Sassari, 19 dicembre 2021 – Alla vigilia si preannunciava come una sfida spartiacque per due squadre, che ad inizio stagione speravano di lottare per altre zone della classifica di LBA e non per il fondo. La Dinamo Sassari n’è uscita vincitrice dopo 40′ di autentica battaglia contro una Varese mai doma, con un Marcus Keene da incorniciare; solo un Jason Burnell finalmente ritrovato e il solito David Logan hanno firmato la rimonta finale del 104-99, riportando i sardi a vincere in casa dopo più di due mesi.
Gli uomini di Piero Bucchi hanno finalmente dato continuità di risultati dopo la bella vittoria in laguna contro la Reyer di sette giorni fa, firmando per la prima volta in questo campionato due vittorie consecutive. Eroi di serata il solito Logan, 20 punti e match winner con la tripla decisiva nel finale, e un ritrovato Burnell, trasformato nella ripresa e autore di 16 punti, tutti nel secondo tempo, con 7 rimbalzi e 5 assist.
Una vittoria sofferta, arrivata dopo 40 minuti passati quasi sempre ad inseguire una Varese senza il suo faro offensivo Alessandro Gentile, squalificato dopo l’ultima sconfitta casalinga con Napoli, ma con un Keene scintillante da 33 punti e autentico mattatore della serata. Non è stato solamente il folletto ex Dinamo Cagliari a trainare la squadra di Vertemati, ma è stato coadiuvato alla grande dal suo compagno Trey Kell, 28 punti, che ha messo a ferro e fuoco il canestro dei padroni di casa.
Per provare ad arginare le due bocche da fuoco ospiti, 61 punti in due(!), coach Bucchi si affidato per quasi mezz’ora ininterrotta alla difesa a zona, intasando l’area e sfidando i tiratori varesini; con Vertemati che ha risposto con la stessa moneta. Queste scelte non hanno di certo agevolato la serata no dei centri titolari delle due squadre, Mekowulu e Egbunu, spettatori non paganti per lunghi tratti del match.
La gara si è decisa nel finale, dove la Dinamo è riuscita a mettere le mani sul risultato dopo un lunga rincorsa che è sembrata vanificarsi a 2′ dalla fine sul + 4 ospite di De Nicolao. Varese, con l’inerzia in pugno, si è fatta prima agganciare dalla tripla di Bendzius, 17 punti per lui, e poi superare dai 7 punti segnati dal professor Logan nei 30 secondi conclusivi.
Per Sassari una vittoria che aumenta il morale di un gruppo, apparso finalmente sbloccato mentalmente, che si allontana dal fondo della classifica e strizza persino l’occhio ad un posto last-minute nelle Final Eight di Pesaro, impensabile solo sette giorni fa. Per Varese un’occasione persa di risollevare una classifica che si fa sempre più complicata, specialmente con una Fortitudo Bologna che inizia finalmente a ritrovarsi e a smuovere la propria casella delle vittorie.
Sala Stampa
Adriano Vertemati, Jason Burnell e Piero Bucchi
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Openjobmetis Varese 104-99
Parziali: 28-27; 20-23; 21-27; 35-22.
Progressione: 28-27; 48-50; 69-77; 104-99.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 7.5: parte un po’ con il freno a mano tirato in attacco, concentrandosi perlopiù a provare a contenere Keene, con fortune alterne. Nel secondo tempo invece si unisce alla furia di Burnell confezionando la rimonta della Dinamo, minando le speranze degli uomini di Vertemati prima da oltre l’arco e poi affondandole definitivamente da oltre l’arco. Il registro del professore alla fine recita 20 punti: ennesima gara da incorniciare da parte dell’uomo venuto da Chicago.
Gerald Robinson 6.5: gioca un primo tempo scintillante, trascinando la squadra con 10 punti e 10 assist, doppia doppia in appena 20 minuti. Nella ripresa invece si spegne piano piano e Bucchi lo tiene seduto a riposare. Rientra nell’ultimo periodo, commettendo anche qualche errore di troppo, poi a gioco fermo, mentre stava festeggiando una schiacciata di Burnell, cade misteriosamente ed è costretto a chiedere il cambio.
Filip Kruslin 5: parte subito in quinta, segnando i suoi unici 9 punti della gara tutti nel primo periodo. Sembra l’inizio di un incredibile duello con Keene, ma se l’americano continua a mettere a ferro e fuoco il canestro sassarese anche per il resto della partita, il croato si eclissa immediatamente dal secondo quarto. La zona di coach Vertemati lo incarta e smette praticamente di tirare e di farsi trovare liberi negli scarichi. In difesa va pure peggio, con Kell e Keene che non riesce in alcun modo a contenere. Nella ripresa continua a faticare, non riuscendo a tenere il campo, e Bucchi lo costringe a vedere tutto l’ultimo quarto seduto in panca.
Giacomo Devecchi s.v.: gioca solamente gli ultimi 3 minuti e mezzo del primo tempo, un po’ poco per farsi notare.
Kaspar Treier 6.5: viene forse centellinato tropo da Bucchi, ma quando viene messo in campo é mister utilità in persona. Piazza subito due bombe nel primo tempo, che permettono ai suoi di restare in contatto nel punteggio. Nella ripresa, quando la Dinamo si risveglia e rimonta in avvio dell’ultimo periodo lui è presente e non è un caso. Quasi commovente nella difesa a zona schierata a lungo da coach Bucchi, un esempio di applicazione e dedizione.
Jason Burnell 8: un primo tempo da spettatore non pagante, assolutamente nullo offensivamente, zero punti, e quasi svagato in difesa. Nella ripresa invece rientra il Burnell dei tempi migliori, forse anche pungolato dalla presenza al palazzo per la prima volta insieme dei genitori e della fidanzata, si abbatte come un uragano sulla squadra di Vertemati spazzandola quasi via da solo. Un’autentica furia, Varese non riesce ad arginarlo in alcun modo e lui prova a tramortirla definitivamente nel finale schiacciando in maniera barbara sulla testa del povero ex Sorokas, attentando alla stabilità del palazzetto. Alla fine saranno 16 punti, tutti nella ripresa, 7 rimbalzi, dei quali 5(!) offensivi, e 5 assist in 29 minuti. MVP, senza discussioni, della gara.
Eimantas Bendzius 7: costretto al lavoro sporco non si tira mai indietro, si sbuccia le ginocchia e i gomiti a rimbalzo, non certo il suo pane, e ne esce vincitore tirandone giù 8. É naturalmente meno lucido in attacco, restando comunque la solita garanzia con 17 punti finali e la tripla a 2′ dalla fine del 94 pari, dal grosso peso specifico.
Christian Mekowulu 4.5: come Kruslin sembra partire bene, segnando subito 6 punti, ma è un fuoco di paglia che spegne nel giro di pochissimi minuti, tornando ad essere il Meko pesce fuor d’acqua di questi mesi. Ogni qualvolta gli arriva la palla ha il terrore di tentare la giocata, rifugiandosi sempre sul compagno più vicino. Questa mancanza di fiducia evidentemente è stata notata anche dal suo coach, che gli ha concesso solamente 15′ sul parquet, tenendolo in naftalina per quasi tutta la ripresa. Deve ringraziare che Egbunu sia anche lui in serata no, altrimenti per la Dinamo sarebbero stati dolori là sotto. É vero che il Natale rende tutti più buoni, ma forse a Sassari lo son stati forse troppo, concedendo a questo Mekowulu di mangiare il panettone…
Stefano Gentile 6: rientra in campo dopo due settimane d’assenza e fatica a ritrovare il ritmo partita. Nel secondo tempo migliora sensibilmente, commettendo qualche errore di troppo, ma senza mai diminuire intensità e impegno.
Ousmane Diop 6.5: parte a marce basse, forse intimorito da Egbunu, ma quando capisce che invece della temibile tigre ha di fronte un micino intirizzito acquista finalmente fiducia e finisce in crescendo. La Dinamo rimonta nel finale con lui in campo, sporcando qualsiasi pallone e portando giù anche 5 rimbalzi offensivi, che insieme a Burnell saranno 10 in tutto alla fine, un’enormità per questa Sassari. Negli ultimi 20 secondi rischia di dare il calcio al secchio del latte, commettendo ingenuamente il suo quinto fallo sulla disperata tripla da 8 metri di Keene.
Openjobmetis Varese
Trey Kell 7.5: vede il compagno Keen macinare punti dal primo minuto e lui lo segue a ruota. Alla fine saranno 28 punti per lui, 61 in coppia con il compagno, l’attacco di Varese stasera sono loro due.
Anthony Beane 4.5: perde la sfida contro Burnell su tutti i fronti. Troppo timido in una serata in cui è richiesto anche il suo aiuto per portare a casa il risultato pieno. Non approfitta di un Burnell soft in difesa nel primo tempo e viene spazzato via dal campo nella ripresa, quando il rivale decide di accendere il suo motore.
Paulius Sorokas 5: certamente non il ritorno a Sassari da ex che si sarebbe aspettato. A rimbalzo è poco più di una comparsa e in attacco è sempre battezzato dagli avversari, segnando solo dalla lunetta. Torna a casa con un poster stampato da Burnell, che rivedrà nella top5 della settimana, e con la bomba decisiva di Logan sparatagli in faccia, non i più facili degli accoppiamenti vero, ma non ci prova neanche a contestargli il tiro.
Giovanni De Nicolao 6.5: equilibratore di Varese se ce n’è uno. Il break che riporta i lombardi avanti sul +4 a 2′ dalla fine porta la sua firma. La rimonta sassarese a pochi metri dal traguardo coincide con il suo quinto fallo che lo esclude dalla gara. Con lui in campo, Varese avrebbe avuto una chance in più per portarsi a casa i due punti in palio.
John Egbunu 4: assolutamente irriconoscibile. Lontano parente dal dominatore visto una settimana fa con Napoli, specialmente quando ha la possibilità di replicare con davanti un Mekowulu in questo stato forma. Suggella la sua pessima serata con la ciliegina: appendendosi al ferro e facendo annullare un canestro di Beane nel momento più caldo del match.
Giancarlo Ferrero 6: forse poco servito dai compagni, ma i pochi palloni che tocca li converte in punti. Il capitano non sarà stato il più appariscente, ma con lui in campo Varese girava alla grande e il +17 di plus/minus è lì a testimoniarlo.
Jalen Jones 6.5: con Egbunu assente ingiustificato, è l’unico di Varese che prova quantomeno a lottare a rimbalzo. Parte lento e chiude in crescendo. A 20 secondi dalla fine ha nelle mani la bomba del 99 pari, ma il ferro gli dice di no.
Guglielmo Caruso s.v.: solo un 1′ in campo.
Markus Keene 8: gara clamorosa per il folletto portato proprio dalla Dinamo in Europa nell’Academy di Cagliari nel 2017, 33 punti con il 63% al tiro. Nel primo quarto ne mette subito 15, continuando a bucare i padroni di casa da qualsiasi posizione. Nel finale forse esagera con la tripla da 9 metri del potenziale pareggio, ma dopo una serata del genere al tiro, è dura fargliene una colpa. Un autentico rebus per la difesa per Sassari, con Bucchi che le prova tutte per poterlo fermare, ma come diceva Lucio Battisti: come può uno scoglio arginare il mare?
Giovanni Olmeo