Masnago (VA), 6 marzo 2022 – Nel tripudio di un’Enerxenia Arena di Masnago quasi sold out nella capienza possibile dei posti dopo le ben note restrizioni causa covid l’Openjobmetis Varese della Banda Bassotti imposta dalla “Revolucion Scoliana” ha la meglio sulla Vanoli Cremona per 90-78 nel 6° turno del girone di ritorno della LBA 2021-22.
Un successo netto, l’ennesimo a quota 90 punti ed ottenuto ben aldilà dei 12 punti di scarto finale che i biancorossi di casa hanno rifilato ad una Vanoli Cremona apparsa non dimessa ma poco in sintonia con l’importanza di una gara da dover vincere a tutti i costi a prescindere, nel tentativo di provare a risalire la classifica della LBA che da questa sera, alla luce del successo della Kigili Fortitudo Bologna nell’anticipo del sabato sera a Treviso, vede la squadra di coach Paolo Galbiati (a dir poco sconsolato a fine gara…), ultima e con un record avverso netto di sole 5 vinte e 14 perse sulle 19 gare disputate.
C’è quindi poco da salvare per questa Vanoli Cremona che, ad esempio, oggi subisce l’ennesima sconfitta a Masnago della sua storia in LBA (mai vinto su questo campo per i biancoazzurri!), ma addirittura subisce un mortificante 41-32 a rimbalzo con ben tre centri di ruolo schierati da Paolo Galbiati (Malik Dime, Jamuni McNeace ed Ismael Sanogo), rinunciando così alla perimetralità di Verners Kohs, arrivato al posto di Malcolm Miller, subendo ben oltre l’immaginabile la verve dell’Openjobmetis Varese di questa esaltante Banda Bassotti guidata così bene da coach Johan Roijakkers.
Così, con la coppia di “falsi centri” come potrebbero essere descritti gli ottimi Paulius Sorokas (carrier high in LBA oggi con 19 p.ti e 6 rimbalzi), e Siim-Sander Vene, l’Openjobmetis Varese ha reso la giornata un inferno ai dirimpettai in azzurro che mai si sarebbero aspettati di farsi dominare nel pitturato e che all’inizio han provato anche a correre come e forse di più dei padroni di casa, ma che alla fine han dovuto prendere atto della loro scarsa propensione a chiudere i varchi al proprio ferro su i due lati del campo, fattore che ha pesato molto nel risultato finale.
Quantomeno la Vanoli Cremona si consola con l’aver tenuto a proprio favore il vantaggio di +16 ottenuto nel match d’andata al PalaRadi contro però la vecchia Openjobmetis Varese, quella del girone d’andata con i tanti grugni infelici e con la poca voglia di dare anima e corpo alla causa, anche se non capiamo come possa servire questo vantaggio ai cremonesi alla luce del differente passo al quale viaggiano le due squadre in questa fase della stagione.
Vero è che la mercoledì 9 la Vanoli Cremona riceverà in casa il GeVi Napoli Basket e che quindi potrà scuotersi e ripartire ma la sensazione lasciata sul campo varesino è stata di una squadra con poca voglia di combattere, non di crederci, bensì incapace ad esempio di arrivare al bonus di falli in quasi tutti e quattro i periodi di gioco, mandando cioè in lunetta gli avversari 11 volte al netto delle 25 a proprio favore: letale contro questa lanciatissima Varese!
Dall’altra parte del campo invece le cose sono andate non bene, ma di lusso! Prendete ad esempio il giovane Tomas Woldetensae, arrivato da poco tempo dalla Serie A2 e che oggi ne stampa 21 in faccia a chiunque gli si ponesse davanti (beh, troppo spesso anche tanto, tanto libero dai 6,75…), oppure al solito Marcus Keene che quando ha capito che non avrebbe potuto veleggiare come nel suo recente passato, causa anche un ottimo David Cournooh oppostogli da coach Galbiati, si è messo a disposizione della squadra forzando neanche troppo dopo il solito inizio folgorante.
Adesso questa Banda Bassotti varesina è addirittura in zona Playoffs, a quota 18 punti in classifica e non sembra per niente intenzionata a sedersi per sedersi sui propri allori.
Domanda: e se domani, diciamo, dovesse anche arrivare un altro centro “vero” in attesa che Willie Caruso si rimetta fisicamente al 100%?
Sala Stampa
Paolo Galbiati
Johan Roijakkers
Openjobmetis Varese – Vanoli Cremona 90-78
Parziali: 27-23; 21-15; 20-19; 22-21.
Progressione: 27-23; 48-38; 68-57; 90-78.
Le pagelle
Openjobmetis Varese
Anthony Beane 6: mentre per Keene uscire dalla panchina non è una novità, per l’ex Virtus Roma è la consuetudo. Qualche possesso per entrare in clima partita ed il suo apporto c’è, come sempre, questa sera poco abbagliante come potrebbe usualmente fare ma c’è. Chiude con 8 p.ti e 2 rimbalzi più un assist in 20′.
Tomas Woldentensae 8,5: questo ragazzo di origini eritree e bolognese di nascita pescato da Chieti, in Serie A2, fa vedere di non essere arrivato a Varese per caso. Il talento offensivo c’è ma c’è anche la consistenza vicino ai ferri. Un acquisto incredibilmente prezioso per una squadra che ha pochi chili e centimetri rispetto alle avversarie, compie un piccolo masterpiece indovinando tutto, o quasi, vicino e lontano dal ferro chiudendo con 21 p.ti (ovviamente carrier high…), 7 rimbalzi e 3 assist in 30′ di gioco: vice-MVP! Oh, a Masnago c’era coach Sacchetti…
Paulius Sorokas 9: il lituano d’Italia oggi fa vedere che questo suo nuovo ruolo, da falso centro, gli si addice a pennello facilitato (diciamolo) anche dall’inesistenza della difesa cremonese. Però si batte come un leone, fondamentale il suo primo periodo che serve a tracciare il solco tra le due squadre in attacco ed aiutando molto in difesa, ovviamente anche subendo Malik Dime com’era giusto che fosse ma nel secondo tempo. Chiude con 19 p.ti (carrier high), 6 rimbalzi e 5 assist in 32′ di gioco, MVP!
Siim-Sander Vene 8,5: altro lottatore, come il collega di reparto Sorokas, che compensa la taglia da Banda Bassotti di questo roster varesino della Revolucion Scoliana. Micidiale se prende fiducia ed oggi la Vanoli Cremona gliene ha data tanta, bravo però lui a sapersela conquistare! Chiude sfiorando la doppia doppia con 14 p.ti, 9 rimbalzi e 3 assist in 32′ di gioco.
Marcus Keene 7,5: entra dalla panca e, diciamo, tira a più non posso non appena ha un metro di spazio, preferibilmente dai 6,75 ma, aldilà di questo, l’ex Cagliari non esagera più quando gli monta la guardia Cournooh e lui, diligentemente, si adatta. Elettrico, rapido, frizzante ed indispensabile tra le belle statuine cremonesi. Chiude con 12 p.ti, 4 rimbalzi e 5 assist in 27′ di gioco,
Giovanni De Nicolao 5,5: il suo primo tempo non è da incorniciare, sbaglia qualche appoggio al vetro di troppo (anche se esagera con le traiettorie del pallone per sfuggire ai tentacoli di Dime), ma oggi segna un pò il passo dopo la bella gara di Reggio Emilia. Succede, ma la sua crescita è tangibile, nessun dramma. Chiude con 2 p.ti e 3 assist.
Justin Reyes 7: dopo la spaziale prestazione, o quasi, all’esordio in quel di Trento da MVP, il portoricano del Massachusettes sembrava avesse perso improvvisamente il feeling con il canestro. Ma la sua garra in campo è a dir poco encomiabile, a volte un pò esagerata ma fa capire come questi ragazzi siano positivamente tesi all’obiettivo comune. Oggi chiude in doppia cifra, 12 p.ti e 4 rimbalzi.
Matteo Librizzi 6: questo ragazzo stupisce sempre, straordinariamente consapevole dei suoi limiti ed agendo di conseguenza si fa apprezzare. Sempre da 6, di stima e di fiducia!
Niccolò Virginio s.v. : dai Niccolò, difendere vs Pecchia appena entrato in campo nel terzo periodo non è da tutti, due falli in un amen ci sta, piega però meglio le gambe in difesa.
Giancarlo Ferrero 6: il Capitano risponde sempre presente, specialmente in difesa. Oggi segna un pò il passo in attacco ma lascia lo spazio agli altri, meritatamente.
Carlo Cane e Guglielmo Caruso NE
Vanoli Cremona
Jalen Harris 6,5: lento, molto lento, troppo per una squadra che dovrebbe avere le fiamme negli occhi in attacco e la rabbia nei garretti in difesa. Certo, poi quando arma la mano è giocatore di livello ma non basta per questa Vanoli Cremona che dovrebbe avere da lui più anima, non solo il “corpo”. Chiude con 18 p.ti, 6 rimbalzi e 3 assist in 31′ di gioco.
Malik Dime 6,5: parte in quintetto, inizia anche bene innescato al ferro poi però si fa letteralmente portare a scuola da Sorokas che gli fa passare un pomeriggio d’inferno, idem da Vene. Ad inizio secondo tempo però si fa notare mostrando i muscoli ed innescato da Beppe Poeta mette a segno diversi punti che tengono a galla la baracca. Ma deve crescere vicino al proprio ferro, e tanto pure. Chiude con 18 p.ti e 6 rimbalzi.
Ismael Sanogo 4: doveva essere la scommessa vincente della stagione, primo acquisto dell’estate biancoazzurra, al momento è invece un grande punto interrogativo ma tendente al negativo, purtroppo. Per lui 10′ di gioco, zero punti ed 1 solo rimbalzo…
Jamuni McNeace 4: entra a fine primo periodo per dar fiato a Malik Dime, si risiede ad inizio secondo per due falli fatti in un amen…Male. Se Paolo Galbiati rinuncia al lettone Kohs per lui, Dime e Sanogo per far soffrire Varese nel pitturato ed al 20′ di gioco lui ed i suoi compagni di reparto dicono 2, ripeto, 2 rimbalzi in tutto, c’è poco da spiegare il perchè ed il per come! Stesso trend del compagno di reparto di origini africane, zero punti ed 1 rimbalzo in 11′ di gioco…
Andrea Pecchia 6: la velocità c’è ma la sua presenza in difesa no. E quando anche lui non difende allora c’è poco da pensare positivo. In attacco non va male, 10 p.ti in carniere con 6 rimbalzi ma questo non è il Pecchia che ci saremmo attesi di vedere questa sera.
Beppe Poeta 7: Beppe è sempre lì, non si tira indietro ma oggi non riesce ad imprimere per tutta la gara la sua cazzimma e la sua visione di gioco, oltre che di punti. Chi pensava di rivedere l’incredibile match dello scorso anno (suoi 30 p.ti alla fine dopo due overtime), è rimasto deluso. Comunque lui i 10 assist li porta a casa, con 4 punti, pochini, sì, però…
Matteo Spagnolo 5: il talento purissimo del team cremonese oggi non convince per niente, sarà stato condizionato dagli otto scouters NBA presenti a Masnago? Anche in un una gara amorfa come questa per lui chiude con 8 p.ti ma in difesa…
Tres Trinkle 7: è il principale terminale terminale offensivo cremonese, con Harris, peccato che spalle a canestro faccia poco perchè poi lui nel cesto la palla la mette. Ma perdersi spesso l’uomo non aiuta, anzi…Chiude con 20 p.ti e 3 rimbalzi, il migliore dei suoi anche nelle percentuali.
David Cournooh 6,5: sebbene sia il secondo miglior realizzatore della sua squadra in stagione, quando entra dalla panca non incide come direbbero le statistiche della LBA ma mette la museruola a quel diavolaccio di Keene. Ok, zero punti, 3 rimbalzi ma tanto, tanto sacrificio per la squadra, a volte i numeri non dicono tutto.
Filippo Gallo e Nicholas Errica
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto