Treviso, 27 Agosto 2020 – L’attesa è quasi finita, il basket italiano sta per tornare con le competizioni ufficiali. La data è quella di oggi 27 Agosto, la prima palla a due sarà alzata per Milano-Cantù.
Il trofeo in palio è la 50^ Eurosport LBA Supercoppa Italiana 2020, che per festeggiare questo importante anniversario si presenta con una veste del tutto nuova.
Infatti vi parteciperanno tutte le 16 squadre di LBA, suddivise in 4 gironi “territoriali” con partite di andata e ritorno, attraverso cui accederanno alla final four di Bologna le prime classificate di ogni gruppo.
Il girone C, focus di questo articolo, comprende Umana Reyer Venezia, Dolomiti Energia Trento, Allianz Trieste e De’ Longhi Treviso.
Si comincia Domenica 30 Agosto con Trieste che ospita Trento e il derby Venezia-Treviso al Taliercio.
Come ci arriva Venezia
Ritiro ad Alleghe come di consueto per i lagunari vincitori dell’ultima Coppa Italia. Non sono mancati i problemi, più che altro di natura sanitaria, dati dalla positività al Covid (fortunatamente l’unica) della stella Austin Daye, fresco tra l’altro di rinnovo contrattuale.
L’Umana è di fatto rimasta la stessa della scorsa stagione, con le sole aggiunte di due ottime pedine come Fotu e D’Ercole. Perfetto mix di talento ed esperienza, Venezia è squadra già rodata e favorita per un posto alle Final Four di Bologna.
Oltre alle certezze Watt, Bramos, Chappell, De Nicolao, Tonut, Stone, Vidmar, Cerella e Mazzola, fari puntati sul giovanissimo talento classe 2003 Davide Casarin che dovrebbe avere minuti importanti e a questo livello ci sta già benissimo, guardia-ala di grande prospettiva.
I primi due scrimmage con Fortitudo e Treviso sono stati ben giocati e molto fisici, mentre le due partite del Torneo di Cagliari si sono rivelate solida e intensa la prima contro Milano, più scarica e morbida la seconda contro Sassari probabilmente perchè giocata 24 ore dopo il primo match.
“Per quanto ci riguarda abbiamo avuto la volontà di ripartire con lo stesso gruppo, lo stesso allenamento e la stessa squadra – afferma il Presidente Federico Casarin – ad oggi questa cosa ci ha ripagato perchè ci ha permesso di ritrovare subito i nostri ritmi e la nostra chimica, il fatto di continuare a lavorare insieme è stato molto importante. La conoscenza reciproca tra staff, giocatori e società è rimasta invariata e questo è un valore per me inestimabile. E’ innegabile che Trento, Treviso e Trieste sono squadre importanti, saranno partite complicate e affascinanti in quanto sono peraltro dei derby che ci dovranno aiutare a crescere non solo per la Supercoppa, ma anche in vista del campionato.”
Come ci arriva Trento
Outsider di lusso, come da molti anni a questa parte, l’Aquila in estate ha mantenuto quasi tutto il blocco italiani (esclusi Mian e Gentile), ma ha rivoluzionato il roster per quanto riguarda gli stranieri. Browne e Martin porteranno certamente leadership ed esperienza europea in Eurocup, Williams ha un’energia clamorosa da mettere sul parquet, Morgan e Sanders saranno presumibilmente le due bocche di fuoco anche se uno tra loro partirà verosimilmente dalla panchina. In più un campione NCAA come Luke Maye che fa della visione di gioco e delle letture in campo le sue doti migliori. Anima e cuore capitan Forray, Pascolo è nella sua dimensione ideale per rendere al meglio secondo le sue particolari caratteristiche, Mezzanotte ha dimostrato già l’anno scorso che in questa squadra ci sta benissimo e soprattutto ha in dote una mano dolcissima per tirare, Lechthaler in pochi minuti offre solidità sotto canestro, infine i giovani Conti e Ladurner saranno stabili nelle rotazioni. Tutti agli ordini del confermatissimo coach Brienza e dell’esperto vice Lele Molin. Sembra essere una squadra con grande potenziale.
Rudy Gaddo, GM della Dolomiti Energia, ne ha parlato così a L’Adige:
“Il gruppo è di alta qualità. Farà un basket che l’Aquila ha sempre dimostrato di sfoderare, fatto di durezza fisica e impatto atletico. Pur rimanendo in un budget che non ammetteva sprechi, abbiamo portato a coach Nicola Brienza due giocatori di spessore come il playmaker Browne e la grintosa ala Kelvin Martin. Abbiamo voluto questi stranieri perchè sono aperti e disponibili al lavoro, tanto che sapranno integrarsi e valorizzare anche il nostro pacchetto di italiani, ma soprattutto i giovani, attesi a minuti pesanti.”
Come ci arriva Treviso
La De’ Longhi è reduce da 3 scrimmage negli ultimi dieci giorni, finiti in crescendo sia per condizione fisica sia come intesa tra gli elementi della squadra. Chiaramente, per una squadra quasi totalmente nuova, i minuti in campo nelle partite di prestagione sono fondamentali per rodare i meccanismi. Tralasciando la prima amichevole con Venezia, utile a riassaporare il campo, contro Virtus Bologna e Reggio Emilia si sono visti sprazzi di buona pallacanestro, considerati sempre i ritmi non elevatissimi di Agosto.
Guidati dal “professore” David Logan, che pare già pronto e con le mani piuttosto calde, si stanno inserendo piano piano i nuovi stranieri, peraltro penalizzati tra problemi di visto e quarantena.
Buone prove in queste uscite per Cheese e Russel, il primo discreto attaccante 1vs1 e il secondo probabile stella dei biancocelesti, velocissima point guard con punti nelle mani e gran passatore in penetrazione dentro l’area.
Carroll deve ancora allacciare le scarpre, ma vedremo le sue doti da “all-around” se sarà in condizione fisica discreta. Il big man Mekowulu ha fatto intravedere che potrebbe dominare sotto i tabelloni con la sua energia e cattiveria agonistica, Imbrò se sta bene e non dovesse avere guai fisici è una garanzia dalla panchina. Chillo è una certezza per energia e impegno, si fa sempre trovare pronto, invece Akele sappiamo che può sfruttare la sua versatilità in una doppia dimensione da esterno ed interno, giocando da secondo lungo aumenta le spaziature in campo e con il suo tiro affidabile allarga l’area. Vildera dovrebbe agire da quarto lungo portando ruvidità e grinta al suo primo anno in serie, previsti minuti importanti anche per i giovani Bartoli e Piccin.
“L’idea è quella di continuare in nostro percorso attraverso quelle caratteristiche di aggressività e durezza che dovranno contraddistinguere la squadra nella nuova stagione – così Max Menetti al Corriere del Veneto – Queste amichevoli ci hanno portato quelle difficoltà che ci servono per testare il gruppo, aiutandoci nel nostro cammino di crescita.”
Come ci arriva Trieste
Il navigato ed esperto coach Dalmasson ha una squadra ben costruita a sua disposizione. L’Allianz ha aggiunto ad un già discreto gruppo di italiani due giocatori ormai consolidati come Laquintana e Alviti, portando energia ed aggressività con il primo e percentuali ottime da lontano ma soprattutto tiratore di striscia con il secondo.
Fernandez giostrerà l’attacco dei triestini, Da Ros, Coronica e Cavaliero aggiungono garra, esperienza ed affidabilità dalla panchina.
Come per Trento e Treviso, tutti nuovi gli stranieri: l’ex veneziano Udanoh è in cerca di riscatto e garantirà versatilità e verticalità, così come Upson d’altronde. Grazulis è un ala forte con un tiro pesante molto affidabile, ma le vere stelle dovrebbero essere Doyle e Henry, giocatori all-around di talento che attaccano in mille modi diversi, spigolosi in difesa e “on fire” se dovessero cominciare a segnare con continuità.
“Al di là delle considerazioni tecniche che adesso lasciano il tempo che trovano, ritornare in campo è stato bellissimo, una grande emozione – racconta il neo acquisto Davide Alviti – Dopo tutti questi mesi è parso quasi surreale. Fisicamente ho avuto ottime sensazioni, ma sono consapevole che devo ancora migliorare molto. Sono tutte cose che arriveranno con il tempo e con l’allenamento. Vedo già un’ottima chimica in squadra. Certo, dobbiamo affinare e limare alcuni particolari, però vedo un gran bel gruppo, molto altruista, fatto di elementi che si cercano sempre in campo, che si passano bene la palla. Affronteremo Trento, una squadra molto fisica di cui conosco e apprezzo il sistema di gioco. Ci faremo trovare pronti”.
L’impressione? Ovvio che la Reyer Venezia parta con i favori del pronostico per aggiudicarsi il primo posto in questo girone C, una spanna sopra le altre. Non fosse altro per l’ottima chimica di squadra e il talento che ben conosciamo. Le altre tre sembrano equivalersi, forse con Trento un filo avanti a Treviso e Trieste sulla qualità degli stranieri.
Da non escludere comunque le sorprese, in quanto si giocano le prime partite dell’anno per cui i ritmi saranno quel che ci si può aspettare ad inizio stagione e magari per alcuni rookie che si adatteranno presto al nostro gioco dimostrandosi veri e propri colpi di mercato.
Michele Bolinelli