Clamoroso al PalaPentassuglia! La Capolista Happy Casa Brindisi cade dopo 9 vittorie consecutive. Contro la Carpegna Prosciutto Pesaro arriva la seconda sconfitta del campionato, dopo quella nel match di apertura a Venezia.
Brusca frenata dopo la splendida vittoria in quel del Mediolanum Forum di Assago, contro l’AX Armani Exchange Milano, per i ragazzi di Coach Frank Vitucci, che ora rischiano di perdere la vetta della classifica appena conquistata.
Pesaro si mette alle spalle le due sconfitte consecutive contro Treviso e Fortitudo. Consolida così la sua posizione in zona playoff e compie un passo importante in ottica qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.
Come se non bastasse, interrompe la striscia di 5 sconfitte consecutive in campionato a Brindisi laddove era passata, per l’ultima volta, nella stagione 2016-17. Jasmin Repesa si conferma discreta bestia nera per Frank Vitucci: il Coach ex Fortitudo e Olimpia Milano centra il nono successo in dodici incroci con l’Head Coach della Happy Casa.
Il 92-81 finale, in favore degli ospiti, non premia nemmeno fino in fondo la squadra che ha dominato il confronto sin dalla palla a due. A partire dal parziale di 8-0 nei primi 2’12”, i marchigiani trovano con facilità irrisoria il centro dell’area brindisina e tirano con percentuali irreali.
Carlos Delfino infila quattro triple su altrettanti tentativi ed è l’innesco principale di una macchina che non si inceppa in alcun momento e trova il massimo vantaggio sul +15. Anche grazie a un Tyler Cain che sovrasta Nick Perkins nel duello sotto canestro.
Brindisi paga un pessimo approccio e la peggior serata della stagione di D’Angelo Harrison. La squadra di Vitucci è sembrata veramente scarica, di testa ancor prima che nel fisico, e colpevole anche di numerosi errori di comunicazione in entrambe le metà campo.
Sembra poter entrare in partita quando raggiunge il -5, sul 28-33, durante il secondo quarto, andando forte a rimbalzo d’attacco con Krubally e Willis. Tuttavia, è un fuoco di paglia.
Pesaro rientra forte dagli spogliatoi, con un parziale di 7-0 propiziato da un positivo Simone Zanotti, con il quale la Vuelle trova il nuovo massimo vantaggio sul +21. Da lì in poi, il parquet brindisino sarà il giardino di casa di un Justin Robinson esplosivo e impossibile da contenere in 1vs1.
La squadra di casa subisce passiva, quasi inerme, le iniziative della squadra di Repesa, che non accenna a raffreddarsi e trova canestri estemporanei anche a giochi rotti. Sempre per mano di Robinson, ma anche di Ariel Filloy in un paio di occasioni.
Il quarto periodo è sostanzialmente una lunga passerella e, nemmeno in questa circostanza, Brindisi brilla per lucidità. Pesaro, infatti, è costretta a confrontarsi con i 4 falli di Cain e Drell, ma non paga praticamente mai dazio. Brindisi ha il demerito di attaccarli con poca decisione e di servire troppo poco la palla in post basso. Non è proprio serata.
Gioisce Pesaro, che però si porta a casa, oltre ai due punti, il rammarico per l’infortunio al polso destro di Frantz Massenat, che pare piuttosto serio.
Happy Casa Brindisi-Carpegna Prosciutto Pesaro 81-92
Parziali: 21-27, 36-50, 60-76, 81-92
Sala stampa
Frank Vitucci
“Sconfitta meritata, non ha funzionato nulla. Abbiamo giocato molto al di sotto dei nostri standard e degli standard minimi per provare a competere. Siamo stati irriconoscibili, difendendo malissimo e arrivando sempre in ritardo. Non vanno tuttavia fatti drammi, non siamo e non saremo mai imbattibili. Il campionato è equilibrato dal punto di vista tecnico, le differenze tra le squadre sono minime e oggi l’avversario ha performato meglio. Dobbiamo analizzare bene e premere il tasto reset. In settimana abbiamo avuto più di qualche problema fisico ma la responsabilità della sconfitta di oggi è del sottoscritto, la squadra dopo la vittoria con Milano non è arrivata pronta a disputare una partita di livello contro un buon avversario. Una botta in testa ti fa tornare con i piedi sulla terra, ci servirà da lezione”
Jasmin Repesa
“Siamo molto contenti per aver conquistato una vittoria così importante su un parquet come questo. Siamo sulla strada giusta fin dall’inizio del raduno. Dopo due sconfitte contro Treviso e Fortitudo dovevamo riprendere fiducia ma con il grande lavoro svolto in settimana e i vari problemi che abbiamo affrontato siamo riusciti a lavorare davvero bene. Siamo entrati in campo con una grande voglia di vincere, di fronte avevamo una squadra che era reduce da una striscia importante di vittorie. Lo staff ha preparato molto bene la partita e abbiamo fatto quello che dovevamo. Tutto il gruppo si merita grandi complimenti“
Le pagelle
Happy Casa Brindisi
Ousman Krubally 5: E’ protagonista dell’unico momento positivo della partita di Brindisi. Troppo poco al cospetto di un Tyler Cain che domina in lungo e in largo sotto canestro.
Alessandro Zanelli 5: Premiamo l’impegno che non fa mancare nemmeno questa sera. E’ in campo nel quintetto che produce il parziale favorevole nel secondo quarto e si prende le sue responsabilità. Justin Robinson, però, fa comunque ciò che vuole.
D’Angelo Harrison 4: Il suo approccio alla partita è terribile. Visibilmente nervoso, sembra anche in condizioni fisiche precarie. Segna i suoi primi punti solamente al 23′ e non entra mai realmente in partita.
Riccardo Visconti 4,5: Il suo gioco da 4 punti a metà secondo quarto sembra poter essere la scintilla giusta. Invece, resterà sostanzialmente l’unico highlight della sua partita.
Raphael Gaspardo 4: Si mette in evidenza per una tripla dall’angolo a inizio partita e poco altro.
Darius Thompson 4,5: Inizia ad attaccare il ferro, nemmeno con troppa convinzione, solamente nell’ultimo quarto. A giochi ampiamente fatti. Ubriacato dalle finte di Robinson, l’emblema di una serata in cui è apparso in confusione.
James Bell 4: Due triple, ma esce con le ossa rotte dal duello con Carlos Delfino.
Nick Perkins 4: Prestazione disastrosa. Per una sera torna il giocatore impacciato delle primissime partite della fase a gironi della Supercoppa.
Derek Willis 5,5: Il migliore della compagine pugliese. E’ l’unico che non si fa troppo influenzare dal momento e prova a tirare dritto per la sua strada, prendendosi la squadra sulle spalle con giocate intelligenti. Non arriva alla sufficienza per non aver attaccato maggiormente il ferro con un Cain gravato di quattro penalità.
Carpegna Prosciutto Pesaro
Henri Drell 6: Alterna giocate di buona levatura tecnica a delle ingenuità difensive che gli costano falli e, quindi, minuti sul parquet.
Frantz Massenat 7: Finchè resta in campo, prima dell’infortunio, attacca il pitturato con una ferocia travolgente. Incontenibile il suo primo passo. Gli porgiamo i nostri auguri di una pronta ripresa.
Ariel Filloy 7: Quando c’è bisogno di togliere le castagne dal fuoco, nei rari momenti di stasi dell’attacco biancorosso, lui risponde presente e questo è un valore importante.
Tyler Cain 7,5: Spazza via i centri avversari con una prestazione degna del giocatore ammirato a Varese per un paio di stagioni. Talvolta si dimentica il tagliafuori, ma era anche condizionato dai falli. Su questa situazione ha da lavorare, sia perchè non ha quasi ricambio, ma anche perchè alcune situazioni sarebbero evitabili con un pizzico di furbizia/concentrazione in più.
Justin Robinson 8,5: Un’ira di Dio. Non c’è modo di fermarlo. Quando inizia a ondeggiare, per sbilanciare il suo marcatore diretto, si fanno il segno della croce nella panchina di Brindisi. Co-Mvp.
Matteo Tambone 7: Prestazione solida in uscita dalla panchina. Pochi fronzoli, idee molto chiare.
Michele Serpilli s.v. Scampoli di partita nel finale.
Marko Filipovity 6,5: Non è attore principale, ma comunque una delle soluzioni pronte all’uso, quando chiamato in causa.
Simone Zanotti 7: Fosse sempre questo, Repesa non avrebbe motivo di fare l’occhiolino al mercato. Prestazione solido, a tutto tondo.
Carlos Delfino 8,5: Non ci sono tante parole adatte a descrivere la sua ennesima prestazione superlativa. Si riassume tutto nel concetto di classe cristallina. E’ il killer della difesa di Brindisi nel primo quarto, scavando il solco che spacca subito in due la partita. Lo fa con una pulizia tecnica tale da dare l’impressione di non sudare nemmeno
Francesco Sacco
@sacco94