Nella partita tra Partizan Belgrado ed Umana Venezia – 20.30 Stark Arena di Belgrado martedì 5 novembre – molti saranno i duelli interessanti ma uno su tutti sembra spiccare sugli altri: quelle delle ali forti. Da una parte, Rashawn Thomas (l’anno scorso alla Dinamo Sassari) è una classica ala forte – forte potente, che colpisce i jumper di fascia media, che usa la sua velocità per andare a canestro ed essere efficace in molti aspetti del gioco. Dall’altra parte, dell’Umana, Austin Daye è più alto, altrettanto veloce e ha un campo di tiro illimitato, ma non è così fisico come Thomas. Si tratta di un matchup critico per entrambe le squadre, ma pieno di intensità.
Il Partizan è la migliore squadra difensiva della competizione (67.0 ppg. subiti), con avversarie che hanno ottenuto solo il 46.1% dei loro tiri da due punti e il 30.9% di tiri da 3. Essere in grado di mantenere questi numeri metterà il Partizan in grado di vincere la maggior parte delle partite. La squadra di Andrea Trinchieri ha utilizzato un attacco diversificato in cui ogni giocatore si sente importante. Le guardie Nemanja Gordic e Marcus Paige saranno alternate in campo proprio per la gestione della fase offensiva del Partizan e mantenere l’equilibrio.
La Reyer è ultima nella precisione del tiro libero – solo il 55,7% – e la correzione di questo numero è obbligatoria per la squadra italiana, così come il controllo dei tabelloni difensivi, in quanto Watt e compagni consentono in media 12,2 rimbalzi offensivi. La Reyer deve diminuire il numero di palle perse, dato che la media è di 14.6 a partita. Gli ospiti della Stark Arena di Belgrado faranno affidamento sui veterani Mike Bramos e Austin Daye per fare la differenza in attacco.
Coach Gianluca Tucci, assistant di Walter De Raffaele ha presentato ai microfoni ufficiali della Reyer la partita :
“Il Partizan si presenta da solo, con la sua classifica. È l’unica squadra di tutta la competizione che ha chiuso un percorso netto nel girone d’andata e l’ultima partita è stata una dimostrazione di forza a Limoges. Sono una squadra chiaramente attrezzata per vincere la Coppa, ma noi sappiamo che possiamo dire la nostra, dal momento che all’andata li abbiamo messi molto in difficoltà. E siamo stati l’unica squadra che li ha fatti segnare veramente poco. Dobbiamo quindi assolutamente cercare di rifare quella partita in termini di intensità, di collaborazione difensiva e di spirito di gruppo. Questo è un momento in cui abbiamo bisogno di fare squadra, di lottare ciascuno per il proprio compagno.
Per quelle che sono le caratteristiche dell’avversario, non si distanziano tanto dall’andata. Hanno in Jaramaz un giocatore in grandissimo spolvero, così come Zagorac: un due e un tre da quintetto che hanno qualità importanti in termini realizzativi. Hanno la nostra vecchia conoscenza Thomas, che abbiamo affrontato l’anno scorso con la maglia di Sassari, come go to guy sotto canestro e quindi un giocatore affida tantissimi palloni. E poi due giocatori di grandissima esperienza, come Gordic e Paige, che possono sparare dalla distanza o gestire al meglio i palloni cruciali. A questi si aggiunge un pacchetto di lunghi importante, con tutti giocatori di grande stazza che fanno in modo che quella di Belgrado sia una difesa molto difficile da scardinare.
Noi ci proveremo, avremo bisogno di un grande impatto, giocheremo in un campo storicamente caldo: ci sono tutte le condizioni per una partita molto fisica e dobbiamo farci trovare pronti”.