Sassari, 27 ottobre 2021 – Stasera la Dinamo Sassari aveva davanti a se il primo scontro diretto per raddrizzare il proprio cammino europeo in FIBA Basketball Champions League, contro gli ucraini del Prometey, una sfida tra i due fanalini di coda del gruppo A che alla fine ha visto trionfare la squadra ospite per 79-87.
La squadra dell’ex biancoblu Miro Bilan, solo 4 punti stasera, ha avuto la meglio dei sardi dopo una rimonta lunga 30 minuti e vinta poi nel finale con un’ottime percentuali al tiro, al contrario di una Dinamo che faticava tremendamente a trovare il fondo della retina. MVP di serata D.J. Kennedy, ex Reyer Venezia, autentico rebus per la difesa sassarese, chiudendo con uno scintillante 32 di valutazione, impreziosito da una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi. Ottima anche la gara di Chris Dowe, 17 punti e 61.5% al tiro, ma l’ago della bilancia è stato il duo D’Angelo Harrison e Illya Sydorov, rispettivamente 16 e 14 punti, che hanno dato la spallata decisiva agli uomini di coach di Cavina per portarsi a casa una vittoria pesantissima per le speranze europee della ricca squadra ucraina.
La Dinamo approccia alla grande il match, cosa rara negli ultimi tempi, firmando anche il +16 nel secondo quarto, prima di farsi rimontare dagli ospiti. Alla fine ritornano a galla i soliti problemi di circolazione in attacco e il Banco si inceppa. Nel quarto periodo, con la gara in equilibrio, Logan e compagni non segnano più per oltre 4 minuti e la rimonta diventa praticamente impossibile, alzando bandiera bianca davanti ai rivali contro cui i sardi si giocheranno l’ultimo posto utile per la seconda fase di BCL.
Gara solidissima del giovane Kaspar Treier, 14 punti, che ha dovuto fare le veci del negativo Mekowulu, solo 3 punti e gravato subito di falli. Oltre all’estone, positiva anche la gara del lituano Eimantas Bendzius, 14 punti e 7 rimbalzi, che ha firmato il grande break iniziale e poi ha provato a tenere a galla i sassaresi nella ripresa. Il duo baltico ha messo i punti e i muscoli per portare in porto la prima euro-vittoria della stagione, ma, come troppo spesso si è visto in questi due mesi, la Dinamo si prende delle pause infinite durante le gare che permettono agli avversari il rientro immediato, costringendo i sardi ad inseguire con il fiatone, perdendo poi la lucidità nei momenti decisivi.
Ora la situazione del Gruppo A si complica, con la Dinamo Sassari ultima con zero vittorie e costretta a battere almeno una delle due corazzate che comandano il girone. Fra due settimane, l’8 di novembre alle 20:30, ospiterà i tedeschi del Ludwigsburg, primi a punteggio pieno, cercando di vendicare la pesante sconfitta dell’andata. Prima di allora, domenica prossima alle 17:00, la squadra di coach Cavina avrà di fronte in LBA lo scoglio più alto di tutti in questo periodo di burrasca: l’Olimpia Milano al forum di Assago, dove i sardi non vincono in regular season da 2 anni, dal 7 aprile 2019, durante la famosa cavalcata della Dinamo di Pozzecco, vincendo per 79-93 con un Jack Cooley straripante da 27 punti. Da allora n’è passata di acqua sotto i ponti, altri tempi, altri volti, altre squadre.
Sala Stampa
Ronen Ginzburg, Tyus Battle e Demis Cavina
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Prometey 79-87
Parziali: 22-13; 22-25; 19-27; 16-22
Progressione: 22-13; 44-38; 63-65; 79-87
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
David Logan 5.5: protagonista dell’ottimo avvio biancoblu, segna in qualsiasi modo e da ogni posizione. Nella seconda metà, però, trova il cellophane sul ferro e la palla non gli entra praticamente mai. Si demoralizza e si eclissa dalla gara.
Anthony Clemmons 5.5: forse punto nell’orgoglio, dopo le numerose critiche ricevute, entra sul parquet con una rabbia e una concentrazione mai viste fino ad ora. Segna, ringhia come un mastino in difesa rubando anche due palloni e serve assist come dovrebbe fare un play. Nel secondo tempo però rientra in campo il gemello “ammirato” in questi due mesi e per la Dinamo son dolori: nel finale torna la sua celeberrima gestione scellerata e allora vincere diventa impossibile.
Luca Gandini sv: in campo per un minuto solo.
Kaspar Treier 7: un leone! Entra da centro, per sostituire Mekowulu gravato di falli, e si carica i compagni sulle spalle. Cancella l’ex compagno Bilan in difesa e in attacco è quasi una sentenza, con uno strabiliante 3/4 dai 6.75. Nel momento caldo del match commette il quinto fallo e la Dinamo, senza il suo leone, viene sbranata da Harrison e Sydorov.
Jason Burnell 6: in difesa ha una gara impegnativa, visto l’atletismo e la fisicità degli ucraini. Parte bello aggressivo, ma alla lunga soffre i lunghi ospiti. Nel secondo tempo diventa uno dei fari offensivi e tiene la Dinamo a contatto. Nel finale perde lucidità, ma non gli si può imputare nulla.
Eimantas Bendzius 6.5: è ufficialmente sulla via della guarigione, dopo la buona gara contro Brescia. Da fuori punisce spesso e volentieri e il Prometey barcolla. La Dinamo poi rallenta e lui si adegua, accontentandosi troppo spesso di tiri impiccati e con poco ritmo. Nel finale, se avesse avuto un play con la sua stessa maglia, probabilmente avrebbe potuto dare la zampata decisiva al match, ma purtroppo non viene proprio visto.
Christian Mekowulu 4: la Dinamo parte molto bene, ma lui resta fermo al palo. Commette due falli in un amen e si estromette da solo dal primo tempo. Nella ripresa sembra più concentrato, specialmente un difesa piazzando 3 stoppate, ma non segna mai e cestina pure un canestro già fatto su assist di Clemmons. Quando la squadra prova la rimonta nel finale, lui completa la frittata con un quinto fallo di rara ingenuità.
Stefano Gentile 5: non riesce a connettersi alla gara, nonostante il solito impegno encomiabile. Non riesce a smuovere il proprio tabellino e si innervosisce. Chiude, dopo 16 minuti, con un virgola sanguinosa.
Tyus Battle 5: irriconoscibile da 2 gare. Sembra quasi sconnesso dagli altri nel primo tempo; nella ripresa ritrova il filo, creandosi i suoi canestri in penetrazione, ma alla fine svanisce sul più bello.
Giovanni Olmeo