Roma, 8 novembre 2020 – Nel 7° turno del girone d’andata della LBA 2020-21 gli ancora tecnicamente campioni d’Italia in carica della Reyer Venezia passeggiano contro la Virtus Roma al PalaEUR vincendo per 71-89.
Pronto riscatto dunque per una Reyer Venezia che si presentava a Roma piena di acciacchi ed infortuni (assenti Mitchell Watt e Valerio Mazzola), e dopo le due sconfitte subite in LBA per mano della Virtus Bologna prima ed in 7DAYS Eurocup per mano dell’Unics Kazan lo scorso mercoledì.
Una vittoria, questa della Reyer Venezia di coach Walter De Raffaele, mai messa in dubbio dopo che, sul 13-13 al 4′, gli orogranata piazzavano il primo ed unico break di tutta la gara (0-12 con il 13-25 all’8′ di gioco), grazie ai vari Stefano Tonut, Gasper Vidmar ed Austin Daye (quest’ultimo in campo anche per scommessa), ma era il break che gli garantiva quasi sempre più o meno la doppia cifra di vantaggio lungo tutto l’arco dei 40′ di gioco, vantaggio poi dilatatosi stancamente sul finire del match.
E la Virtus Roma? Ha lottato, si è data da fare anche in modo dignitoso per almeno tre periodi di gioco se non oltre, poi il crollo, fisico e mentale figlio di una settimana dagli allenamenti quasi inesistenti.
Magari qualcuno si attendeva quel sacro fuoco sul viso vs la Germani Brescia otto giorni fa, invece no.
Però c’è da segnalare, sic et sempliciter, la storica e fantastica tripla doppia di Capitan Tommaso Baldasso, frutto di 16 p.ti, 10 rimbalzi e 10 assist (ma senza tralasciare le 8 palle perse), che sancisce come il ragazzo stia crescendo, anche speriamo in chiave Italbasket, e con degli attributi di spessore.
Idem Luca Campogrande, lo slavo ormai del team romano per come frusta la palla con il polso, spedendola spesso nel cotone avversario ora che ha trovato uno straccio di condizione accettabile, dopo il KO alla caviglia rimediato in Supercoppa LBA 2020.
Per il resto, caliamo un velo pietoso in questo desolante quadro tecnico che è oggi la Virtus Roma 2020-21, così malridotta per i malanni e gli acciacchi ma anche a causa di una proprietà, non dimentichiamolo, carente in tutto quanto si possa pensare ed immaginare associandola ad una vaga idea d’organizzazione e struttura professionale in ambito sportivo.
La carenza di denaro non è una colpa, sia chiaro.
Ma se non c’è una struttura adeguata alla base, ecco che tutto finisce come stiamo vedendo, per non parlare poi di come questa proprietà si relaziona con i propri dipendenti e, nemmeno a dirlo, con il mondo esterno della comunicazione!?!?
Tecnicamente parlando, infine, è lampante come i tre giocatori americani in campo oggi (assente a referto Gerald Robinson mentre definire giocatore americano Liam Farley sembra a dir poco eccessivo a questi livelli…), siano ovviamente il punto dolente di questa Virtus Roma
Ma, onestamente, come si può dar loro addosso sapendo le difficoltà economiche in cui si dimenano da mesi e pretendere di “starci con la testa”?
E vogliamo parlare della struttura fisica in cui si allenano, poco idonea per una squadra di LBA?
Voltiamo pagina incrociando le dita, in attesa che questa proprietà faccia le valigie, ed alla svelta anche!!
Sala Stampa
Walter De Raffaele
Piero Bucchi
“Per 35’ abbiamo fatto un grande sforzo tenendo testa a una squadra come Venezia, ma con una settimana difficile alle spalle di più non si poteva fare e alla fine siamo andati in difficoltà commettendo errori, sentendo la fatica. Ringrazio i ragazzi della panchina che stanno lavorando sodo, nonostante alcuni non siano ancora pronti per questo livello”.
Virtus Roma – Umana Reyer Venezia 71-89
Parziali: 15-28; 28-24; 10-14; 18-23
Progressione: 15-28; 43-52; 53-66; 71-89
Le pagelle
Virtus Roma
D. Hadzic 3: dopo un inizio timido (ovviamente), si procura tre liberi proprio allo scadere del primo periodo grazie ad una fesseria del puteo, Federico Casarin, che lo urta mentre lancia la preghiera verso il canestro reyerino. E fa zero su tre…Rientra in campo per logiche carenze di uomini disponibili ma fa quel che può, cioè poco. Occorre commentare o scrivere altro? Ma siamo proprio sicuri che nelle minors non si riusciva a trovare di meglio??
Y. Biordi 3: entra nel 3° periodo perchè Wilson si fa fischiare un 4° fallo discutibile al 25′. Conquista un libero, sbuffa, sgomita ma il sanmarinese più di questo non può e non sa fare. Un libero, un fallo su Vidmar che intanto porta a spasso Hunt, null’altro d’aggiungere.
A. Beane 4: male, molto male il suo inizio da zero punti in attacco e dalla solita difesa (?), a dir poco inesistente, anzi, proprio irritante per un giocatore che debba giocare a questi livelli, come a Brescia. Però, siccome non c’è Geraldo, Bucchi deve tenerlo in campo, non panchinandolo come sette giorni fa per farlo “ragionare”. Dopo 10′ di gioco, una persa e nemmeno un tiro preso! Finalmente si scuote nel 2° periodo, tripla e liberi ma poi ri-scompare dal vivo del gioco. Rispetto alle prime gare sembra a dir poco un’altro, spento ed involuto anche nella sua brillantezza fisico-atletica. Scrive 3 p.ti e 5 rimbalzi e 4 perse. Siamo convinti che sia solo tutta colpa sua?
L. Campogrande 8: ottima partenza, con il primo canestro del match poi commette alcune leggerezze in difesa ma accade anche a lui, come per la maggior parte dei suoi compagni di squadra. Poi si riaccende ad inizio 2° periodo con una tripla delle sue, e dopo ancora. Lo slavo di Roma chiude come top scorer al 20′ con 11 p.ti, ancora molto ma molto bene! E nei restanti 20′ di gioco spara delle bombe che vedono il cotone orogranata e colleziona un’altra bella prova, 18 p.ti e 3 rimbalzi, sfiorando il carrier high di Brescia.
T. Baldasso 9: inizia bene, partendo velocemente e spingendo la transizione, su di una di queste accellerazioni si propizia un antisportivo ai danni di De Nicolao. Poi…Come al solito, si addormenta just for a little time. Si fa fischiare infatti per un tecnico lamentando un contatto, inesistente, che causa un contropiede vincente della Reyer. Insomma, procede con alti e bassi ma al 20′ di gioco ha già messo a segno 6 assist a referto, 4 rimbalzi e 10 p.ti, quindi molto bene! Poi nel 3° periodo parte benino, mette un bel canestro da fuori seguite però da due fesserie passando la palla, più fallo successivo, con canestro avversario, ad una delle due azioni. Ma cosa si può pretendere da lui se non alzarsi in piedi ed applaudire per una prova che rimarrà negli annali della storia della LBA e della stessa Virtus Roma con questa Tripla Doppia? Bravo Capitan Baldasso, continua così ma lavora sulle pause. Se riuscissi a limitarle…
R. Cervi 6-: questa volta Big Ricky non inizia male, sempre rapportandolo alla sua condizione fisio-atletica. Prende due rimbalzi, mette dentro un buon canestro ma soffre sempre, maledettamente, i corpaccioni sia di Fotu che di Vidmar. Resta in campo solo 10′ di gioco, colleziona 4 p.ti e 3 rimbalzi.
D. Hunt 5: evidentemente il PalaEUR non gli piace proprio più, dopo lo scintillante esordio da MVP vs la Fortitudo. Due falli su Fotu in 4′ di gioco e 0 rimbalzi con panchina subitanea dopo 3’41” di gioco!?! Rientra nel 2° periodo e mette i suoi primi due punti al 15′, chiudendo a 6 p.ti e 3 rimbalzi al 20′: in difesa è qualcosa ai limiti dell’inguardabile, indecente anzi, considerando stazza, esperienza e tutto quanto il resto. Procede con questo andazzo per tutto il resto del secondo tempo, e non fatevi ingannare dai punti che mette a segno al 40′ (14 p.ti e 6 rimbalzi), che non sono male. Ma, come per Beane, siamo convinti che sia tutta colpa sua?
L. Farley 2: Mr. Fruit of the Loom entra nel 2° periodo per 18″ di gioco, ovviamente a causa delle rotazioni limitatissime nel settore delle guardie. Poi rientra nel 4° periodo e spara una tripla dall’angolo che s’incastra sul ferro…Vabbeh…
J. Wilson 6: sbatte contro Tonut, per iniziare, poi becca il ferro al primi tiro. Ma rimane comunque il punto di riferimento offensivo, ed a rimbalzo, del team romano che però, come al solito, non difende allo spasimo. Prende rimbalzi, segna dei bei canestri sempre con quel suo modo di fare compassato. Esce per 4 falli al 25′ di gioco proprio per una venialità su De Nicolao quando ne ha messi 11 a referto più 4 rimbalzi. Rientra nel 4° periodo e chiude con 15 p.ti e 5 rimbalzi. Sicuramente il “meno peggio” degli americani ma, ripetiamo, è tutta sua la colpa di questo rendimento a livelli di sussistenza?
S. Telesca n.e.
Umana Reyer Venezia
Casarin 4: male questo primo, storico passaggio sui legni del PalaEUR del puteo. Poca brillantezza e cattiveria agonistica che di solito, insieme alla grande tecnica, sono il marchio di fabbrica del giovanissimo talento di questa solidissima e tosta Reyer Venezia. Può capitare ma il futuro è dalla sua parte!
Stone 7: entra a 2° periodo inoltrato a causa di problemi fisici e, silenziosamente, gioca addirittura da 4, in sostegno a Fotu, lezione di grande duttilità da parte di questo grande giocatore. Regala due soli assist e zero punti nel match ma uno dei due è un assist siderale! Lo serve a Michelino Bramos, ad una sola mano, lui posizionato dalla linea dei liberi, sparandogli un missile terra-aria che il greco del Missouri raccoglie tagliando in area e depositando la palla a canestro partendo da quasi l’angolo e dalla linea di fondo del canestro romano: un gesto che da solo vale la logica di questa gara noiosa e senza storia!
Bramos 7,5: inizia con uno 0/2 da tre che, per lui in questa fase della stagione, è una rarità. Poi si accende con un’entrata al ferro con schiacciata, agevolata dall’inesistente difesa del fondo di Fantasma Beane. Ma la classe non s’inventa e lui ne ha da vendere! E’ in un periodo di forma smagliante e si sa, quando si sta bene fisicamente si fanno cose eccellenti. Colleziona 17 p.ti e 3 rimbalzi.
Tonut 7,5: è quello che sta giocando meglio in quest’inizio stagione. Prima tripla del match ma anche difesa su chiunque gli capiti a tiro. Poi amministra le forze e dimostra che se sta bene, se la schiena lo lascia in pace, può diventare a dir poco un iradiddio con la sua bidimensionalità offensiva. Applausi anche per lui, 15 p.ti e 4 rimbalzi.
Daye 7: la classe del figlio di Darren è così limpida e cristallina che, sebbene stia male fisicamente, non se ne accorge nessuno. Piazza 10 p.ti collezionando un 1/5 da due proprio perchè non sta bene ma, non appena ha un pò di spazio, le sue triple sono sempre canestri sicuri. Giocatore da clonare.
De Nicolao 6: parte male, si vede che sta vivendo un momento complesso. Perde possessi, non cerca quasi mai un tiro da tre che, prima del #lockdown, era quasi diventato la sua arma letale ed oggi fa un malinconico 0/2 dalla linea dei sogni. Però difende con applicazione e sfrutta gli spazi che la Virtus Roma gli lascia per andare al ferro. Tutto sommato però mette insieme 4 p.ti, 6 assist e 6 rimbalzi beh, niente male.
Vidmar 6,5: giganteggia nel pitturato contro le flebili figure romane, complice un Hunt che si siede dopo 3’41” di gioco per falli ed un Cervi che fisicamente non può reggere il simpatico ex-boscaiolo sloveno. Va in doppia cifra, con 10 punti all’attivo e raccatta 5 rimbalzi, mettendo spesso da solo in crisi la Virtus Roma.
Chappell 6,5: parte con una tripla ma entrando in un momento in cui la Reyer sta volando avanti, a fine primi periodo. Poi ne mette un’altra ma nel 2° periodo, insomma, il sistema di De Raffaele regala spazio e tiri a tutte le bocche da fuoco orogranata e Jeremy Chappell è diventato quasi l’uomo dell’emergenza. Anche lui non al massimo fisicamente, chiude con 9 p.ti e 4 rimbalzi, quasi in pantofole.
Possamai 6: il suo debutto in LBA segna un’altro punto a favore del prolifico vivaio orogranata. Combatte contro Dario Hunt e logicamente in 1’26” di gioco entra solo a gara finita. In bocca al lupo a questo ragazzo!!!
Cerella 6+: tripla frontale per iniziare, poi solito lavoro in difesa. Brunito è sempre un giocatore che si mette a disposizione, anche lui con problemi fisici che lo limitano per tutta la gara.
Fotu 7,5: insieme a Miki Bramos e Stefano Tonut è il giocatore che spezza in due la gara con la sua fisicità e con la sua tecnica. Che l’ex centro di Treviso fosse realmente un buon centro lo si sospettava ma che riuscisse, in poco tempo, ad imporsi anche in un team così forte non lo credevano in tanti! Certo, la difesa romana lo agevola ma lui fa 19 p.ti e 5 rimbalzi e fa capire che se vuoi far canestro dovrai passare sul suo cadavere.
D’Ercole 6: l’ex di un tempo che fu entra per la prima volta in stagione ed esegue il suo compito in modo diligente ed apprezzabile. Nient’altro da dire.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto