Varese, 24 ottobre 2021 – Come scende il buio sopra il Sacro Monte, scende il buio anche alla Enerxenia Arena di Masnago. Buio che avvolge la Openjobmetis Varese aprendo il campo e qualcosa di più ad una corsara UnaHotels Reggiana. Nulla può la tenue resistenza insubrica contro le scorribande degli uomini di “Captain Morgan” Andrea Cinciarini.
L’ex Capitano dell’Olimpia Milano, tornato come il figliol prodigo in terra emiliana, continua nel suo risorgere dalle ceneri delle bench meneghine. Ormai scrollata la polvere accumulata, indossato il mantello, il “Cincia” è diventato in breve il leader indiscusso di una sorprendente Reggio Emilia.
“Artiglio” Caja ha in mano un roster di certo valore: Hopkins ed Olisevicius son dei finalizzatori eccelsi, Candi concreto, Crawford redivivo, presenti Baldi Rossi e Strautins, ex di turno. Roster che gli permetterà una stagione tranquilla con forse qualche ciliegina da porre su tante torte confezionate a modo.
Quello che vorrebbe coach Adriano Vertemati per i suoi, cui però non ha la stessa risposta da un altro ex Capitano Olimpia: Alessandro Gentile. Poca leadership per l’esule casertano, cui pecca di prestazioni dal derby con la sua ex tanto amata squadra meneghina.
Non tutto però è da buttare. La presa di Trey Kell, la conferma di Egbunu e Jones possono essere blocchi granitici per stabili fondamenta su cui ascendere il proprio palazzo in costruzione. Forse il “demansionare” AleGent servirebbe ad una direzione comune, ovvero la salvezza tranquilla, cosa che ad oggi la si vede lontana.
Resta nel lato scuro della Luna la Openjobmetis Varese, che soccombe con carente resistenza alla UnaHotels Reggiana. Squadra di casa subissata da mortificanti quanto giusti fischi da parte dei depredati tifosi.
Siamo ancora all’inizio, ma il buongiorno lo si vede col Sole, che ancora non sorge a Masnago ma splende in Emilia.
Openjobmetis Pallacanestro Varese – UnaHotels Pallacanestro Reggiana 67-106
LE PAGELLE
KELL 6,5: sta tornando quello che Varese sperava fosse. Potrebbe essere però più leader.
GENTILE 5: se davvero dopo le grandi bugie esistono le statistiche, eccone la dimostrazione: il “fasotutomi” non funziona più, necessita una ridimensionata.
AMATO 4,5: non ho memoria di lui in partita. Mi assicurate che c’era?
SOROKAS 4,5: vedi sopra, con viaggi in lunetta in più.
DE NICOLAO 5: il 100% dal campo non lo esclude dalle responsabilità della disfatta.
WILSON 3: che mai ci faccia ancora li? Fortunato, perchè da altre parti era già al gate 2 di Malpensa.
EGBUNU 6: qualcosa prova a dare, ma il deserto è troppo ampio per diffondere il ruggito.
FERRERO 3: il capitan della compagnia è il primo a capitolare. Smembrato da chiunque.
JONES 6: non manca orgoglio, ma anche lui non è nella posizione per dare di più.
CARUSO s.v.: 3 minuti per capire dove diamine è capitato.
THOMPSON JR 6,5: onesto match per lui, che comincia a mostrare costanza nel rendimento.
HOPKINS 7,5: fa suo il pitturato ma colpisce molto dal mid-range. Utile, forse qualcosa in più.
CANDI 7: anche lui che sta imparando a prendersi e colpire dalla media. Arma tattica.
BALDI ROSSI 7: non ingannino le cifre, molto più efficace di quanto un numero non indichi.
STRAUTINS 7: presente ambo i lati del campo, ora tocca mantenere.
CRAWFORD 8: il mattatore del match, il boia spietato che ha ucciso Varese nel secondo quarto.
CINCIARINI 9: la leggenda dell’araba fenice, che risorge dalle ceneri. Lui anche dalla polvere accumulata nelle panchine milanesi. 35 anni, ancora doppia-doppia tra punti ed assist. IMMENSO, COMMOVENTE.
JOHNSON 7,5: altro realizzatore uscito allo scoperto dopo tanto torpore. Da 4, ha ucciso Jones da fuori.
OLISEVICIUS 7: stavolta lascia l’attacco agli altri mettendosi al servizio dietro. Ne paga la precisione, ma non il rendimento.
DIOUF 6: stint brevissimo, ma non si tira indietro con Egbunu. Grintoso.
SALA STAMPA
Coach Attilio Caja e Vice-Presidente Enrico San Pietro:
D.G. Andrea Conti, che annuncia le dimissioni:
Coach Adriano Vertemati:
“La partita è iniziata male. In difesa le prime 5 azioni abbiamo preso canestro su ciò su cui avevamo lavorato. Oggi non funzioniamo e non siamo funzionali. Non si può approcciare ad una partita così. I problemi sono tanti: mentale, fisico, di preparazione, dopo tre gare perse in maniera imbarazzante si può dire tutto. Quando però una squadra dimostra di poterci provare io penso che il problema vada al di là della pallacanestro, anche perché abbiamo provato tutto stasera. Il problema è più profondo, dobbiamo trovare l’interruttore giusto per ripartire. Io non ho nessuna paura, allenare con paura è la cosa peggiore che possa succedere . Concentrarsi su un singolo è difficile stasera, oggi abbiamo pagato in ogni zona di campo. Quando tutto così non funziona è impossibile che sia la realtà. Con la nostra difesa di contenimento abbiamo deciso di fare pick’n’pop e non ha pagato ma stasera nessuna situazione difensiva ci ha agevolato, anzi. Se ci fosse stato un assetto che funzionava avremmo continuato ad usare quello. Ripeto quando non funziona nulla la soluzione è più semplice di ciò che sembra”
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10