Ci siamo. Dopo tre settimane infuocate di gare in LBA domani si parte con le #FinalFour della Supercoppa LBA 2020.
Domani sera, venerdì 18 settembre, alle ore 18:00 va in scena dunque la prima semifinale di Supercoppa LBA 2020 tra Olimpia Milano vs Reyer Venezia.
Sarà una gara equilibrata? Difficile da dire. Forse sì ma attenzione, perchè sino ad oggi la squadra di Ettore Messina vanta otto gare ufficiali tra Supercoppa LBA 2020 e preseason Euroleague ed otto vittorie.
Un’Olimpia Milano che tra l’altro, nella ricca rotazione dei suoi nove stranieri dovrebbe tenere fuori, per una distorsione alla caviglia nonostante sia in fase di recupero, Kaleb Tarczewski.
Probabili esclusi poi Vlado Micov e Michael Roll ma lo sapremo solo domani con certezza.
E se vogliamo parlare di equilibrio, dall’altra parte del campo c’è la Reyer Venezia di Walter De Raffaele che ha invece “solo” sette stranieri e non dovrebbe presentare defezioni per la gara di semifinale contro i biancorossi.
Il turnover in casa Reyer Venezia dovrebbe riguardare uno tra Isaac Fotu e Gasper Vidmar, molto probabile che alla fine giocherà il lungo sloveno, molto più avvezzo a queste sfide.
La gara quindi vedrà un attacco fotonico, Olimpia Milano, contro una delle migliori difese, e non da ora, della LBA al secolo la Reyer Venezia.
Chi la spunterà? La voglia di Milano di mettere subito in chiaro le cose o la solidissima capacità della Reyer Venezia di far vedere ancora la sua super difesa?
Ecco le parole di Walter De Raffaele a presentare la gara:
“Quella di venerdì è una partita secca di semifinale, quindi noi, pur conoscendo benissimo le qualità degli avversari, andremo per fare il meglio possibile, con grande rispetto, ma anche con il desiderio di portare a casa il massimo risultato possibile, perché si va per provare a vincere questo trofeo. Sappiamo quanta qualità abbia Milano; però sotto questo aspetto, come dico sempre in questi casi, questo si traduce in un grande stimolo, in una grande possibilità di giocare contro una squadra di livello e misurarsi con i migliori. Quindi ci sono tante componenti che autoalimentano gli stimoli. Parlando invece tecnicamente, è naturale che servirà una partita speciale, perché ci sono tante situazioni da dover affrontare, con qualità diffusa in tanti ruoli. Credo però che l’impatto fisico e la capacità di giocare una partita intera con un livello fisico molto alto possa essere una delle chiavi che ci può permettere di essere competitivi all’interno della stessa sfida”.
Ettore Messina invece toglie il peso dell’essere favorita alla sua Olimpia:
Giuseppe Pep Malaguti