Agrigento, 6 Ottobre 2019 – Buona la prima per la M.Rinnovabili Agrigento che sul parquet del Palamoncada ha affrontato e vinto meritatamente vs la Junior Casale Monferrato.
Partita carica di emozioni, come tutti gli esordi, soprattutto per la squadra di casa completamente rinnovata rispetto la scorsa stagione. Alla fine della scorsa stagione hanno dato addio al gigante biancoazzurro molti dei suoi storici elementi.
In primis il coach Franco Ciani che avendo abbandonato la panchina di Agrigento dopo ben 8 anni, è stato sostituito da coach Devis Cagnardi. Stagione segnata, peraltro, anche da grandi ritorni, come quella dello storico capitano Albano Chiarastella dopo due stagioni giocate a Biella.
Ed è stato proprio Albano Chiarastella,uno dei principali protagonisti della vittoria del roster di Coach Cagnardi, infatti con i suoi 14 punti e 12 rimbalzi ha fatto, sicuramente, la differenza. Grande prestazione, quindi di Albano che ha fatto un ottimo lavoro, nonostante l’emozione del ritorno a casa e la difficoltà di doversi trovare a duellare sul campo con Alessandro Piazza, altro storico ex della Fortitudo Agrigento, per altro suo grande amico .
Degni di nota anche gli americani Christian James 21 (4/8, 3/3) Tony Easley 9 (4/9, 0/1), e la regia di Giovanni De nicolao 9 (3/6, 0/3) pungente e incisiva.
La Partita.
L’avvio sorride ad una Fortitudo che trova ritmo e precisione dall’arco dei 6.75 e che, poco dopo la metà del primo quarto, trova le realizzazioni di Chiarastella e Pepe per il 19-12 che costringe coach Mattia Ferrari al primo timeout dell’incontro. È una chiusura di prima frazione difficile, Agrigento ne approfitta e si spinge sul massimo vantaggio, 28-14. La reazione monferrina arriva in avvio di secondo quarto: l’attenzione difensiva sale, le percentuali al tiro tornano a crescere ed il parziale dei primi cinque minuti recita 5-19 per i rossoblù per il 33 pari. La Fortitudo tenta il nuovo allungo sul 38-33, ma ancora una volta la Novipiù è brava a replicare con Cesana (14 punti totali, uscirà anzitempo per falli) e con Piazza a dettare il ritmo dell’attacco rossoblù. La gara si gioca sui dettagli, la M Rinnovabili prosegue nella propria partita dai forti contenuti atletici: Easley e Pepe si fanno sentire anche a rimbalzo offensivo, garantendo alla formazione siciliana numerosi possessi aggiuntivi che, tuttavia, non portano risultati concreti. La Novipiù prova a restare in scia, ma la tripla del 75-70 segnata da Chris James contro la zona rossoblù mette fine alle velleità rossoblù.
Si evincono dalla partita analizzata “a caldo”
- La capacità di Agrigento di leggere le incertezze della difesa rossoblù, sopratutto nei tiri da fuori aria (10 triple realizzate dalla M Rinnovabili), su questo c’è da dire che però era molto “in giornata ” Simone Pepe’ il “franco tiratore” per eccellenza della squadra siciliana.
- A fronte dell’alto numero di occasioni regalate dal recupero palla: ben 5 rimbalzi nel solo terzo quarto, 12 totali, la squadra siciliana ha faticato ad approfittarne (solamente 10-7 il dato dei punti realizzati da secondi possessi)
- L’asse Piazza-Martinoni si rivela da subito efficace: 6 gli assist del playmaker, 10 i punti (con altrettanti rimbalzi) per il capitano.
- Velocità di transizione: Agrigento è squadra da corsa, capace di lanciarsi in contropiede in maniera fulminea (19 punti realizzati) dopo i numerosi rimbalzi difensivi e le 8 palle rubate.
- Agrigento trova ben 34 punti nel pitturato (58.6% di realizzazione), grazie al lavoro della coppia Easley-Chiarastella con il contributo del bidimensionale James, capace di colpire non solo dall’arco ma anche nei pressi del ferro.
M Rinnovabili Agrigento – Novipiù Casale Monferrato 79-70
Parziali: 28-14, 40-40, 57-52, 79-70
Mattia Ferrari
“Abbiamo iniziato male secondo me anche come onda lunga dei problemi che abbiamo avuto nel precampionato. Non siamo riusciti ad essere incisivi, Agrigento ci ha corso sopra. Dopo il primo quarto abbiamo iniziato a giocare su binari di parità. A quel punto è diventata una partita combattuta per trenta minuti, paghiamo errori come le uscite sui blocchi di Pepe, qualche tiro libero sbagliato di troppo, qualche attacco farraginoso, siamo arrivati con giocatori stanchi per via delle rotazioni limitate sugli esterni. Ci sono cose su cui riflettere, altre che hanno un’origine ben precisa da trovare nel nostro precampionato. C’è anche una parte buona, quella che dice che abbiamo giocato, non ci siamo sciolti ma anzi abbiamo lottato per portare la partita fino in fondo, tanto che è poi stata decisa nell’ultimo minuto e mezzo.”
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