Sassari, 08 novembre 2021 – La Dinamo Sassari era chiamata a rispondere a quella che sembrava a tutti gli effetti l’ultima spiaggia per i sardi, per continuare ad alimentare le speranze di un possibile passaggio almeno ai play-in di BCL, contro gli imbattuti tedeschi del MHP Riesen Ludwigsburg, capolista del Gruppo A, e gli uomini di coach Cavina hanno finalmente dato una dimostrazione d’orgoglio, vincendo per 82-75 e portandosi a casa la prima vittoria in questa campagna europea.
Ai biancoblu, reduci dalla brutta sconfitta in casa con Trieste, hanno fatto bene questi due giorni di ritiro decisi dalla società, approcciando subito il match nella maniera giusta, alzando il volume della difesa, grande assente dell’ultima settimana, e spiazzando gli ospiti che hanno faticando per lunghi tratti del primo tempo a trovare un’alternativa valida per scardinarla.
Arrivati anche sopra la doppia cifra di vantaggio, i sassaresi hanno dovuto subire la sfuriata tedesca nella ripresa, che in un amen ha riportato il match in perfetto equilibrio. Il duo Treier-Bendzius firma il contro break che fa scappare di nuovo il Banco e permette ai sardi di chiudere al 30′ sul +8. Nel finale è uno show di Justin Simon che riporta gli ospiti di nuovo ad un possesso di distacco, prima della bomba di David Logan che spezza le gambe alla rimonta teutonica, chiudendo sull’82-75 e vendicando la pesante sconfitta dell’andata.
Eroe inatteso della serata è stato l’estone Kaspar Treier, autentico leone nel pitturato che ha piazzato 14 punti, quasi tutti nel momento decisivo della gara; insieme a lui positivi Eimantas Bendzius, 17 punti, e il ritrovato Tyus Battle, autore di 15 punti, dato per disperso nelle ultime settimane e nel mirino di Demis Cavina dopo le ultime batoste.
Da segnalare invece l’ennesima gara negativa di Christian Mekowulu, sempre più irriconoscibile, ma soprattutto i 40 minuti passati in panchina da Anthony Clemmons, tenuto in punizione dal coach e indiziato principale a lasciare quanto prima la Sardegna, per la felicità di quei tifosi che ne hanno segnalato lo scarso impegno e la poca utilità nel roster biancoblu in questi primi mesi.
Il Ludwigsburg alla fine è caduto, a sorpresa, dopo un girone d’andata di BCL assolutamente perfetto, facendosi ingabbiare dall’aggressività in difesa dei padroni di casa, capaci di inceppare il perfetto meccanismo di coach John Patrick. Solo nella ripresa è riuscito a ritrovare quegli automatismi fatti vedere in questa fase della stagione, con un sontuoso Justin Simon, autentico rebus per la difesa sarda nel finale e autore di 26 punti con un ottimo 12/18 da due. Rischiava di essere decisivo per la rimonta anche l’apporto del veterano Tremmell Darden, con 14 punti, e autore del canestro del -3 a 74 secondi dallo scadere.
La classifica della Dinamo resta complicata, con i biancoblu ancora ultimi insieme al Prometey con una gara in più, ma comunque dietro per lo scontro diretto perso in casa; il passaggio del turno perciò si deciderà quasi certamente in Ucraina contro Miro Bilan e compagni.
Intanto il ritiro nel resort di Marina di Sorso, a 20 km da Sassari, continuerà per tutta la settimana, come annunciato dal presidente Stefano Sardara nel dopo partita, fino alla trasferta di Tortona di domenica, nella speranza di ricreare un gruppo apparso stasera, per la prima volta, capace di remare compatto nella stessa direzione.
Sala Stampa
Stefano Sardara
“In questo momento la squadra ha necessità di ritrovare la sua identità e sta lavorando per fare questo, voglio specificare che il ritiro non è punitivo ma è un modo per fare una riunione continuata per trovare soluzioni all’interno, come è giusto che sia.
Sta per uscire uno studio relativo ai tifosi di tutta Italia e la Dinamo è in crescita dell’8%, solo in questo ultimo mese. In tutto questo contesto pensavo fosse sensato presentare un mio progetto di vita ed è il motivo per cui ho comunicato la mia scelta di lasciare a fine anno: ma questo non vuole dire che da qui al mio andare via cambi qualcosa, la società è costruita per fare bene a prescindere da chi la guida.
E sicuramente non vuole dire che se -come ad oggi- nessuno dovesse presentarsi io la lasci in balia delle onde: la Dinamo è una priorità e resta una priorità, anche se dovesse voler dire spostare il mio progetto di vita. Se c’è da fare un intervento sul mercato si farà, se c’è da fare le barricate per difendere i giocatori le faremo come le abbiamo sempre fatte. Nessuno però deve pensare che il 30 giugno, siccome ho scelto di seguire altri progetti di vita, lo faccia a dispetto della Dinamo: se qualcuno si farà avanti per portare avanti la società con energia, serietà ed entusiasmo sono pronto ad andare via ma sicuramente non è concepibile mandare all’aria tutto, o vanificare l’impegno profuso in questi undici anni”.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – MHP Riesen Ludwigsburg 82-75
Parziali: 18-8; 18-19; 23-24; 23-24
Progressione: 18-8; 36-27; 59-51; 82-75
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 6.5: fatica tremendamente a smuovere il proprio tabellino, allora decide di smazzare 10 assist per i compagni e l’attacco biancoblu torna finalmente a girare dopo settimane di crisi. Nel finale però ha un moto d’orgoglio, prendendo il testimone da Treier, autore dello show realizzativo che ha portato Sassari avanti nell’ultimo periodo, e segnando i 7 punti consecutivi che sigillano la prima vittoria in BCL.
Anthony Clemmons n.e.: resta per tutta la sera seduto a guardare i compagni, nonostante stesse bene fisicamente. La panchina punitiva di coach Cavina è ormai inequivocabile: o Clemmons mostrerà di voler cambiare atteggiamento oppure non si potrà che arrivare alla separazione.
Giacomo Devecchi 6.5: con Clemmons “indisponibile”, tocca anche al capitano entrare nelle rotazioni. 16 minuti di grandissima difesa e non è una novità; in attacco invece si limita a guardare, ma il suo dovere l’ha ampiamente dato, come sempre.
Kaspar Treier 8: nel primo tempo dà una mano a tutta la squadra, specialmente in fase difensiva, ma senza farsi notare più di tanto. Nel secondo tempo invece si erge a totem e tutta la Dinamo si aggrappa a lui per portare a casa la prima vittoria di questa, negativa, campagna europea. Nell’ultimo quarto il coach dei tedeschi mette in campo un quintetto senza un vero centro, Cavina allora risponde schierando l’estone al posto dell’involuto Mekowulu e di Diop gravato dai falli: sarà la mossa vincente. Segna 7 punti solo nell’ultimo quarto, alla fine saranno 14 in 20′ giocati, e in difesa tiene alla grande anche i cambi difensivi sui piccoli. Il giovane di Tartu si conferma, anche stasera, come il migliore in queste settimane di profonda crisi. MVP del match.
Jason Burnell 6.5: lui a Gentile sono i due mastini che ringhiano e impauriscono i tedeschi in avvio, tenendoli a soli 27 punti nel primo tempo. Nella ripresa perde di efficacia e anche qualche pallone di troppo, saranno 5 a fine gara. Aumenta la fiducia nel proprio tiro da oltre l’arco e, di questo passo, potrebbe essere un’arma tattica determinante per il proseguo della sua stagione e di quella della Dinamo.
Eimantas Bendzius 7.5: a lunghi tratti si è rivisto il killer mortifero ammirato l’anno scorso con Pozzecco. I due giorni di ritiro hanno riconsegnato un lituano rabbioso in difesa, cosa mai vista in due mesi e forse non solo in questi 60 giorni. Nel terzo quarto, quando i tedeschi tornano a giocare il basket che li ha portato in cima al girone, decide di salire in cattedra e la mano torna ad essere una stufa da oltre l’arco; alla fine saranno 17 punti con 5/9 dai 6.75.
Christian Mekowulu 5: il suo atteggiamento è differente da sabato scorso, in cui non ci provava nemmeno. Si dimostra più volitivo, ma sempre troppo poco per quello che nella passata stagione si è contraddistinto come uno dei migliori centri della LBA. Il suo recupero, specialmente mentale, è ancora in alto mare, ma questa settimana di ritiro sarà fondamentale per capire se il centro nigeriano resterà dentro al progetto oppure no.
Stefano Gentile 7.5: partita totale del figlio di Nando. Nel primo tempo trascina i compagni con una difesa mai neanche sognata da coach Cavina, tenendo i tedeschi a soli quattro punti segnati per oltre 7 minuti dalla palla a due. Promosso ufficialmente a playmaker titolare, non si tira indietro e mette in campo tutta la cazzimma del repertorio: in soli 23 minuti confeziona 6 punti, 7 assist, 5 rimbalzi e 4 palle rubate, l’ultima delle quali chiude definitivamente i giochi nei secondi finali. Chissà se Clemmons abbia avuto il tempo per prendere appunti.
Tyus Battle 6.5: la sfuriata del coach dopo Trieste l’ha scosso, lui risponde mettendo in campo il talento di cui dispone e Cavina lo ripaga tenendolo sul parquet per 32 minuti, il più impiegato questa sera. In difesa è finalmente un fattore, attacca spesso il ferro e anche da oltre l’arco si dimostra mortifero. Chiude con 15 punti con il 50% complessivo al tiro. Benvenuto Tyus!
Ousmane Diop 6: gli viene data fiducia dal coaching staff, o meglio deve dire grazie all’involuzione di Mekowulu, e viene schierato nello starting five. Nel grandissimo primo quarto difensivo di Sassari c’è anche la sua firma, fino ai due falli commessi e all’attacco asmatico che lo costringe negli spogliatoi, prima dell’intervallo. Nel secondo tempo si vede che fisicamente non è lo stesso di inizio gara e Cavina gli preferisce Treier.
Giovanni Olmeo