Bologna, 3 settembre 2021 – In contemporanea alla apertura ufficiale della stagione 2021-2022 al Paladozza è andata in scena l’ottava edizione del Memorial Porelli, con in campo due delle quattro squadre esentate dalla prima fase di SuperCoppa.
Assenze di rilievo per ambedue le squadre, infatti i salentini si sono presentati all’appuntamento senza Wes Clark, Mattia Udom e Jeremy Chapell, mentre fra i padroni di casa mancavano Nico Mannion, alle prese con un fastidioso virus intestinale del quale non si conosce bene quanto potrà incidere temporalmente. Ci sarebbe spazio ancora per un tesseramento da straniero ma è complesso capire l’andamento del problema. Assenti indine Milos Teodosic, per affaticamento muscolare e Marco Ceron.
Il match ha visto le due squadre provare ad entrare nei giochi nuovi e fino a metà secondo quarto è stato abbastanza in equilibrio, soprattutto grazie ad un Raphael Gaspardo in grande spolvero, dopodicchè è uscita la maggior lunghezza e sostanza della squadra bianconera che ha spezzato la partita arrivando anche al +28.
MVP del match è stato votato Kyle Weems, ma ancora una volta il giocatore decisivo per i virtussini è stato Alessandro Pajola, che sembra non voler fare neanche una piccola pausa nel processo di crescita che intrapreso in questi ultimi due anni: 20 di valutazione con 7 punti, 6 palle rubate, 4 rimbalzi, 9 assist in poco meno di 19 minuti in campo.
In casa brindisina buoni sprazzi di Riccardo Visconti e Alessandro Zanelli fra la vecchia guardia, e di Myles Carter ed Nathan Adrian fra i nuovi arrivati, che insieme a Nick Perkins hanno dato vita a bei duelli muscolari sotto canestro contro i pari ruolo avversari. Da dimenticare i 6 minuti del crinito Josh Perkins, che dopo un inizio non è più stato riproposto in campo da un disperato coach Frank Vitucci.
Per i padroni di casa, detto dei due MVP, ottime cose sono state prodotte dal neo arrivato Kevin Harvey, giocatore setoso nei movimenti e con un tiro da fuori assolutamente non disprezzabile, mentre ancora abbastanza indietro, soprattutto per reattività, è apparso Ekpe Udoh, che però ha mostrato la solita intelligenza cestistica con un paio di chiusure difensive, commoventi per scelta di tempo e posizione. Bello solido è parso Mouhammadou Jaiteh lontano parente del grezzo giocatore visto a Torino, mentre Michele Ruzzier ha dato qualche discreto segnale come gestione offensiva, ma l’approccio iniziale difensivo è stato da mani nei capelli, probabilmente dovuto anche alle fatiche della preparazione.
La prima cosa che è balzata agli occhi, rispetto alla scorsa stagione, è stata la ricerca del tiro veloce, anche alla prima occasione utile. Infatti Awadu Abass prima, e Amar Alibegovic poi, si sono presi un bel cazziatone da coach Sergio Scariolo per aver rinunciato ad un buon tiro, e del cambio sistematico, tanto utilizzato lo scorso anno, si sono visti solo pochi accenni.
La tendenza pare evidente, è quella di avere due trattatori di palla sempre in campo ad interscambiarsi nel ruolo di 1 e 2, ma per chi vi scrive, una guardia pura in questo roster manca, e sarebbe la ciliegina su una torta che al momento pare molto, ma molto invitante.
Le parole dell’MVP Kyle Weems
Virtus Segafredo Bologna vs Happy Casa Brindisi 92-72
Parziali: 18-23; 30-12; 22-14; 22-23
Virtus Segafredo Bologna: Tessitori 7; Belinelli 15; Pajola 7; Alibegovic 4; Harvey 14; Udoh 6; Ruzzier; Colomba; Jaiteh 8; Solaroli; Weems 18; Abass 13. All. Sergio Scariolo.
Happy Casa Brindisi: Carter 8; Adrian 5; Perkins J; Zanelli 13; Visconti 12; Gaspardo 17; Ulaneo 9; Redivo 2; Guide n.e.; Udom n.e.; Perkins 5. All. Frank Vitucci
tromba