Pesaro, 10 gennaio 2021 – Attenzione, attenzione, la Victoria Libertas Pesaro Basket, denominata dallo scorso anno Carpegna Prosciutto, è tornata nel gotha della nostra pallacanestro!
Battendo infatti oggi in casa per 99-88 una Germani Brescia come al solito bolsa nelle fasi cruciali del match, il team di Jasmin Repesa compie un mini-miracolo sportivo qualificandosi alle Final Eight di Coppa Italia 2021, evento che non si verificava da ben 9 nove anni.
Un passaggio di consegne, quantomeno in questa stagione, perchè in pochi avrebbero pensato che la Germani Brescia, da tempo nelle zone nobili della nostra LBA, non riuscisse a centrare l’obiettivo Final Eight dopo aver fallito le Top 16 della 7DAYS Eurocup.
Invece è accaduto ed è tutto merito di una Carpegna Prosciutto Pesaro attenta, motivata, che anche questa sera ha sciorinato un basket non scintillante ma dannatamente efficace, colpendo la Germani Brescia nei suoi punti deboli dopo averla sofferta per i primi 20′ di gioco (40-45).
Di sicuro aiuta se poi si ha in squadra, ad esempio, gente espertissima come Carlos Delfino o lo straordinario Ariel Filloy di questa sera, autore di un season high in una gara così importante come questa (22 p.ti).
Eppoi c’è gente come Tyler Cain (mi piacerebbe sapere perchè la Germani Brescia lo abbia dato via in estate…), e Justin Robinson ma, in particolar modo, un ragazzo del quale sentiremo parlare, al secolo Marko Filipovity, ala ungaro-croata classe ’96, una vera sorpresa: alto, tosto, capace di colpire da fuori ma anche di far male vicino al ferro, prendere appunti per la prossima stagione per chi voglia avere nel proprio roster un giocatore di prospettiva per l’Euroleague!
Ma se in panchina poi si siede Jasmin Repesa…Beh, occorre aggiungere anche la solidità di Matteo Tambone e di Simone Zanotti?
Applausi dunque alla Carpegna Prosciutto Pesaro mentre si lecca le ferite la Germani Brescia.
Che il clima in seno al club lombardo non sia sereno è evidente come l’espulsione diretta di un nervosissimo coach Maurizio Buscaglia, evento accaduto nel terzo periodo dopo un secondo fallo sanzionato a favore di Ariel Filloy su di un suo tiro da tre, fischio che ha fatto saltare i nervi al coach pugliese!
Anche oggi la Germani Brescia era riuscita a mettere il naso davanti e bene (16-26 all’11’ di gioco), chiudendo poi all’intervallo lungo sul 40-45.
Ma quando, al rientro in campo, la Carpegna Prosciutto Pesaro ha iniziato ad alzare l’intensità complessivo del proprio gioco, un parziale da 28-15 ha stravolto gli equilibri di tutta la gara mettendo la Germani Brescia con la testa sott’acqua. E senza più riemergere.
Un ultimo inciso. Ovvio che più di qualche cosa non quadri in casa Germani Brescia, bisognerebbe correre ai ripari, magari prendendo un playmaker al posto di un Kenny Chery a dir poco sconclusionato oggi, oppure mettere Luca Vitali nelle condizioni di terzo play, ma questo lo scopriremo solo vivendo.
Sala Stampa
Carpegna Prosciutto Pesaro – Germani Brescia 98-88
Parziali: 16-22; 24-23; 28-15; 30-28
Progressione: 16-22; 40-45; 68-60; 98-88
Le pagelle
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 4: entra per 3’30” di gioco nel primo periodo ma non se ne accorge nessuno, o quasi, perchè dovrebbe dare una mano sotto le plance con la sua freschezza. Invece, niet! Se vuole proporsi in NBA il prossimo anno deve darsi una mossa, e di brutto!
Ariel Filloy 9: entra e spara una buonissima tripla, poi un’altra nel secondo periodo e dopo un’altra. Un buonissimo inizio, in una stagione al momento poco brillante per lui. L’assenza di Frantz Massenat quasi lo obbliga a tirare di più partendo da guardia dalla panchina ed a cercare il canestro di più del solito e lui non si fa pregare, 71% dalla lunga spiega i 22 p.ti, season high nella gara più importante per lui e per Pesaro.
Tyler Cain 8: sempre presente ma dopo un buon canestro poi sia annulla vs Ristic ed il bresciano vs di lui. Nel secondo periodo però si riprende, sfiora la doppia cifra al 20′ e comunque prova a rendere la vita difficile al dirimpettaio che però lo sovrasta quando alza il braccio. Nel momento in cui Pesaro scappa però è lui che troneggia nel pitturato, sfiora la doppia doppia con 15 p.ti e 9 rimbalzi, metteteci anche 4 assist, va!
Justin Robinson 7,5: parte bene Giustino, s’incarta però in attacco nel corso del primo periodo, favorendo il break bresciano da 0-12 nel primo periodo. Poi, imbeccato da Geraldo, si sveglia, due belle triple al 20′ di gioco ma servirebbe qualcosa di più. E nella ripresa si dedica a giocare, ad inventare, portandosi alla fine 11 p.ti in dote, con una tripla siderale delle sue. Una delle belle sorprese di questa Carpegna Prosciutto Pesaro rinata.
Matteo Tambone 7: è il suo l’inizio del 3-0 con buono e fallo, poi si spegne in attacco ed anche in difesa si fa spesso prendere in controtempo dai bresciani. Al 20′ solo i punti dell’inizio più 2 assist ma la sua affidabilità in difesa la si nota quando Pesaro la ribalta nel terzo e la vince nel quarto periodo. Alla fine 6 p.ti, 3 rimbalzi e 3 assist. Più affidabile di una Honda!
Gerald Robinson 6: Geraldo entra per Giustino ma non cambia molto la solfa nel primo periodo. Prova anche a segnare ma non gli riesce niente di buono. Però si mette al servizio della squadra, al 20′ di gioco ha almeno collezionato ben 4 assist per i compagni. Rientra per Giustino nel momento in cui Pesaro vuole accellerare, sul massimo vantaggio di +6 per i marchigiani, al 28′ e porta il suo contributo alla causa. In palese ritardo di condizione per le ben note vicende che lo han portato a Pesaro dal crollo Virtus Roma.
Marko Filipovity 9: inizio freddino, come qualche volta gli capita tra le mura amiche. Repesa quindi lo toglie ma quando lo rimette, verso la fine del secondo periodo, piazza una bella tripla. Ed al rientro in campo fa le onde, da fuori e vicino al ferro, inarrestabile. Questo ragazzo ungherese si prende la scena, è lui l’MVP di una gara così importante per la Carpegna Prosciutto Pesaro: segna da fuori (43% da tre), segna al ferro (67%), e prende 8 rimbalzi per un totale di 24 p.ti, è nata una stella!
Simone Zanotti 7: dà il cambio a Cain, un pò in affanno sul quel cristone di Ristic. E va bene, tripla e palla nel cotone da due, è lui l’anima offensiva della Carpegna Prosciutto Pesaro nel primo periodo. Però soffre la presenza bresciana vicino canestro, però quando Repesa lo ributta nella mischia non molla mai e non si tira mai indietro, non è solo cuore questo ragazzo perchè oggi butta in campo tanta sostanza! Otto punti e 3 rimbalzi, bravo!
Carlos Delfino 8: non inizia benissimo in attacco, meglio in difesa. Ma quando Crawford lo attacca, sbanda paurosamente, gli anni e la freschezza dell’ex-Cremona e Milano si fanno sentire. Tira male oggi ma, più che altro, almeno nel primo tempo non brilla per la sua proverbiale saggezza cestistica. La prova è che i suoi primi suoi due punti arrivano sì, ma dalla lunetta, al 18′ di gioco!! Al rientro, spara la tripla che va, rimettendosi a difendere ed allora la sua classe cristallina esce fuori anche se continua a litigare con il ferro. Ma mette dentro 9 liberi uno più pesante dell’altro nell’economia del match: monumentale!
Serpilli, Basso e Calbini ne.
Germani Brescia
TJ Cline 6,5: buon inizio, al ferro per lui, poi ancora ed ancora, è lui l’attacco di Brescia ad inizio gara dopo il 6-0 di Pesaro nel primo periodo. Ne mette 10 nel primo periodo e prende anche 4 rimbalzi! Esce, rientra ed al 20′ di gioco dice 12 p.ti, 5 rimbalzi e 2 assist, niente affatto male. Al rientro in campo però spara a vuoto due triple senza gran senso e di fatto esce anche dal match. Decisamente male dalla lunga, si vede che sa il meglio quando attacca il ferro, 0,5 in più della sufficienza perchè almeno ne mette 19 e raccoglie 8 rimbalzi.
Luca Vitali 5: primo assist per Ristic nel secondo periodo appena entra, è proprio il centrone serbo il destinatario dei suoi passaggi, collezionando 3 assist al 20′ di gioco. Ma non è più il Vitali di una volta, che almeno si ancorava al tiro da fuori e consegnando assist su assist. Scompare anche lui quando Pesaro rientra in campo sotto di 5 all’intervallo lungo, travolto dalla voglia dei biancorossi: se Brescia sta collezionando rimonte su rimonte anche lui deve prendersene carico, è venuto il momento di appendere le scarpe al chiodo?
Kenny Chery 3: inizio rivedibile, sparacchia sul ferro da fuori, poi va al ferro e fa bene. Comunque Buscaglia lo toglie quasi subito dopo l’avvio 6-0 di Pesaro, cercando maggiore equilibrio in campo con Sacchetti e Vitali, per lui solo 7′ di gioco nei 20′ del primo tempo. Rientra ad inizio terzo periodo ma non se ne accorge nessuno, anzi, Pesaro vola via che un piacere nel parziale che deciderà il match. Una prova negativa, da -2 di valutazione, non occorre aggiungere altro.
Dusan Ristic 6,5: ingaggia il solito duello spartano con quel satanasso di Tyler Cain, l’effetto è che si annulla contro di lui come il pesarese. Fatica ad entrare in gara in attacco, segna il primo canestro su assist di Vitali, più fallo, al 13′. Lotta comunque sempre, innegabile, e si concede un secondo periodo da leader offensivo, chiudendo con 13 p.ti, con un 86% al tiro che spiega tutto. Al rientro in campo va al ferro con forza, vs Delfino, poi non se ne ha più traccia, eloquente che chiuda il match con soli due punti nei 20′ di gioco al rientro in campo, raccattando solo 6 rimbalzi. Bene, ma non benissimo!
Giordano Bortolani 6-: entra nel secondo periodo ed esegue subito un buon attacco al ferro. Rientra nel terzo periodo, nel momento peggiore (-9) al 28′ per Brescia e purtroppo perde subito palla. Poi si riscatta ma il sentiment bresciano non lo aiuta, non lo può aiutare, sbandando anche lui in difesa. Chiude con 4 p.ti ma non può essere il baluardo a cui aggrapparsi in stagione, sia chiaro!
Brian Sacchetti 4: si vede poco quando entra nel primo periodo, smista diversi palloni e cerca di concedere meno in attacco ai pesaresi. Gara amorfa, senza nerbo, quasi 15′ di gioco in cui non si vede e non si “sente” la sua presenza, che di solito stabilizza il gioco su i due lati del campo. Male.
Drew Crawford 4,5: non sta attraversando un buon periodo (eufemismo), e l’inizio lo conferma, quando ad esempio sbaglia un appoggio al vetro da sinistra usando la mano destra. Poi buca Delfino, finalmente uno sprazzo per poi proseguire meglio. Poi si fa travolgere anche lui dalla forza e la voglia di Pesaro, solo 8 p.ti e la domanda che rimane, ferma e decisa: “cosa è successo all’MVP dell’LBA 2018-19?”
Tyler Kalinoski 5,5: non appare ancora in forma smagliante. Prova subito a centrare il bersaglio da fuori, com’è logico che sia, al 20′ di gioco sono 5 i punti che ha messo a referto. Lui ci prova ma non incide, non si percepisce per niente che lui possa “far girare” il match, alla fine 15 p.ti li mette dalla lunetta e, per l’amor del cielo, valgono sempre. Ma la sensazione è che non sia quell’arciere da fuori di cui Brescia necessitasse.
David Moss 6,5: è il miglior tiratore di Brescia in stagione, inizia con una tripla a bersaglio convertita poi con un long-two. Dopodicchè piega le gambe in difesa rendendo la vita difficile agli avversari, riuscendoci: il solito faticatore, impagabile. Ma nel quarto periodo, nel momento in cui Brescia è -4 dopo aver buttato alle ortiche la parità, perde due possessi sanguinosi, uno per sfondo ed uno per un’ingenuità, Filipovity e Pesaro ringraziano riportandosi sul +7. Non molla mai ma non basta. Per lui 11 p.ti, 5 rimbalzi e 4 assist.
Salvatore Parrillo 8: entra per mordere Geraldo a 42″ dalla fine del terzo periodo, non esce più dal campo perchè ci mette tutto quello che ha, sparando a bersaglio tre triple nel quarto periodo che consente alla sua Brescia di restare a galla. Difende bene sui sui Robinson, si danna l’anima insomma e cerca d’infondere coraggio ad una squadra che sembra proprio non avercelo il coraggio! Bravo Sasà!
Ancellotti e Bertini ne.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto