Pesaro, 16 febbraio 2022 – Come già detto ieri sulla nostra preview, l’esito del primo quarto di finale della Coppa Italia 2022 tra l’Olimpia Milano e la Dinamo Sassari sembrava essere scontato in favore degli uomini di coach Messina, salvo grandi sorprese che però non si son palesate, perché i campioni in carica hanno archiviato agevolmente la pratica nella ripresa vincendo per 88-68 e volando alle semifinali di sabato.
Incontro sempre nelle mani dell’Olimpia, apparsa perennemente in controllo fino alla sgasata del terzo periodo che ha chiuso definitivamente il match, un parziale devastante di 25-9 frutto della famigerata difesa di Messina, capace di chiudere l’area e di non concedere tiri facili, e dei canestri di un Malcolm Delaney sempre più leader, MVP della gara con 24 punti ed un ottimo 4/6 da oltre l’arco.
Gara indirizzata fin da subito che ha permesso al coach più titolato della Coppa Italia rotazioni molto ampie, che hanno permesso a tutti gli effettivi della panchina di vedere il campo. Ottime le prove del chirurgico Troy Daniels, 12 punti con un 4/6 dai 6,75, che ha puntualmente punito le lente rotazioni difensive dei sardi, specialmente nel primo tempo, e di Giampaolo Ricci, messo dentro sono nell’ultimo periodo e autore di 10 punti in un amen che hanno definitivamente messo in cassaforte la vittoria.
La Dinamo Sassari è riuscita a reggere l’urto della corazzata avversaria nel primo tempo, andando al riposo solamente sul -5 dopo essere stata sotto anche sul -13, figlia soprattutto delle grandi percentuali da oltre l’arco di Logan e compagni, sopra il 55% fino a quel momento. In avvio di ripresa però la spia della riserva ha iniziato subito a suonare, le energie sono scemate e di fatto non c’è stata più partita, troppa la differenza qualitativa e quantitativa tra le due squadre per poter mettere in discussione il risultato in questa situazione.
I sardi, orfani del lituano Bendzius ancora positivo al Covid, hanno dovuto trovare rotazioni fantasiose per sopperire ai pochi minuti di allenamento sulle gambe di tutto il roster, rientrato solo lunedì sul parquet dalla quarantena forzata. Oltre al solito Logan, 19 punti, hanno approfittato dell’alto minutaggio il duo meno atteso di giornata: Kaspar Treier, con 11 punti e una gara solida sia in attacco che in difesa contro un veterano come Melli, e un redivivo Christian Mekowulu, 12 punti nonostante i rarissimi palloni giocati dentro dai compagni, intimoriti dalla grandissima difesa interna dell’Olimpia.
Una vittoria che significa semifinale per Milano, sabato pomeriggio alle 18:15 contro la temibile Brescia dell’ex Amedeo Della Valle, e si conferma sempre di più, se mai ce ne fosse bisogno, la squadra da battere. Oltre al passaggio del turno questo successo permette a coach Ettore Messina di inanellare la 53ª vittoria personale nella Coppa Italia, staccando Valerio Bianchini fermo a 52 e puntando il mitico Alberto Bucci a 57.
Per Sassari una sconfitta indolore e preventivata, ripensando soprattutto alle ultime due settimane di riposo forzato in cui si è palesata persino la paura di non potersi presentare alla kermesse di Pesaro, con l’obiettivo di sfruttare la pausa delle nazionali per ritrovare quel feeling ammirato in tutto questo 2022 sotto la guida di Piero Bucchi, lui sì costretto a lasciare il gruppo per unirsi a quello dell’Italia di Meo Sacchetti a caccia del pass mondiale.
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – DINAMO SASSARI 88 – 68
Parziali: 27-18; 15-19; 23-9; 23-22.
Progressione: 27-18; 42-37; 65-46; 88-68.
LE PAGELLE
MELLI 6: fa come certi motori di certe automobili di lusso: quando non serve tagliano l’alimentazione di una bancata di cilindri. Così ha fatto il motorone a 8 cilindri di Nik (che d’altra parte è di Reggio Emilia, provincia di Motorvalley), oggi ne ha fatti funzionare solo 4 ( come i suoi punti)
BENTIL 5,5: è in una di quelle serate in cui non pare avere il massimo della reattività e per questo coach Ettore gli taglia il minutaggio. Si riprende un pochino nel finale quando il tono agonistico cala.
RODRIGUEZ 5: approccia la partita con il chiaro intento di risparmiare energie ed amministrare. Sbaglia tanto al tiro ed esagera nel cercare la giocata
RICCI 7,5: dimenticato in panchina nel primo tempo, nel terzo quarto cambia seggiola e si mette vicino allo staff tecnico. Quando Messina si ricorda che ha anche Pippo tra le armi in faretra lo butta in campo e lui produce un ultimo quarto clamoroso, soprattutto per la tipologia di giocate che di solito non gli appartengono (triple a parte)
BILIGHA 6: prende il posto di Tarczewski quale bersaglio delle ire di Messina. Nel primo tempo dopo un errore, ancorché grave, in difesa fila in panca dopo neanche un minuto. Si riprende alla fine nel garbage time.
HALL 5: non è la sua partita, sbaglia tanto al tiro e nemmeno è così incisivo in difesa. Lo aspettiamo sabato.
DANIELS 7: il tabellino fotografa bene che giocatore è: da tre punti una sentenza, il resto un codice binario pieno di 1 e 0. Ma in questa squadra lui deve metterla da tre , finché lo fa con questa costanza va ben inscì.
ALVITI 8: non ha un boxscore altisonante ma si è sentito eccome. Al tiro, in difesa, a rimbalzo. In crescita verticale, se solo fosse un cicinin più cattivo…..
DATOME 6: dieci minuti di puro allenamento per mettere chilometri nelle gambe. La sosta per il Covid lo ha penalizzato, ma non è il solo.
DELANEY 8,5: devastante e non solo al tiro. Non sbaglia una scelta e prende di petto il confronto con Logan prima e Gentile poi. Stasera mi ha tanto ricordato una delle migliori partite dell’attuale coach del Fenerbahce in maglia Recoaro.
HINES 8: so per certo che è stata allertata l’Accademia della Crusca per cercare neologismi per descrivere le sue qualità difensive. Davanti poi fa certi canestri che fanno commuovere, tipo l’appoggino senza saltare da 20 centimetri
BALDASSO sv: entra nel garbage time e fa il primo fallo dopo 1 secondo e 56 centesimi, record indoor europeo. E’ chiaramente il dodicesimo uomo e viene trattato di conseguenza.
LOGAN 8: giù il cappello per il grande David che con una faccia che non cambia mai espressione segna da ogni dove e mette pressione sulla palla come non faceva nemmeno quando aveva 25 anni. Sciapò.
ROBINSON 6: va a sprazzi, su di lui il Covid ha pestato duro come neanche il batterista dei Rage Against The Machine sulle pelli della sua batteria. Quindi lo assolviamo.
TREIER 7: ci mette volontà e fisico nel cercare di fermare i carri armati milanesi e non sfigura affatto. Mostra una bella convinzione al tiro che non sempre ha avuto. Non si può dire sia sbocciato oggi, ma questa partita potrebbe essere importante nella sua carriera.
BURNELL 5: senza Bendzius serviva un contributo offensivo diverso. In difesa lotta ma la fisicità degli avversari lo mette in crisi e se non riesce ad usare la fisicità è come Sansone con i capelli corti.
MEKOWULU 6,5: in ripresa rispetto al recente passato, gioca una buona partita. Ma quello di Treviso aveva un altro impatto…
GENTILE 5,5: non riesce a produrre le sue folate offensive spaccapartita ed allora sembra innervosirsi senza entrare mai in ritmo.
DIOP 6: giocare contro Hines Melli e Bentil non dev’essere esattamente semplice, specie se sei un ragazzo ad inizio carriera con 4 mesi di esperienza di Serie A. Tutto sommato benino.
KRUSLIN 5,5 : L’impressione che alla squadra servisse un altro tipo di giocatore è viva in me, e non ha fatto nulla per farmi cambiare idea non incidendo particolarmente e sbagliando qualche tiro aperto che avrebbe dovuto segnare.
SALA STAMPA
Ettore Messina: “Siamo soddisfatti, credo sia stata una buona partita in cui abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo posti ovvero vincere e possibilmente con un minimo di tranquillità anche se Sassari ha disputato una buona prova.
Temevo questa gara perché ricordavo che noi, al rientro dall’isolamento, con pochi uomini abbiamo giocato una gara molto energica contro la Virtus e semmai abbiamo faticato in quella successiva. Loro soprattutto nel primo tempo hanno giocato bene, tirato con percentuali alte da tre.
Poi nel secondo tempo abbiamo registrato la difesa, mosso la palla e abbiamo chiuso bene. Adesso ci prepariamo alla prossima gara”.
Piero Bucchi: “Sapevamo che sarebbe stata difficile non puoi arrivare qui con tre mezzi allenamenti e due partite saltate, abbiamo fatto molta fatica all’inizio ad adeguarci, poi abbiamo giocato 23 minuti di vera pallacanestro, peccato poi essere calati, ma era inevitabile.
Senza nulla togliere ai meriti di Milano che è una grande squadra in eccellente condizione, a noi è proprio mancata l’energia necessaria, peccato avevamo trovato una quadra e un livello che ora dobbiamo ricreare. Serve lavorare, basta una settimana così e perdi tutta l’intensità che avevi prima, mi è piaciuto molto l’atteggiamento, i ragazzi ci hanno provato veramente ma di più oggettivamente non potevano fare.
Dobbiamo ritornare in palestra a sudare, è lì che si ritrova la condizione. Milano può vincere la Coppa Italia perchè ha tantissime soluzioni, Bologna ha la squadra per contrastarla, restano loro due al momento le favorite”
Giovanni Olmeo e Cristiano Garbin
Grazie a Lory Sala per la foto di copertina