Casalecchio di Reno (BO), 3 aprile 2022 – All’Unipol Arena contro l’UNAHOTELS Reggio Emilia l’Umana Reyer Venezia conquista la seconda vittoria di seguito in campionato dopo quella conseguita su Tortona una settimana fa, 78-85 il finale.
In un match condito dalle assenze (Reggio Emilia senza Osvaldas Olisevicius per problema al tendine, la Reyer ha dovuto fare a meno di Stefano Tonut per un dolore al ginocchio a causa di un trauma contusivo nella partita di EuroCup contro Patrasso) una vittoria quella oro-granata che porta la Reyer Venezia sul 12-12 di record sempre più dentro la zona Playoff, agganciata la Reggiana che deve assaporare il secondo ko di fila dopo quello contro la Virtus Bologna di settimana scorsa.
La squadra di Walter De Raffaele ha fatta sua la partita stando avanti per oltre 35′ di fatto, a parte la tripla di Cinciarini che ha chiuso in favore dei biancorossi il primo quarto e il 30-28 di metà secondo. Nonostante un elevato numero di palle perse (17 alla fine), la Reyer l’ha vinta con la % al tiro da tre, 11/23, e con la difesa che è risultata decisiva alla fine dell’incontro quando Reggio Emilia ha piazzato un 16-4 di break a cavallo di terzo e ultimo quarto. Ci hanno pensato anche e, soprattutto, il vice-capitano Andrea De Nicolao e capitan Michael Bramos a chiudere le speranze della Reggiana con la tripla del nativo di Camposampiero e il canestro da sotto a filo dei 24″ da parte del “greco” a 35″ dalla sirena. Oltre a Julyan Stone e Jeff Brooks, elementi fondamentali per il colpo esterno di Venezia.
Per la UNAHOTELS Reggio Emilia, che mercoledì 6 giocherà la semifinale di ritorno di FIBA Europe Cup contro il Bakken Bears provando a recuperare dal -2 dell’andata, non è bastata la solida prestazione di capitan “Highlander” Cinciarini e i 25 di un caldissimo Mikael Hopkins, tutto l’opposto di Thompson e Larson, vere note negative emiliane.
CRONACA
Le triple di Stone e Brooks aprono la contesa, Reggio Emilia carbura segnando tanti viaggi in lunetta in un primo quarto senza alcun time-out con la Reyer a portarsi sul +6 come massimo divario grazie a Bramos, 7-13 al 6′. Alcune palle perse orogranata con Strautins e Hopkins protagonisti danno linfa ai padroni di casa che con le triple di Baldi Rossi e Cinciarini chiudono avanti il primo quarto, 19-18.
Secondo quarto ad appannaggio inizialmente della Reyer con le iniziative di Daye e Theodore a produrre diversi viaggi dalla lunetta, ma la UNAHOTELS Reggio Emilia con la regia del solito Cinciarini, i canestri di Hopkins e Crawford, e sistemando qualcosa in difesa mette un 6-0 di break dal 24-28 per il 30-28 al 26′, time-out De Raffaele. Venezia con Bramos e Brooks cerca di dare una sterzata al match dai 6,75, la tripla del n°6 oro-granata porta il 34-39 al 18′, time-out Caja. De Nicolao e Stone rimpolpano il massimo scarto ospite, la tripla di Cerella chiude il primo tempo per un break conclusivo di 0-13 sul 34-46 in favore dell’Umana Reyer.
Si ritorna in campo all’Unipol Arena, Hopkins con sette punti consecutivi cerca di far alzare il decibel del palasport, ma Bramos risponde con due triple in uscita dai blocchi, Brooks conferma il +13 Reyer sul 44-57 al 25′, ma Larson e sempre lui, Cinciarini, riduce il gap in casa Reggio Emilia, 48-57 al 25′, time-out De Raffaele. Johnson con la schiacciata lima a -7 il passivo emiliano, Watt con due giochi da tre punti risponde, 50-63 al 27′. La Reggiana non molla assolutamente la presa con Hopkins e Strautins, Crawford mette addirittura il -5 bianco-rosso, Venezia chiude avanti dopo tre quarti sul 60-67.
Ultimo quarto con la formazione di Attilio Caja che continua il suo momento stra-positivo con Crawford, Strautins e Johnson per il -1 emiliano a 8’16”, è 66-67 a 7’06” dalla fine e coach De Raffaele spende time-out. La difesa di Venezia si scuote, e in attacco Bramos e Stone risolvono grattacapi alla Reyer per i canestri da sotto, 66-71 a 4’49” dalla fine, time-out Reggio Emilia. Fatica tanto l’attacco dell’UNAHOTELS contro la difesa Reyer, De Nicolao e il contropiede finalizzato da Stone danno il +7 ospite a 2’50” dalla fine, altro time-out Caja. Si arriva al momento più caldo del match con il canestro di Cinciarini a portare il -3 Reggiana a 1’56”, ma ecco la tripla di De Nicolao che cambia il match, seguito dal canestro di Bramos in appoggio allo scadere dei 24″ a 35″ dalla fine che sigla di fatto il CIAONE al match. E’ garbage time, Hopkins aumenta il bottino personale ma termina 78-85 per la Reyer.
UNAHOTELS Reggio Emilia vs Umana Reyer Venezia 78-85
Parziali: 19-18; 15-28; 26-21; 18-18.
Progressione: 19-18; 34-46; 60-67; 78-85.
Le Pagelle
UNAHOTELS Reggio Emilia
Stephen Mark Thompson 4: proprio non è pervenuto. Un misero recupero e un paio di assist non possono bastare, soprattutto se sei uno straniero. Non ne azzecca una davanti, dietro idem.
Mikael Hopkins 7,5: in attacco preciso e puntuale, condizionato a tratti dai falli, ma davanti è costantemente una spina nel fianco di Venezia e alla fine risulta il migliore dei suoi per punti e valutazione.
Filippo Baldi Rossi 5: sbaglia canestri da sotto già fatti ma segna con la normalità classica triple dall’angolo, non lascia comunque traccia nei suoi 18′ in campo.
Riccardo Carta NE
Arturs Strautins 6: il lettone gioca la solita partita con grinta, ma i falli, come per Hopkins ne limitano il rendimento, oltre a una difesa nel duello su Bramos un po’ a desiderare nell’uscita dai blocchi
Bryant Crawford 6,5: stasera non gioca male e a tratti sembrava essere tornato il Crawford capace di dare la svolta alla partita. Gli manca la continuità.
Stefano Colombo NE
Jacopo Soliani NE
Andrea Cinciarini 7: inizia come “uomo nel mirino” della difesa Reyer, poi segna la sua 1° tripla alla quarta occasione. Prova sempre e continuamente a chiedere l’incitamento del pubblico, in più ci mette sempre quel qualcosa in più giocando ben 37′ tra tante luci e poche ombre. Ma il suo volto nel finale mostra tutta la sua delusione.
Justin Johnson 6,5: dopo un primo tempo incolore nella ripresa ci metta la giusta energia, invano.
Tyler Larson 4,5: giocando così non porta nessun beneficio ai biancorossi. Si accende un attimo nel tentativo di rimonta finale. Troppo poco.
Umana Reyer Venezia
Julyan Stone 7,5: comincia il match incollato difensivamente su Cinciarini (scherza anche con il figlio del Cincia all’intervallo dati i buonissimi rapporti tra i due giocatori), spende due falli, poi incalza tra le due metà campo catturando rimbalzi importantissimi anche offensivi, in più sporca palloni essenziali e giusti. Chiude con 9 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, di tutto un po’.
Michael Bramos 8,5: il greco dal Michigan spende falli giusti, in difesa mette attenzione ai dettagli, e in attacco mette triple che fanno ammattire i tifosi reggiani e la difesa di Caja. Ma se non segna da fuori, ci pensa con canestri da sotto il ferro che fanno male, malissimo, come quello allo scadere dei 24″ a 35″ che significa CIAONE.
Stefano Tonut NE
Austin Daye 6: si accende in post basso di muscoli tra i primi due quarti, poi commette qualche sprazzo di ingenuità sufficiente.
Andrea De Nicolao 7: mette attenzione in regia con ordine, la sua tripla a 1’35” pesa una tonnellata e mezzo per cambiare le sorti del match.
Martynas Echodas SV: entra, si becca il poster con schiacciata di Hopkins, esce. 1’23” di campo poi non più visto per scelta semplicemente tecnica.
Jeff Brooks 7,5: ci mette rimbalzi, difesa e precisione dall’arco, qualche persa per disattenzione ma tanta, tanta solidità sotto il ferro.
Jordan Theodore 5,5: perde 7 palloni, e questo pesa tantissimo sui tanti possessi dilapidati dalla Reyer, alla fine De Raffaele va con Stone e De Nicolao e avrà ragione.
Bruno Cerella 6: lotta come un guerriero, commette i falli difensivi che altri compagni non possono commettere. La sua tripla del 34-46 di fine primo tempo vale oro.
Alvise Minincleri NE
Alessandro Chapelli NE
Mitchell Watt 6,5: Quasi perfetto ai liberi (7/8), e questo non è da lui. I due giochi da tre punti nel terzo quarto fanno capire che all’Unipol Arena lui c’è. Soffre il caldissimo Hopkins difensivamente, cattura pochi rimbalzi ma quello a 59″6 sul libero sbagliato da Johnson risulterà determinante.