Roma, 10 marzo 2020 – Da ieri lunedì 9 marzo in tarda serata, ma con l’attuazione del DPCM in vigore da stamane nell’ambito del programma di contenimento della diffusione del COVID-19, è dunque tutto fermo.
Nonostante sempre ieri la LBA – Legabasket abbia doverosamente eletto il 18° Presidente della sua storia nella figura di Umberto Gandini, si sta cercando di buttare un occhio ben aldilà del momento a dir poco epocale che il Paese sta attraversando.
Innanzitutto, partiamo da un assunto: la sospensione di ogni attività sportiva nazionale fino al 3 aprile da parte del CONI impedirà lo svolgimento dei turni 9°, 10° ed 11° del girone di ritorno LBA che erano in programma il 15, 22 e 29 marzo. A questo stop va anche aggiunto l’8° turno che si sarebbe dovuto svolgere domani, mercoledì 12 marzo, nonchè il restante quadro del 7° turno con i suoi 6 incontri da giocare (già disputate sabato scorso Trieste vs Pistoia e Virtus Roma vs Dinamo Sassari), senza poi dimenticare il recupero del 6° turno tra Virtus Bologna e Varese di febbraio, a data da destinarsi per la Coppa Intercontinentale del team bolognese.
Quindi la situazione è decisamente complessa oltre che di assoluta incertezza. Aldilà delle fughe ufficiali di giocatori stranieri come quella di Jason Clark e quella di di ieri Troy Williams sommata a quella di oggi di Zach Thomas dalla Vuelle Pesaro, è difficile prevedere ipotesi per il futuro.
Ma una cosa è però sicura: è fisicamente impossibile che il campionato LBA possa svolgersi secondo le date programmate delle 34 giornate di stagione regolare, con i quarti di finale Playoff al meglio delle cinque partite, semifinali idem e finale scudetto al meglio delle sette.
Quindi si deve arrivare ad un “Piano B”, con LBA e FIP che dovrebbero pianificare insieme il futuro calendario, pianificando anche una vera e proprio serie di piani alternativi in funzione di quando e se il campionato potrà riprendere.
Potrebbe sembrare una contraddizione in termini perchè in questi anni i due organismi non hanno proprio brillato in iniziative se non in modo controverso e contraddittorio.
Ad esempio stamane, il neo-eletto Presidente della LBA, Umberto Gandini, intervenuto a Radio 24 in “Tutti convocati”, ha espresso il suo parere in merito:
“La cosa più logica e razionale che si possa fare oggi, rispettando le regole che ogni singolo paese ha imposto e mantenendo quella autonomia che lo sport ha sempre avuto, è cercare di portare avanti le competizioni europee con le regole esistenti, almeno per chiudere il turno. E’ una cosa che ha senso, anche se posso capire che possa sembrare folle in alcune situazioni”.
Il riferimento è in particolare, in questi giorni, alle gare di Champions League ed Europa League di calcio che le italiane comunque disputeranno, a partire da Valencia-Atalanta di questa sera?
“L’unica cosa che si può fare è navigare a vista, cercando di rispettare le regole sia in Italia che altrove e avere, da un certo punto di vista, un pizzico di tolleranza verso queste entità sovranazionali che operano in una situazione che, tutto sommato, è ancora a macchia di leopardo”.
Ma – domanda Roberto Genda – l’Uefa si dovrà pur dare una deadline per decidere se disputare o posticipare gli Europei di calcio?
“Credo che la Uefa sicuramente starà affrontando il problema e dovrà prendere a breve una decisione. C’è il tentativo dell’Uefa di portare avanti il più possibile la competizione. Sicuramente una parte importantissima è l’aspetto di interesse, ma c’è anche la volontà di continuare a vivere. In Italia abbiamo sospeso Serie A, il basket…Ma non vuol dire che è finito. Rispettando le normative che ci sono date, cerchiamo di portare avanti quello che si può realisticamente portare avanti”.
Quindi si naviga a vista…Comunque la strada maestra dovrebbe essere quella di cominciare con l’accorciamento delle serie Playoff, prima in maniera magari soft e poi in modo drastico.
Qualora poi lo stop fosse più prolungato, magari di due mesi, allora le scelte potrebbero essere radicali, come lo stop della regular season o la quasi cancellazione dei Playoff, magari riducendoli ad una Final Four.
Ovvio che potrebbe anche verificarsi un ipotesi peggiore, quella cioè di una stagione già finita. Questo dovrebbe portare a scelte complicate circa le modalità di accesso alla prossima stagione ma anche alle Coppe Europe.
In molte delle ipotesi non sarà possibile garantire la totale eguaglianza competitiva od il pieno rispetto di ogni diritto previsto dal regolamento. Ecco che quindi il nuovo Presidente LBA, Umberto Gandini avrà subito una gatta da pelare, perchè dovrà spiegare tutto questo ai club, a partire da quelli che solo pochi giorni fare spingevano comunque per giocare a porte chiuse qualche incontro.
Intanto tra poco scendono in campo a Burgos il San Pablo e la Dinamo Sassari per il #Game2 dei quarti di finale di Basketball Champions League a porte chiuse…Mala tempora currunt, l’unica speranza e che queste settimane passino in fretta…
Fabrizio Noto/FRED