Arriva l’autunno e, come noto, questo è il periodo dell’anno in cui in NBA si aprono le danze per la nuova stagione. Quella che partirà tra poco è l’edizione numero 75 del campionato di basket più bello e spettacolare al mondo, il torneo di pallacanestro dove sono protagonisti i giocatori più forti e pagati sulla terra e che, però, quest’anno vedrà ai nastri di partenza soltanto un italiano, ovvero Danilo Gallinari, pilastro della squadra di Atlanta.
Ma questo è solo l’inizio di quella che si preannuncia essere un’entusiasmante stagione in cui alcune delle migliori squadre della lega nordamericana e delle più grandi stelle del parquet si affronteranno, testa a testa, fino alla prossima primavera quando si assegnerà il titolo con in occasione delle Finali NBA.
Si ripartirà dalla vittoria dei Bucks e di Giannis Antetokounmpo che nell’ultima stagione sono saliti sul tetto più alto del mondo (la prima volta per il fuoriclasse greco). Ma secondo i principali siti di scommesse basket per NBA, come quello di Betway, nella speciale classifica delle squadre favorite alla vittoria dell’anello del campionato 2021/22 troviamo la compagine di Milwaukee soltanto dopo i più quotati Brooklyn Nets e i Los Angeles Lakers.
Ci si aspetta tanto proprio dai gialloviola di LA che quest’anno hanno aggiunto, ad un roster già competitivo, una serie di giocatori All-Star che avranno l’unico obiettivo di riportare i Lakers sul tetto del mondo. Ai già presenti LeBron James e Anthony Davis (che l’anno scorso hanno saltato molte partite per infortunio), faranno parte della squadra allenata da Frank Vogel nomi del calibro di Russell Westbrook, Carmelo Anthony, Trevor Ariza, Kent Bazemore, DeAndre Jordan e Rajon Rondo. Certo, l’età potrebbe rappresentare un problema ma il roster sembra essere una spanna sopra tutti, considerato soprattutto che a Ovest la concorrenza in questa stagione sarà più che mai agguerrita.
Tra i possibili contendenti al titolo di campione della Western Conference, i Lakers dovranno fare i conti anche con la star dei Denver Nuggets, Nikola Jokic, che nell’ultimo campionato ha battuto il due volte MVP Antetokounmpo nella corsa al massimo premio personale in NBA. Sempre a Ovest, occhio ai Phoenix Suns, finalisti l’ultimo anno. A Est, e più in generale anche in ottica dell’anello, la squadra da tenere sotto osservazione sarà quella dei Nets, allenata da Steve Nash (al suo secondo anno a Brooklyn).
Il trio delle meraviglie formato da Kevin Durant, James Harden e Kyrie Irving riuscirà a fare meglio dell’anno scorso quando fu fermato dai Bucks in gara-7 delle semifinali di conference a Est? E quando inciderà il passaggio di Kyle Lowry (il più ambito tra i free agent quest’anno) ai Miami Heat, altra potenziale candidata per arrivare fino in fondo nella Eastern?
Restiamo sulla costa atlantica per parlare degli Atlanta Hawks, tra le sorprese in positivo dell’ultimo campionato. La squadra dell’ex Olimpia Milano Gallinari è arrivata a giocarsi le finali a Est, perdendo 4-2 contro i futuri campioni dei Bucks. La stella della squadra resta Trae Young, paragonato addirittura al “primo” Michael Jordan da coach Nate McMillan. Con lui, il Gallo (che nel 2021 ha giocato anche le Olimpiadi di Tokyo con la Nazionale di Meo Sacchetti) e il serbo Bogdan Bogdanović dovranno provare a migliorare il risultato ottenuto la scorsa stagione. Un obiettivo sulla carta non facilissimo, tuttavia alla portata di una squadra abbastanza giovane che ha messo in cascina un ulteriore anno di esperienza ai massimi livelli, che è quello che conta in un campionato come la NBA.
Come detto, ci sarà un solo italiano quest’anno sul parquet. Nico Mannion, un po’ a sorpresa, ha preferito salutare i Golden State Warriors e gli States per accettare l’offerta della Virtus Bologna in LBA, così come ha fatto Nicolò Melli che, in scadenza di contratto, ha scelto di tornare in estate nel vecchio continente e provare a vincere l’Eurolega con l’Olimpia Milano.
A guadagnarci è stata senza dubbio la nostra LBA che ha aggiunto due giocatori di valore assoluto nel proprio campionato. Adesso toccherà a Gallinari, però, tenere in alto il vessillo tricolore in America, nella speranza (poi non tanto remota) di poter ripercorrere la strada che nel 2014 portò Marco Belinelli e gli Spurs a vincere l’anello.