Holon (ISR), 21 dicembre 2021 – Erano poche le speranze che questa sera l’Happy Casa Brindisi potesse ribaltare il -17 dell’andata subito in casa vs l’Hapoel U-NET Holon. Infatti, in terra d’Israele e nell’ultimo match della prima fase a gironi della FIBA Basketball Champions League 2021-22 il team di Frank Vitucci si è dovuta nuovamente arrendere (score terribile con 1 vittoria e ben 5 sconfitte), per 84-80 ed abbandonare la competizione da ultima in classifica nel girone G del torneo.
Inutile piangere sul latte versato, recita un antico proverbio, ma anche questa sera l’Happy Casa Brindisi alla fine si è dovuta arrendere agli avversari in virtù di un atteggiamento sì combattivo ma poco dedito alla difesa strenua del proprio canestro fin dal primo possesso, fattore indispensabile per impensierire gli attaccanti dell’Hapoel U-NET Holon che, guidati dalla vecchia conoscenza Joe Ragland, ha impresso fin dall’inizio un ritmo vertiginoso alla gara.
L’approccio alla partita ha infatti subito premiato i padroni di casa, appunto molto aggressivi sin dalla palla a due e già in allungo sul 19-6 con 5 assist proprio di Joe Ragland nei primi 5′ di gioco, con anche 11 punti di Rafel Menco con 4/5 dal campo. Purtroppo anche i due falli di un poco attento Wes Clark ha lanciato in campo Lucio Redivo, però a segno con due triple in ritmo, ma senza che il copione potesse cambiare. L’Hapoel U-NET Holon ha quindi fatto canestro in tutti i ed a fine primo periodo il netto 30-16 spiega quanto l’Happy Casa Brindisi sia stata alla mercè degli avversari.
Secondo periodo, arriva però una buonissima reazione da parte di Brindisi con Mattia Udom che si sblocca con due triple consecutive e 10 punti personali a firma del contro break a favore della Happy Casa, schierata a zona difensiva (33-30 al 14’). Holon sbanda ma non cade, ritrovando le proprie certezze al rientro in campo della coppia Ragland-Menco riportandosi in doppia cifra di vantaggio (47-36) dopo un fallo tecnico chiamato a Josh Perkins allo scadere del primo tempo.
Terzo periodo, mentre si pensa a come l’Happy Casa Brindisi debba risalire la china, Nick Perkins commette il suo quarto fallo e coach Vitucci decide di inserire l’oggetto misterioso Myles Carter, all’esordio nel match. Allora ci si aggrappa a Jeremy Chappell che prova a trascinare i suoi compagni (52-46 al 24’), ed almeno adesso la gara è in euqilibrio perchè Brindisi risponde colpo su colpo. Ma sul finire del terzo quarto i padroni di casa allargano nuovamente il gap guidati dal solito immarcabile Joe Ragland e dai numerosi rimbalzi offensivi catturati nell’area pitturata, al 30′ si va sul 68-58.
Quarto periodo, è sempre l’Hapoel U-NET Holon a comandare l’inerzia del match ma dal 79-67 la Happy Casa Brindisi ha un moto d’orgoglio piazzando un break da 0-8 e portandosi quindi sul -4 a poco meno di due minuti dalla fine. Ma il veterano Guy Pnini pesca il jolly con una tripla di tabella allo scadere dei 24″ e così il team israeliano si qualifica alle Top16.
Quindi dopo l’atteso KO della Dinamo Sassari nel torneo, anche l’Happy Casa Brindisi abbandona il torneo. Amaro in bocca poi in quanto sarebbe bastato vincere per agganciare il ‘play-in’, vista la contemporanea vittoria del Napoca Cluj in casa del Darussafaka. Pesano purtroppo le sconfitte interne del girone d’andata, peccato.
Tra i giocatori buonissimo l’apporto della panchina tra Jeremy Chappell e Mattia Udom (doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi), nettamente tra i migliori in campo per coach Vitucci.
Sala Stampa
Hapoel U-NET Holon – Happy Casa Brindisi 84-80
Parziali: 30-16; 17-20; 21-22; 16-22.
Progressione: 30-16; 47-36; 68-58; 84-80.