Doveva contare poco questa partita ai fini della classifica, dicevano, perché tanto arrivare terzi o quarti cambia poco. Sbagliato. Vincere aiuta sempre a vincere in primis e arrivare terzi, oltre ad essere prestigioso per la società, significa evitare il Barcellona nella eventuale semifinale di Belgrado.
Certo, prima bisogna arrivarci vincendo la serie di playoff, domani sapremo se contro l’Efes o contro il Maccabi. Comunque, questa partita contro l’Asvel, risolta al fotofinish come la partita d’andata, ha dimostrato che Milano può fidarsi anche di chi gioca poco o nulla in questa competizione ed a volte fa fatica anche in LBA.
Baldasso ha avuto, nel suo vero esordio europeo, la sua notte di gloria ben supportato da Alviti e da Jerian Grant tanto per citare due che spesso scaldano la panca o una seggiola in tribuna. Non mi dilungherò a parlare degli assenti, che stavolta non hanno sempre torto, anche se ovviamente si spera di recuperarne qualcuno per il big match di domenica a Bologna.
Ma il focus deve essere per il 19 aprile, data dell’inizio dei playoff di Eurolega. Un’Olimpia Milano al completo non deve temere nulla da chicchessia, come ampiamente dimostrato in questa lunga, estenuante e faticosa stagione regolare finita questa sera.
IL TABELLINO: ASVEL VILLEURBANNE – OLIMPIA MILANO 80 – 81
DIAMO I NUMERI
3 – i minuti trascorsi dalla palla a due iniziale prima di vedere il primo cambio in casa Olimpia Milano. Il panchinato clamorosamente è Kyle Hines, autore di due giocate difensive non certo del suo livello, diciamo pure due errori. Ettore Messina in questo è inflessibile e lo fa con tutti, sbagli in difesa due volte? Panca…Certo, poi con altri giocatori capita che la sostituzione arrivi dopo solo un errore…
13 – come i punti di Tommy Baldasso e come la distanza, più o meno, dalla quale ha scagliato quella preghiera alla fine del terzo quarto. Grande partita la sua in contumacia Chacho, Shields e gli altri, ed era quello che ci voleva per espugnare l’Astroballe. Se analizziamo la sua partita fotogramma per fotogramma, notiamo un buon miglioramento nella posizione difensiva anche se a volte se trova un avversario veloce sul primo passo come Strezel va in affanno. In attacco invece conferma di avere sufficiente talento nel palleggio arresto e tiro anche per questi livelli. Quindi la domanda è: quando rientreranno tutti, Messina dovrebbe inserirlo nei 12 o no? Fatemi sapere che ne pensate
10 – i liberi sbagliati su 16 tentativi. Dopo aver letto questo dato Messina ha subito organizzato una sessione di liberi in nella sala d’aspetto dell’Aeroporto internazionale di Lione prima ed in aereo poi…Per non parlare del primo allenamento (a Milano o addirittura già a Bologna), dopo il ritorno sul suolo italico, i giocatori avranno la nausea dei liberi. Tenderei a scommettere una buona somma di denaro su una percentuale sopra l’80% nel big match di domenica contro la Virtus…
0 – i punti, e volendo fare i cattivoni, anche il voto a Dylan Osetkowski. Sta patendo tantissimo lo sbalzo di livello tra Eurocup ed Eurolega: pensate che lo scorso anno a Ulm viaggiava a 18 di media con il 52% dal campo sia da due che da tre. Quest’anno fattura meno di 7 punti tirando con il 35 da due e il 32 da tre punti…E’ cambiato il panorama per lui, ma può anche essere che non si trovi benissimo a Lione, sia tecnicamente che umanamente. Può diventare un occasione di mercato per le squadre italiane, io l’investimento lo farei (fossi il gm di una squadra italiana) se risultasse non troppo oneroso.
18 – come gli anni e i punti segnati da quello scherzo della natura chiamato Wembayama. Non sono stati in tantissimi alla sua età ad avere questo impatto su gare di questo livello. E quei pochi hanno poi spiccato il volo per la Nba dove ora spopolano o hanno spopolato. 220 cm in altezza, wingspan di 10 metri o giù di lì, 90kg bagnato, talento infinito. Non oso immaginare cosa possa diventare ma mi pare di poter già dire che se dovessero ingrossarlo artificialmente come avviene con chiunque varchi la porta Nba farebbero un errore. Dato il suo telaio rischierebbe infortuni a catena, oltre a perdere quelle caratteristiche di mobilità che lo rendono unico. Concludo con un pensiero che mi è venuto durante la partita: chissà perché non nasce mai in Italia uno scherzo della natura così…
9 – il voto all’ex canturino, cremonese, trentino e sassarese David Lighty. Partita clamorosa la sua, sembrava una via di mezzo tra Paul George e Kevin Durant per come ha segnato in tutte le maniere con tiri anche di una difficoltà esagerata. Spulciando qua e là ho notato come in 10 anni di carriera europea ha avuto una costanza pazzesca. In stagione non ha mai segnato meno dei 7 punti della sua prima esperienza a Cantù e mai più dei 13 avuti un annata a Trento. Altro che sindaco, io lo chiamerei metronomo…
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Sono estremamente contento. Considerando le due partite che abbiamo vinto con il CSKA, abbiamo chiuso con 21 vittorie come l’anno scorso (con due gare in meno) e per il secondo anno di fila siamo tra le prime quattro. Penso sia un grande risultato.
E poi vincere qui, contro una squadra molto buona, ben organizzata, quando ci mancavano tanti giocatori non è poco. Tutti hanno contribuito a questa vittoria, tutti hanno aiutato la squadra. Abbiamo avuto diversi momento davvero buoni, sia in attacco che in difesa, anche rischiando di rovinarli con una serata terribile dalla lunetta.
Alla fine, c’è voluta un po’ di fortuna. Abbiamo subito una chiamata corretta ma strana come regola. Tuttavia, difendendo bene sull’ultimo possesso abbiamo vinto. Per cui sì sono molto contento.
Sarebbe stato facile, date le circostanze, venire qui e semplicemente concedere la vittoria. Avevamo tanti motivi per scegliere di non competere, invece l’abbiamo fatto e vincere ci aiuterà a prepararci bene per i playoff.
Nessuno è venuto qui dispiaciuto per sé stesso, per le condizioni, siamo venuti abbiamo giocato duramente e vinto meritatamente per lo spirito mostrato, anche per la qualità del gioco in alcuni momenti”.
Malcolm Delaney
“Hanno avuto un buon break nel quarto quarto dopo che noi avevamo giocato un grande terzo periodo ma non così bene all’inizio dell’ultimo quarto.
Era la loro ultima partita della stagione di EuroLeague e sapevamo che sarebbe stata dura. Ma volevamo vincere anche con tanti assenti. Stiamo costruendo un po’ di inerzia per la parte finale della stagione”.
Cristiano Garbin
@garbo75