Podgorica, 3 novembre 2021 – Si affrontavano alla Moraca Arena due delle capoliste del Gruppo B della 7Days Eurocup 2021-2022, i padroni di casa reduci dall’importantissima vittoria contro il Valencia e la Segafredo contro i tedeschi del Ratiopharm Ulm.
Dopo 40 minuti condotti quasi sempre in vantaggio la Virtus Segafredo patisce il ritorno del Buducnost trascinato dalla coppia Cobbs Reed. In una partita dura, spigolosa, con una fisicità di livello superiore, l’ha avuta vinta la squadra che ha avuto più sostanza sotto canestro, come succede quasi sempre in questo tipo di partite.
La gara era iniziata sotto i migliori auspici per i bolognesi, che grazie a difesa e transizione si portavano quasi subito sul +10, ma + l’uscita per due falli di Alessandro Pajola che fa subito smarrire l’inerzia, e ci voleva una bomba di Marco Belinelli per andare al primo mini riposo sul +6. Alla ripresa è sempre Bologna a menare le danze e forzando altre palle perse riesce a correre andando negli spogliatoi con un vantaggio rassicurante di 11 lunghezze.
La ripresa vede un Buducnost entrare in campo con un altro piglio, Cobbs comincia a fare impazzire i piccoli avversari ed i lunghi serbi si fanno sentire sotto le plance. Reed diventa praticamente infermabile ed è il solo Amedeo Tessitori a ergersi come ultimo baluardo sotto le plance bianconere, ma la vera svolta è data dall’ingresso delle second unit delle due squadre, soprattutto dei due playmaker, quando un Petar Popovic indemoniato fa comprendere a un Nico Mannion spaesato cosa voglia dire giocare in Europa partite che contano.
L’ultimo parziale è un lungo braccio di ferro con i serbi pronti a scalfire colpo su colpo le certezze bolognesi, mai visto Alessandro Pajola soffrire tanto un avversario come stasera Justin Cobbs, e a fare la voce grossa sotto le plance. Dal canto suo la Segafredo ha avuto il pregio di non mollare, restando attaccata alla partita, ma le amnesie a rimbalzo difensivo, e gli incredibili errori di Jaiteh prima e Teodosic poi, l’hanno condannata alla terza sconfitta su quattro partite giocate negli ultimi dieci giorni.
Rispetto alla sconfitta di sabato contro la Bertram Derthona la Virtus Bologna ha mostrato sicuramente altro piglio ed altra concentrazione, ma è ancora troppo farfallona in alcuni momenti, soprattutto nei nuovi arrivati. Rispetto al percorso europeo dello scorso anno questa è una squadra nuova, che ha avuto varie traversie, con un roster rivoluzionato, causa l’infortunio di Epke Udoh, mentre quella dello scorso anno aveva mantenuto la stessa ossatura della stagione precedente, quindi non è questo il momento per allarmismi eccessivi, però Sergio Scariolo avrà da lavorare, perchè certe amnesie, soprattutto a rimbalzo difensivo, andranno sicuramente eliminate.
Spogliatoi
Coach Sergio Scariolo commenta così la sconfitta:
“Congratulazione al Buducnost che ha giocato con compostezza, recuperando la partita e dimostrando esperienza, controllo del gioco e grande forza sotto canestro. Non sono scontento per nulla della performance della mia squadra: abbiamo fatto errori infantili. Molti giocatori non sono abituati a giocare in questo tipo di atmosfera con grandi responsabilità e ruoli importanti nella squadra. Tutto ciò è parte della nostra crescita, parte del nostro processo. Abbiamo sbagliato un canestro facile alla fine ma è una sconfitta dalla quale possiamo trarre e costruire tanto.”
Buducnost voli Podgorica vs Virtus Segafredo Bologna 86-82
Parziali: 22-28; 15-20; 27-22; 22-12
Justin Cobbs 8: 23 punti, ma quelli sono il meno, gestisce la squadra, domina la partita e regala 8 assistenze ai compagni, dominatore.
Edin Atic 6: inizio da tregenda, con palle perse e falli sciocchi, però si riprende e nel quintetto del sorpasso è in campo anche lui .
Suad Sehovic n.e.
Vladimir Micov 6: non è più il giaguaro di una volta, e forse non lo è mai stato, ma mette un paio di zampate di pura esperienza.
Filip Barovic n.e.
Dennis Seeley 5: dovrebbe dare sostanza tiro da fuori, poco di ambedue.
Zoran Nikolic 6: 4 minuti di quasi nulla, ma dà una stoppata importante.
Marko Jagodic-Kuridza 7: spinge, lotta e segna i canestri che deve segnare, importantissimo per far rifiatare Reed.
Igor Drobjnak 6,5: un mastino, nel secondo tempo si attacca ai garretti di Teodosic, e si fa sentire.
Jacob Wiley 7: sfrutta le amnesie a rimbalzo del pari ruolo Hervey, regala secondi e terzi possessi e segna canestri importantissimi nella rimonta.
Petar Popovic 7,5: è lui che cambia l’inerzia della partita, carica la Moraca Arena con canestri e giocate alla Pajola.
Reed 8: mette a ferro e fuoco il canestro virtussino, si mangia i pari ruolo e sfrutta l’intesa col suo playmaker.
Amedeo Tessitori 7: è il miglior lungo della squadra, sbaglia quasi nulla in attacco ed in difesa, finchè regge il fiato, fa quello che può.
Nico Mannion 5: benvenuto in Europa, è ancora indietro e si vede, deve imparare che si difende con le gambe, e non con le mani, e capire che non sta giocando del garbage time, ma partite vere, che contano, le sue superficialità danno coraggio al Buducnost ed al suo pubblico.
Marco Belinelli 7: il suo in attacco lo fa, in maniera quasi chirurgica, con una furbata trova anche i liberi del -2.
Alessandro Pajola 6+: inizio scoppiettante, poi, condizionato dai falli, soffre moltissimo Cobbs, se poi deve difendere anche per tre compagni è normale che urli contro tutto e tutti.
Amar Alibegovic 4,5: sbaglia tutto ciò che può sbagliare, due tiri liberi a parte, sta vivendo uno dei suoi soliti passaggi a vuoto.
Kevin Hervey 5: vero che segna 15 punti, vero che è il più impiegato, ma la mancanza di intensità ed il camminare sulle uova, le cinque palle perse, non sono ammesse in un contesto del genere. I lampi fatti intravedere ad inizio stagione ci avevano forse illuso?
Michele Ruzzier n.e.
Mouhammadou Jaiteh 5: era stato preso per fare il cambio, e stasera si è visto, non ha capito per tutto il match che non doveva concedere la spalla destra a Reed e sbaglia almeno tre canestri già fatti che avrebbero probabilmente cambiato l’esito della partita. Una porosità a rimbalzo difensivo non è compatibile con gli obiettivi di squadra e società.
Ty-Shon Alexander 6: gioca solo 5 minuti, e non demerita, dimenticato in panca nel secondo tempo.
Kyle Weems 6: impreciso nel tiro da fuori, il suo lo fa sempre, ruba 4 palloni, difende anche per i compagni, sta probabilmente avendo un calo fisico, ma l’impegno e l’intelligenza cestistica non mancano mai.
Milos Teodosic 6: dopo un primo tempo quasi perfetto calca nella ripresa, anche perchè i compagni non lo capiscono e sprecano palloni che sarebbero solo da infilare nel cesto. Vista la stitichezza dei compagni forza qualche conclusione, ma soprattutto un sottomano che in carriera avrà segnato almeno un centinaio di volte.
Isaia Cordinier 6,5: partita di personalità, si prende responsabilità in attacco segnando canestri non banali, ed in difesa prova a mettere il fisico al servizio della squadra. Anche lui deve entrare nei meccanismi difensivi e farsi sentire di più a rimbalzo difensivo, ma ha tutto per diventare un fattore.
tromba