Dolorosa sconfitta all’overtime per Geas Sesto San Giovanni in quel di San Martino con le Lupe che riescono anche a ribaltare la differenza canestri dell’andata staccando in classifica di due punti la squadra di Zanotti con ancora due partite da recuperare.
Enormi rimpianti per la squadra sestese per questa partita che poteva essere portata a casa con un minimo di attenzione in più. Chiave del match, strano a dirsi dato che si è finito al supplementare, sono stati a mio parere i tanti errori su facili tiri da sotto nel primo quarto.
A dir la verità ne sono stati commessi altri lungo tutti i 45 minuti di gioco ma quelli del primo quarto hanno indirizzato la gara su un binario diverso da quello che doveva essere. In soldoni, senza quegli errori puerili Geas doveva chiudere il primo quarto avanti di 10 o più punti, invece la Fila è riuscita non soltanto a limitare i danni ma addirittura a chiudere in vantaggio.
Ovvio che andare sotto di 10 implica tutta un altra gestione emotiva della gara e questo vale sia per le giocatrici in campo ma anche per lo staff tecnico. Ed a parte gli errori iniziali pesante è stato anche un canestro da sotto mancato da Graves in un altro momento chiave nel finale.
Si potrebbe discernere anche sul peso che hanno avuto dei fischi arbitrali che hanno condizionato fin da subito sia la partita di Trucco ad esempio ma anche il finale. Ma non voglio parlarne se non come dato di fatto per cercare di spiegare le ragioni di una sconfitta.
E se vogliamo trovarne un altra di ragione possiamo tranquillamente fare il nome di Caterina Dotto: la sua assenza dato il tipo di partita e il tipo di avversario è stata devastante: ha costretto Panzera a fare il play subendo la pressione di Milazzo che le ha levato energie e fatto perdere palloni che sono costati punti preziosi e soprattutto è mancata la guida per i momenti decisivi nel supplementare.
Poi c’é la questione tiri liberi. Dieci errori sono decisamente troppi, e sappiamo fin dal momento in cui il buon prof. Naismith ha inventato il gioco che in una partita punto a punto gli errori dalla linea sono fondamentali
Un altra ragione è stato il rendimento di Graves. Zero punti nel primo tempo, sette alla fine ma a parte i numeri è mancata la solita presenza e la solita concretezza sotto canestro e vista l’inaffidabilità di Ercoli secondo me Graves è sempre più la giocatrice meno sostituibile nello scacchiere di coach Zanotti.
Le sue precarie condizioni fisiche non fanno dormire la notte lo staff delle rossonere ma fortunatamente ora arriva la sosta dove Geas deve approfittare per far crescere di condizione sia la stessa Graves ma anche Gwathmey che soffre di acciacchi vari a cui si è aggiunta la botta al braccio rimediata ad inizio partita.
Ma in questa trasferta ci sono state anche note positive. Il carattere delle ragazze sestesi non è mai mancato, riprendendo nei regolamentari una partita che sembrava essere scivolata via. E poi le prestazioni individuali di qualcuna, di cui potrete leggere qua sotto il mio giudizio.
IL TABELLINO: FILA SAN MARTINO DI LUPARI – GEAS SESTO SAN GIOVANNI 69 – 61
LE PAGELLE
TRUCCO 7,5 : la migliore in campo per Geas, sempre pericolosa nel tiro da media e dalla lunga e buona presenza in difesa e a rimbalzo. Peccato per la gestione falli ma non le abbasso il voto per questo. La terna arbitrale le ha affibbiato un fallo che era da assegnare a una compagna e pure sugli altri ci sarebbe da discutere. Vessata
RACA 4,5: molto sottotono, non riesce a far pagare i mismatch e dalla lunga distanza pare aver perso la mano fatata che aveva mostrato nella partita casalinga contro Schio. Da quelle 4 triple nell’ultimo quarto in poi soltanto errori. Deve sbloccarsi perché l’attacco geassino non può fare a meno di lei.
PANZERA 6: gioca tantissimo, forse troppo, e non demerita. Ma commette troppi errori anche banali che hanno un peso sulla partita. Ma non gliene faccio una colpa, è stata quella che più ha dovuto prendersi la responsabilità della gestione dell’attacco stante l’assenza di Dotto. Mi preoccupa invece la sua troppa duttilità anche se sembra una contraddizione in termini. Rischia di spersonalizzarla, io insisterei a farla giocare da point forward come nelle giovanili azzurre, e non da point guard, anche se poi bisogna fare i conti con assenze e necessità.
GRAVES 5: siccome sappiamo essere al 30% le diamo un voto in più. Ovvio che in queste condizioni soffra la vivacità di Kelley e non possa essere mobile come al solito però certi errori da sotto gridano vendetta lo stesso. Dopo la sosta deve tornare la vera Bashaara se Sesto vuole lottare per i playoff.
GWATHMEY 7: pericolo pubblico numero uno per la difesa, sempre tosta ed aggressiva, delle Lupe e di conseguenza trattata come tale. Subisce parecchie botte e non viene tutelata dalla terna come meriterebbe. Da sottolineare la sua difesa su Kelley all’inizio che io avrei riproposto anche in altri momenti essendo stata la migliore a marcarla. Avrebbe potuto provarci di più da tre punti, ma dal divano è più facile dirlo……
ERCOLI sv: ormai si è trasformata nella Tarczewski al femminile. Entra in campo, fa una mezza cosa buona a rimbalzo, poi o un fallo in attacco stupido o un tiro facile sbagliato e dopo 3 minuti la sua partita finisce. L’unica differenza è che non è presa di mira dai grigi come il buon Kaleb…..
CRUDO 5,5: parte bene, sembra decisa e convinta come nei giorni migliori ma poi piano piano si spegne peccando di troppa timidezza in un paio di occasioni dove al posto di tirare ha voluto scaricare con passaggi difficili. Forse il ruolo di sesto uomo con compiti difensivi gli si addice il giusto, forse ha bisogno di più responsabilità offensive. Lo dico con in mente qualche sua prestazione di inizio stagione quando causa assenze di massa era l’opzione numero uno dell’attacco…..
FIETTA 5: parecchi minuti in campo ma poca incisività specie in difesa che dovrebbe essere il suo marchio di fabbrica. In attacco poi sbaglia un paio di conclusioni in momenti topici ma non doveva essere lei a prendersi quelle responsabilità
Kelley 6,5: zero secondi in panchina la dicono lunga sulla sua importanza. Anche se perde qualche palla di troppo e non segna da fuori. Ma è indigesta a tutte le lunghe rossonere, quella che difende meglio su di lei è Gwathmey
Filippi 6: non segna da fuori come da sua abitudine ma con due tiri che sono mezzi miracoli. A parte quello, partita giudiziosa
Milazzo 8: decisiva e non solo per le triple. Fredda dalla lunetta, fastidiosa in difesa sulla palla, riesce a non subire nemmeno i mismatch contro Panzera o Crudo. Merita la nazionale, anche se le pariruolo meritevoli sono così tante da poter allestire una nazionale tutta di playmaker
Pilabere 6: 19 minuti in cui si vede poco ma si sente soprattutto in difesa e a rimbalzo
Pastrello 7,5: una spina nel fianco per la difesa Geas anche se non segna da 3. Segna canestri importanti e difficili e riesce a subire parecchi falli. Stravince in chiave azzurra il confronto con Crudo. Lino Lardo ha preso certamente appunti.
Russo 5,5: sbaglia tanto pure dalla lunetta dove di solito è una garanzia. Non è stata la sua partita.
Mitchell 5: ha subito problemi di falli e la condizionano per il resto della gara.
Si ringrazia Allianz Geas Sesto San Giovanni per la foto di copertina
Cristiano Garbin
@garbo75