’approccio alla gara per la Reyer non è stato dei migliori, con l’assenza confermata del play Jordan Theodore per una lesione muscolare, quelle di Michele Vitali e Austin Daye sempre per problemi fisici, con Victor Sanders ancora fuori per le note vicende extra basket e il capitano Bramos in panchina, ma solo per onor di firma.
La grande emergenza ha compattato ancor di più il gruppo orogranata e dopo la tripla iniziale di Bendzius del 3-0, la squadra veneziana non si è guardata più indietro, inceppando il 3° miglior attacco della LBA, con la propria aggressività e costringendola a rallentare il proprio ritmo. Le bombe di Stone e Cerella fanno barcollare la Dinamo, che dalla lunga distanza non riesce proprio ad ingranare, affidandosi allora sotto le plance alle mani sicure di Bilan, che ricuce il gap, ma chiudendo il primo periodo comunque sotto sul 14-16.
La tripla di un ottimo De Nicolao riporta i suoi sul +8, ma è David Logan a suonare la carica rispondendo con le stesse armi e riportando Sassari sotto di 3 punti. Ancora il play lagunare e Tonut firmano un nuovo break, portando gli ospiti per la prima volta alla doppia cifra di vantaggio, che resta tale anche dopo i due canestri di Watt e Logan che chiudono il primo tempo sul 28-38.
Il canovaccio della gara nella ripresa non cambia, restando sempre una partita tesa e a basso punteggio, ma la Dinamo reagisce e con il duo Bendzius–Logan si riporta sul -5. Il 4° fallo di De Nicolao e il leggero infortunio di Brooks, sui soliti adesivi, sembra giocare a favore dei padroni di casa. Cerella non ci sta, con la sua tripla ricaccia indietro i sassaresi che risalgono fino al 45-47 firmato da Stefano Gentile ai liberi, prima del canestro di Tonut che chiude il terzo periodo sul 45-50 per gli ospiti.
Sassari risponde ad ogni colpo di Stone e compagni e 4′ dalla sirena, Bendzius appoggia il canestra del -1. L’antisportivo di Cerella su Bilan sembra rigirare l’inerzia, con il croato che segna il secondo libero e il canestro successivo, che significa primo soprasso sul 61-60 al 38° minuto. Watt riporta avanti suoi dalla lunetta, poi Robinson ruba la palla e appoggia il canestro del 63-62 a meno di 70”. Qui sale in cattedra Jeff Brooks, che prima con un canestro da due riporta avanti i suoi, poi cattura un rimbalzo offensivo dal peso specifico importante, visto che consente a Tonut di firmare il +3 dalla lunetta. Con 5” da giocare, Sassari costruisce bene la tripla del potenziale pareggio che vorrebbe dire overtime, ma il tiro di Logan è corto: con il punteggio di 63-66 è festa orogranata.
Con la vittoria in terra sarda è la quinta consecutiva in LBA, la terza nell’ultima settimana dopo quelle con Brindisi e Fortitudo Bologna, che consolida ancor di più il 4° posto dei lagunari, sempre più in risalita nel tabellone playoff. Nella prossima settimana invece sono attesi dall’importante confronto europeo in casa dei francesi del Levallois, valido per gli ottavi di Eurocup, prima di rituffarsi domenica in LBA nel sentito derby casalingo contro Treviso.
Per Sassari un altro passo falso che mina le possibilità di un buon piazzamento nel tabellone playoff, nonostante la bella vittoria casalinga di mercoledì contro Treviso. La Dinamo ora andrà domenica in casa di Napoli, con l’obbligo di non sbagliare se non vuole rovinare tutto quello di buono che ha costruito in questo 2022.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Umana Reyer Venezia 63-66
Parziali: 14-16; 14-22; 18-12; 17-16.
Progressione: 14-16; 28-38; 46-50; 63-66.
Sala Stampa
Walter De Raffaele, Piero Bucchi e David Logan
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Miro Bilan 7: il panzer incaricato a sfondare il muro difensivo veneziano e lui non tradisce, doppia doppia da 15 punti, 11 rimbalzi e 25 di valutazione, nonostante le tante difficoltà. Una lotta colpo su colpo sotto i tabelloni contro un altro peso massimo come Watt, che ha riportato alla mente le sfide nei quarti degli ultimi playoff scudetto. Si innervosisce troppo dopo alcuni non fischi, a suo dire, della terna arbitrale, ma riesce a restare dentro la gara e la squadra si affida lui per provare la rimonta. Il suo appoggio al tabellone firma il primo soprasso biancoblu dopo 38′ passati ad inseguire, prima delle giocate di Brooks che chiudono il match.
David Logan 5.5: alla fine saranno 12 i suoi punti, ma con percentuali al tiro appena sufficienti. Parte in quintetto, bene in fase difensiva, fatica a mettersi in ritmo trovando il primo canestro solo alla fine del primo tempo. Nella ripresa una sua tripla, la seconda e ultima del suo match con un pessimo 2/8, suona la carica per la rimonta. Non riesce a scrollarsi di dosso la ruggine e anche nel finale avrebbe nelle mani il pallone del pareggio, ma ancora una volta è troppo corto.
Gerald Robinson 5: in forse prima del match per un problema muscolare subito ieri in allenamento, non riesce quasi mai ad entrare bene nel match. Timido in attacco, non riesce a trovare le sue solite penetrazioni in accelerazione, sbaglia molto anche nell’impostare il gioco, perdendo 4 palloni veramente banali. Nel finale prova a riscattare la brutta gara con una grande rubata ad 1′ dalla fine su De Nicolao, andando ad appoggiare il canestro del 63-62.
Filip Kruslin 4: preso per spaccare in due le partite grazie al suo sangue freddo, chiude per la prima volta a ZERO punti e con soli 3 tiri tentati in 26′, una miseria! Viene praticamente cancellato dal campo da Stone prima e Tonut poi. Tolta l’incommentabile prestazione offensiva, in difesa gioca un buona gara, ma veramente troppo poco per giustificare la sua presenza in questa Dinamo.
Giacomo Devecchi s.v.: in campo solo negli ultimi 16 secondi del terzo periodo per difendere nell’ultimo possesso.
Kaspar Treier 5: schierato per quasi tutti minuti sul parquet da cinque tattico. Fatica tremendamente in attacco, nonostante abbia davanti gente come Morgan o Echodas, che hanno inciso anche meno di lui.
Jason Burnell 5.5: meno ispirato al tiro rispetto le ultime due uscite, solo 5 punti, si applica come può su uno Stone ispirato dalla lunga distanza. Nella ripresa cala d’intensità e nell’ultimo periodo viene addirittura dimenticato in panchina, quando forse i suoi muscoli sarebbero serviti a rimbalzo negli ultimi istanti della gara.
Eimantas Bendzius 6.5: pronti via segna i primi 5 punti della gara per Sassari, poi prova giocate che i compagni faticano a comprendere e le mani si raffreddano anche al tiro. Nonostante questo al giro di boa è l’unico in casa Dinamo in doppia cifra. In molti frangenti fatica a contenere Brooks nelle lotte a rimbalzo. Dai 6.75 continua non essere giornata per Sassari e lui non fa eccezione, l’inerzia però sembra girare a 3′ con la tripla del -1, è il suo 19° punto, ma non basta per portarla a casa.
Stefano Gentile 5.5: sotto gli occhi di papà Nando non confeziona una partita memorabile, specialmente in fase offensiva peccando di precisione, sbagliando triple aperte e canestri in penetrazione, complicandosi la vita più del necessario. Dall’altro lato del campo invece la cazzimma è quella dei momenti migliori, tenendo costante per tutti e i 17 minuti in campo la sua aggressività, che gli ha fruttato 2 palle rubate e sporcato numerose linee di passaggio dell’attacco ospite.
Ousmane Diop s.v.: solo 6′, in cui però si è caricato di 3 falli che l’hanno escluso dalle rotazioni.
Umana Reyer Venezia
Julyan Stone 8: gara totale per l’ex Charlotte Hornets, condita da 15 punti in 35′, grazie al 4/9 dai 6.75, 9 rimbalzi, 5 assist e 4 rubate, con zero falli commessi. La difesa sassarese lo battezza fin da subito da oltre l’arco e lui prontamente la punisce. Anche Burnell fatica a contenerlo, mentre lui è costretto a coprire i minuti da playmaker che non può fare De Nicolao gravato dai falli. Trasferisce la sua grinta a tutti i compagni, vestendo i panni di un moderno Leonida. Unica pecca le 6 palle perse, ma dopo tutto è umano anche lui. MVP del match.
Stefano Tonut 6.5: il suo primo passo non lo tiene nessuno nella difesa sassarese e lui lo sfrutta alla grande per muovere il suo tabellino, esclusivamente da due, visto che da tre non è serata (0/6). Le 4 palle perse rischiano di pesare, ma ha il merito di non tremare dalla lunetta, firmando la vittoria Reyer.
Andrea De Nicolao 6: parte alla grande sparando subito due triple e chiudendo il primo tempo con 7 punti e 2 assist. Nella ripresa però un fischio discutibile, con annessa protesta, gli tagliano gambe e morale. Con 4 falli sulla testa rientra nel finale, piazza altri 2 assist determinanti, ma rischia di dare un calcio al secchio del latte, facendosi anticipare da Robinson che da solo segna il +1 Dinamo ad 1′ dalla sirena.
Martynas Echodas 4: bocciato Morgan, entra lui per far rifiatare lo stakanovista Watt, ma la musica forse peggiora. Stone quasi se lo mangia quando non attacca il ferro dopo il suo cioccolatino che andava solo appoggiato al tabellone. Incespica su due palloni facili che Gentile e Treier gli sporcano. Dietro il buon Mitchell, il vuoto cosmico.
Jordan Morgan 4: solo 5′ in campo, ma abbastanza per far rimpiangere Watt in panchina. Molle in difesa e mai pericoloso sotto il ferro. Ancora a zero punti in LBA e se continua così, ci rimarrà…
Valerio Mazzola 5: quasi spettatore per tutti e 13 i minuti in campo, si fa notare esclusivamente per la chiara interferenza sulla tripla di Kruslin non vista però dalla terna. Alla fine, perciò, qualcosa di buono alla causa veneziana ha portato.
Jeff Brooks 8: da grande ex del Triplete Dinamo non gli tremano le gambe, nonostante i tanti applausi ricevuti, e confeziona una gara clamorosa, condita da tante piccole cose che hanno permesso poi alla Reyer di uscire dal PalaSerradimigni con i due punti in tasca. Giocatore ombra della gara, esce alla luce nei secondi finali: con il canestro del +1 a 50” dalla sirena e soprattutto con il rimbalzo offensivo a 16” che permette a Tonut di sigillare la vittoria dalla lunetta. Alla fine saranno 7 i suoi punti e i suoi rimbalzi.
Bruno Cerella 7.5: nei momenti di difficoltà il soldato Cerella si fa sempre trovare pronto e lui non tradisce i compagni. 7 punti di fila nel primo tempo, saranno 10 alla fine, che spaccano in due il match e fanno scappare via i lagunari prima dell’intervallo. Gara da incorniciare per l’ex Olimpia nei due lati del campo.
Mitchell Watt 7: l’americano sente il profumo della gara da clima playoff e non la stecca, gara totale impreziosita da una doppia doppia da 15 punti, 10 rimbalzi, 2 rubate e 24 di valutazione. Tutto questo facendo a sportellate con un Miro Bilan anche lui egualmente ispirato. Nel secondo tempo segna solo 5 punti, ma la sua sola presenza basta a mettere in apprensione l’intera difesa sarda.
Giovanni Olmeo