Roma, 8 marzo 2020 – Nel giorno nel quale ricorre una delle feste del mondo occidentale più care a tutta la nostra civiltà, quell’8 marzo come giorno in cui si celebra l’importanza e la rilevanza della donna in quanto tale ed in quanto soggetto baluardo della nostra struttura sociale molte volte (purtroppo…), dimenticata e calpestata nei suoi più elementari diritti, scoppia un’altro bubbone in relazione alla vicenda relativa a quanto il COVID-19 abbia portato in queste ultime settimane con se e nel mondo dello sport italiano, nello specifico nel mondo della nostra pallacanestro.
Accade infatti che nella tardissima serata di ieri sera, sabato 7 marzo, e dopo lo svolgimento di due gare di LBA delicate per le sorti sportive dei clubs in campo come Trieste vs Pistoia e Virtus Roma vs Dinamo Sassari, si prenda la decisione di sospendere sine die tutte le attività in primis della LBA, a poche ore di distanza di tutta la pallacanestro, giovanile e senior.
Il motivo è presto detto. Accade che a Roma, prima del match tra Virtus Roma e Dinamo Sassari, la Gazzetta dello Sport abbia riportato un retroscena a dir poco inquietante che per il sottoscritto, volutamente a casa e quindi impossibilitato a prenderne visione fisicamente in loco, rivela automaticamente il livello a dir poco rivedibile di sensibilità di taluni dirigenti nei confronti sia della vicenda che il Paese attraversa, sia del rispetto che si deve all’incolumità dei giocatori in campo.
La stessa Rosa narra quindi che al PalaEur la Virtus Roma abbia volutamente ritardato a lungo la discesa in campo per la fase di riscaldamento. La ragione era dovuta dal timore che un atleta della Benacquista Latina, team di A2 LNP che aveva disputato nei giorni scorsi un match amichevole proprio contro la squadra romana, fosse risultato positivo al famigerato COVID-19.
Domanda: se le disposizioni d’igiene e profilassi dispongono oggi di non avvicinarsi per almeno un metro a qualunque individuo al solo scopo di limitare la propagazione del contagio, al punto che anche la sala stampa del post-gara ieri era inibita, ha senso far disputare un match in cui giocano degli atleti che potrebbero aver contratto, seppur asintomaticamente, il COVID-19?
Alla fine però si è giocato. Il tutto perchè tale notizia sarebbe stata ribaltata dalla negatività del tampone dell’atleta pontino. Peccato che anche questa notizia, diffusa al PalaEUR per spingere la gara allo svolgimento, fosse priva di fondamento! Per fortuna l’atleta della Benacquista Latina si trova nella sua abitazione, non in terapia intensiva, anche se non si conosce per nulla l’esito del tampone…
Ora, partendo dal presupposto che speriamo tutti e di cuore che gli atleti della Virtus Roma stessi nonchè quelli della Dinamo Sassari siano immuni oggi e per sempre al COVID-19 (tra l’altro questi ultimo in viaggio verso Burgos, per disputare il #Game2 della propria stagione Europea), sebbene la scelta di ieri sera sia stata scriteriata perchè fondata su di un fatto non verificatosi, mi piacerebbe concentrarmi su di un qualcosa che osservo in queste ore e che desidero stigmatizzare.
La situazione che stiamo vivendo è una situazione mai vissuta prima, difficile e complessa perchè impatta sulle libertà e sugli stili di vita di tutti Noi. Il blocco dei campionati? Certo, perchè no? Purchè sia chiaro che queste misure siano propedeutiche alla non divulgazione incontrollata del virus.
Ma ormai, rendendomi anche conto del clima pubblico densamente avvelenato da tempo dalle fazioni che si scontrano ormai per mezzo socials, mi appello al buon senso delle persone. Prima di tutto a chi fa o divulga l’informazione.
In questo momento e sino a quando i numeri non ci diranno che la patologia sia sotto controllo, dobbiamo agire come se fossimo una squadra di basket: forte, unita, coesa, pronta ad aiutare in difesa il compagno battuto ed a passargli la palla per un tiro migliore od a più alta percentuale.
Verranno i momenti in cui dovremo tirare le somme ed il punteggio e le statistiche ci diranno al 40′ di gioco se abbiamo fatto un buon gioco o meno, perchè il brutto di questa partita è che potremmo anche perderla la partita, perdere un numero elevato di esseri umani è sempre una sconfitta!
Ma se avremo eseguito bene quanto il coach ci dice di fare, qualsiasi sia oggi il colore del cappellino che egli ha in testa, potremmo aver vinto comunque la gara! Ed allora potremmo capire che domani occorrerà avere una sanità pubblica più forte ed attiva? Ok, ma oggi è fondamentale aiutarsi in maniera solidale, evitando attacchi, isterie e polemiche perchè la negatività genera negatività.
Evitiamo gli assembramenti specialmente tra i giovani, perchè potrebbero essere portatori sani presso i propri congiunti anziani, maggiormente a rischio vista la virulenza del COVID-19.
Emaniamo fiducia. Fratellanza, vicinanza e spirito di abnegazione. Ritroviamo e diamo vita a quello spirito che sembriamo aver smarrito e che inevitabilmente respiriamo da tempo, pregno di egoismo, di sopraffazione del più debole, d’egocentrismo sfrenato. In fin dei conti la comunione e la fratellanza han sempre avuto la meglio: l’unione fa la forza!
Luigi Pirandello scriveva tanti anni fa…Così è. Se vi pare!!
Fabrizio Noto/FRED