Si gioca al PalaVerdi di Costa Masnaga una delle poche partite del 12 turno non rinviate per Covid. Di fronte, una Virtus Bologna reduce da una inaspettata sconfitta casalinga ad opera del Geas di Cinzia Zanotti e una Limonta Costa Masnaga un po’ più tranquilla e serena data la grande vittoria ad Empoli in uno scontro salvezza cruciale.
Entrambe le squadre presentano assenze pesanti ma data la differente lunghezza del roster pesano molto di più quelle (tra l’altro definitive) in casa delle Pantere. La società ha dovuto lasciare andare Toffali per motivi personali e Jackson per motivi fisici uniti alle difficoltà di affrontare le restrizioni che il virus e il governo impone.
Ora è caccia ad una straniera (comunitaria) che aiuti sotto canestro Jablonowski e Vaughn , ricerca non facile ma è obbligatorio non sbagliare pena continue sofferenze sotto le plance per le ragazze masnaghesi.
La Virtus invece accusa ancora degli alti e bassi anche nella stessa partita ma danno proprio l’impressione di essere un cantiere aperto con ancora Hines-Allen da inserire: ovvio che contro squadre così corte la possibilità di mantenere costante l’intensità pescando dalla chilometrica panca fa tutta la differenza del mondo.
Lo si è visto quest’oggi nella staffetta attuata per limitare (riuscendoci appieno) il talento di Matilde Villa. La partita comunque, dopo un break iniziale che a conti fatti la V si è portata fino al termine, è stata piuttosto combattuta grazie alla grinta delle Pantere che non hanno mai mollato.
Certo il 2/19 dalla lunga ha impedito a Villa e compagne di ricucire il gap maturato nei primi minuti ma il fatto di aver lottato per 30 minuti nonostante queste percentuali è un segnale incoraggiante per il futuro. Futuro che prevede un altra trasferta in stile Empoli, su un campo caldo come quello di Broni, squadra che ha la salvezza come primo ed unico obiettivo: non sarà facile vincere regalando un’ americana ma bisogna che le Pantere continuino a lottare, troppo importanti questi due punti.
Per la Virtus invece big match casalingo contro Schio, la quale vorrà certamente misurare la temperatura (come si dice nel ciclismo) alla squadra di Lardo al quale il lavoro da fare comunque non manca, e se vorrà sfidare Venezia, Schio ed anche Ragusa dovrà alzare la qualità del gioco senza diventare Zanda-dipendente.
Partita da non perdere assolutamente.
Curiosità: presenti sugli spalti il presidente Zanetti e il suo braccio destro Baraldi: un bel segnale per i bolognesi, vuol dire che quella del presidente è passione vera che lo porta anche in un piccolo paese brianzolo per vedere le ragazze. Meno per i fan di Costa, dato che potrebbe essere rimasto impressionato da Matilde Villa (nonostante la brutta prestazione) e decidere di allargare i cordoni della borsa per portarla in futuro a Bologna…..
IL TABELLINO : LIMONTA COSTA MASNAGA – VIRTUS BOLOGNA 56 – 76
LE PAGELLE
VIRTUS BOLOGNA
Pasa 7: ottima difesa su Villa e gran bel contributo anche in attacco con 7 punti che pesano
Ciavarella 7: anche lei come Pasa mette a segno punti pesanti sfruttando le attenzioni su Zandalasini della difesa
Tava 5: 5 come i minuti in campo e come i presenti che si sono accorti della sua presenza: i 3 arbitri e i due al tavolo.
Barberis 5: per lei, ex Geas, quasi un derby. E dopo i primi 20 minuti passati a guardare lo spettacolo entra in campo e si dimostra fin troppo carica. Come spesso succede però poi si sfocia nel nervosismo quando escono tiri anche facili ed allora è un continuo duello con gli arbitri più che contro le avversarie.
Dojkic 5,5: dopo lo 0/16 contro Geas era d’obbligo un riscatto che arriva in parte: primi 20 minuti incolori ed insapori, poi Lardo la lascia dentro per farle prendere ritmo e fiducia e fa bene, perché mette dei canestri anche importanti ricacciando indietro CostaMasnaga
Battisodo 6: davanti è invisibile ma ringhia alle calcagna delle Villa facendole consumare parecchie energie, specie nervose
Turner 8: ha tenuto una lezione universitaria: come si sfruttano vantaggio d’altezza e di esperienza nei confronti di valorose avversarie. 24+22, immarcabile
Zandalasini 6,5: non è brillante fisicamente, sbaglia tiri semplici anche in malo modo ma quando conta Zanda c’è, altro che Valentino Rossi.
Cinili 5,5: la tripla iniziale e poi tanta fatica a trovare il bandolo della matassa, la salva qualche giocata di esperienza
Tassinari sv : forse avrebbe meritato qualche minuto di più
LIMONTA COSTA MASNAGA
BALOSSI 5,5 : tenta di dare un contributo ma gli manca fisicità ed atletismo almeno a questi (alti) livelli
M.VILLA 5: prima insufficienza dell’anno. Soffre parecchio la gabbia che Lardo gli ha predisposto. Non trova mai le sue conclusioni e si innervosisce anche per alcuni falli discutibili fischiati contro. Deve imparare a giocare anche dietro la linea da tre punti, perché contro questo tipo di squadre buttarsi dentro sempre non è redditizio.
JABLONOWSKI 6,5: lotta e combatte là sotto contro tutti e tutte. Spesso è troppo da sola, sono sicuro che ogni giorno da qui in poi chiederà in società gli sviluppi di mercato…..
ALLIEVI 6: in attacco sbaglia tutte le conclusioni ma ha un compito improbo in difesa e da tutto quello che ha in corpo. Guerriera
VAUGHN 6: contro Turner in difesa soffre parecchio facendo magre figure, però la sua altezza aiuta, come dimostrano i rimbalzi presi, 6 , in soli 12 minuti. Io le avrei dato più spazio ma capisco Seletti con la sua idea di 4 piccole e Jablonowski
OSAZUWA 5,5: buon primo stint con discrete difese e un fischio punitivo arbitrale. Nel secondo tempo invece è entrata in campo troppo soft. Non deve succedere se vuole guadagnare minuti
SPREAFICO 6,5: sparacchia da tre punti ma ha parecchie attenzioni addosso e stavolta da difensori della sua taglia. Non riesce ad indicare la via alle compagne, essenziale che aggiusti la mano per la trasferta di Broni
VILLA E. 7: per la prima volta fa meglio della gemella, gioca una gran partita e peccato solo per le 5 triple sbagliate di cui almeno 3 con metri di spazio. Però ha giocato tantissimo per le sue abitudini e contro avversarie con un certo tipo di fisico, quindi la lucidità al tiro era relativa. Noto con piacere che ha capito che l’arresto e tiro dai 3-4 metri e il runner sono Le soluzioni contro stoppatrici come la Turner: da queste righe, lo auspicavamo
CALORO 5: non incide mai, è una di quelle che soffre di più la fisicità virtussina
LABANCA 6: di incoraggiamento per i primi punti stagionali. Se vuole entrare nelle rotazioni comunque deve aumentare l’intensità, e di parecchio.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI
Cecilia Zandalasini: https://soundcloud.com/cristiano-garbin/cecilia?si=00c3c1ac58394805b9f362268f40717e&utm_source=clipboard&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing
Cristiano Garbin
@garbo75