Tredicesimo exploit consecutivo e primato del miglior avvio nel girone sud di A2 targato Empoli (nella passata stagione) eguagliato. La Molisana Magnolia Campobasso scrive un altro importante capitolo della propria storia e rinsalda la propria leadership. I #fioridacciaio ci riescono al termine di una contesa, la terza nell’arco di otto giorni, in cui partono forte, si perdono un po’ in attacco nei periodi centrali, hanno la possibilità di chiudere i conti sul finale, ma rimandano solo di cinque minuti effettivi la possibilità di collezionare un ulteriore referto rosa, imponendosi nel supplementare. UN PELUCHE PER CAPITANO Nella serata del ‘Teddy Bear Toss’, quasi fosse un segno del destino, il primo canestro lo mette a segno proprio il capitano delle magnolie Roberta Di Gregorio. La tripla dell’esterna tarantina prologo alla pioggia di peluche in campo, momento magico in quella che è l’atmosfera natalizia della serata. TURBO ROSSOBLÙ Il calore dei tanti animaletti di stoffa sul parquet dà il ‘la’ ai #fioridacciaio che paiono chiudere la contesa in questo quarto arrivando a prendere un margine in doppia cifra sulle proprie avversarie doppiandole al tramonto del primo periodo (22-11), complice una Ciavarella letteralmente inarrestabile LINEA DI GALLEGGIAMENTO A quel punto le toscane provano a rifugiarsi nella zona 1-3-1 e le campobassane cominciano a dover fare i conti con una serata non proprio efficace a livello offensivo. Le polveri bagnate dell’attacco rossoblù e la crescita delle ospiti intorno all’ex Di Costanzo e all’argentina Rosset riavvicinano pericolosamente San Giovanni Valdarno, tenuta ad un solo punto di distacco all’intervallo lungo. POLVERI BAGNATE Le problematiche in attacco dei #fioridacciaio divengono più evidenti nel terzo periodo. San Giovanni Valdarno, invece, trova ulteriori bocche da fuoco (Giordano, Dettori e Missanelli), tanto da arrivare al 30’ con due possessi di margine a proprio favore (48-53), situazione mai verificatasi per un’avversaria delle rossoblù nelle esibizioni interne delle magnolie in questa stagione. RITORNO DI FIAMMA Ma è proprio nel momento in cui potrebbero ritrovarsi con le spalle al muro che le rossoblù riescono a prendere le energie per rigirare l’inerzia della contesa e portarla a loro favore, mancando però, a pochi secondi dal termine, un facile appoggio che avrebbe potuto chiudere la contesa al 40’. San Giovanni Valdarno, così, trova il supplementare, fallendo quasi a fil di sirena anche il possibile sorpasso. IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO Nell’overtime – il secondo stagionale e sempre nello scenario di Vazzieri dopo quello contro Faenza – le campobassane danno un primo segnale importante con le due triple di Reani e, successivamente, chiudono ogni discorso con il fosforo dispensato sul parquet dall’accoppiata Porcu-Marangoni (autrici entrambe di canestri pesantissimi). Le magnolie così possono far festa e godersi il Natale in arrivo e l’opportunità col 2019 di poter aggiornare i propri primati. IL SABATELLI PENSIERO Da parte sua, il coach dei #fioridacciaio Mimmo Sabatelli ancora una volta ha parole al miele per il proprio gruppo. «Questa – spiega – era per noi la terza partita in otto giorni e si sa che, solitamente, questo è il match più difficile della serie. Di fronte, peraltro, avevamo un’avversaria che, una volta in più, ha dimostrato tutto il proprio valore. E, ancora una volta, non posso che elogiare questo gruppo per il cuore che ha messo in campo. Pur nella consapevolezza di una serata non felice in attacco, sono riuscite a venire fuori dalle problematiche con il cuore e la determinazione ed ora potremo vivere un Natale perfetto. La sosta arriva opportuna per ritemprarci. Ci godremo questi giorni in tranquillità e dal 27 torneremo in palestra. Purtroppo gli ultimi giorni di quest’anno ed i primi del 2019 ci costringeranno a dover dare anche uno sguardo al mercato nella composizione del roster per via di alcune situazioni non dipendenti dalla nostra volontà. A parte questo, però, resta l’orgoglio per questa serie, per un gruppo unico, così come il nostro pubblico ed il nostro club sempre prodigo di iniziative». UN 2019 UMBRO Nel frattempo, per i tifosi rossoblù, ci saranno due settimane di attesa per assistere al prossimo impegno ufficiale dei #fioridacciaio: La Molisana Magnolia Campobasso, infatti, tornerà sul parquet col nuovo anno, andando a far visita nel giorno dell’Epifania, ad Umbertide con la speranza che, nella calza della Befana, ci siano ulteriori dolciumi, sinonimo di un primato che, a quel punto, non sarebbe più ex aequo, ma univoco. FALBO AZZURRA A non poter gioire assieme alle compagne la sola Alessandra Falbo. Per l’ala termolese, però, nella serata di venerdì era arrivata la chiamata per raggiungere il raduno di Pesaro della nazionale under 15 con cui si allenerà per l’intero weekend prenatalizio.
AndrosBasket si fa un bel regalo di Natale, battendo la Matteiplast Bologna 65-55: una vittoria che vale l’accesso matematico alle Final Eight di Coppa Italia di marzo.
Una bellissima partita, giocata con intensità da entrambe le squadre e tanta voglia, data la posta in palio seppur a dicembre, momento lontanissimo da quelli veramente “caldi” della stagione. Un bello spettacolo davanti a un PalaMangano che ha partecipato con entusiasmo: in particolare la società vuole ringraziare il pubblico, oltre che per la spinta importante data, anche per la solidarietà mostrata nel “Teddy Bear Toss”, un successo e un bellissimo momento di solidarietà. Siamo certi che dopo le feste l’Ospedale Pediatrico “G. Di Cristina” di Palermo, beneficiario dell’iniziativa verrà sommerso di peluce e tutto questo grazie alla generosità palermitana.
Ma andiamo alla partita: dopo il canestro iniziale di Tava, Bologna ha un maggior impatto sulla partita e va sul +4 grazie a una bomba di Rosier. AndrosBasket si fa sentire con Russo e poi con Vandenberg, ma ritorna a una lunghezza di distanza solo con la tripla di Miccio per il 14-15 a fine primo quarto.
Bologna, pur soffrendo molto a rimbalzo (Vandenberg ne coglie 11 in 19′, AndrosBasket alla fine vince il confronto 40-34) è brava a far pagare ad AndrosBasket diversi momenti di sonnolenza in transizione difensiva e con Tava (precisissima nel primo tempo) e D’Alie vola sul 30-33 a metà tempo.
La sorpresa dopo l’intervallo con coach Coppa che ne combina una delle sue inserendo Manzotti, lanciando la sua “small ball” e lasciandola in campo sino alla fine. La mossa sorprende abbastanza Bologna, che non riesce far valere i mismatch e viene travolta dall’intensità e l’energia di questo quintetto: Manzotti, tra l’altro, mette nella sua partita 4 recuperi e con 11 punti da sola supera l’intera panchina di Bologna per fatturato (11-10): impatto davvero importante, ed è suo il canestro del 41-33 a chiudere un break di 11-0. L’aria al PalaMangano diventa elettrica e si percepisce che il match, sul 48-42 a dieci minuti dal termine, possa andare nella maniera migliore.
L’ultimo quarto è il regno di Rosa Cupido che segna 12 dei 17 punti di Palermo nella frazione decisiva e fa un superbo lavoro anche in difesa. Bologna ha qualche chance per accorciare il divario, ma i tiri liberi (7/15 per le emiliane) sono il tallone d’Achille della formazione di Giroldi. Nonostante ciò la partita non sembra mai completamente chiusa: a mandare i titoli di coda ci pensa però Francesca Russo, che con un “tiro ignorante” a 30″ dalla fine mette il +9 ed esplode in un urlo liberatorio, trascinando il PalaMangano. Il finale è 65-55 e l’Albero di Natale AndrosBasket si arricchisce di un nuovo dono, la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Meritatissime, adesso una sosta per ricaricare le pile e si ricomincia col match che chiuderà il girone d’andata, il 12 gennaio contro Athena Basket Roma.
Il 2018 del Fanola si chiude con una sconfitta. Poco da fare per le giallonere contro Moncalieri, arrivata al PalaLupe con il coltello fra i denti e autrice di una partita difensiva davvero intensa, dal 1′ al 40′. Le padrone di casa hanno sofferto il gap fisico, e di fatto non sono mai riuscite ad entrare veramente in partita contro un’avversaria davvero in palla.
Eppure è caldissima in avvio Amabiglia, autrice di due bombe nel primo minuto di gara (6-2). Si combatte senza risparmiarsi nel primo quarto, ma la difesa subito agguerrita delle piemontesi – sempre pressanti su tutte le linee di passaggio – costringe San Martino a fare molta fatica in attacco. È a suon di recuperi che Moncalieri costruisce il break di 10-0 che le vale l’8-15 al 7′. Ci si batte con ardore su tutti i palloni, ma alla prima pausa il tabellone dice 11-21.
Il Fanola prova ad affidarsi alle penetrazioni di Pasa, autrice di 4 punti di pura forza, ma in attacco Moncalieri fa tutto benissimo e non sbaglia mai: al 15′ il contropiede dell’ottima Conte vale il 15-32. Dall’altra parte invece le giallonere devono sudarsi ogni tiro, e a metà gara accusano un forte ritardo sul 17-42, pagando le 13 palle perse e il misero 21% dal campo.
Nel terzo periodo le padrone di casa non vogliono lasciare nulla di intentato, e provano ad alzare l’intensità. Per due volte di seguito però sono punite da una fortunosa bomba allo scadere dei 24″, dopo una difesa eccellente. Moncalieri non fa mai calare l’intensità, e grazie al consistente vantaggio controlla la situazione e conduce in porto senza problemi una meritata vittoria, mandando a bersaglio tutte e dodici le proprie giocatrici.
Per il Fanola la sosta arriva propizia, ci saranno due settimane per ricaricare le batterie in vista della difficile trasferta a Costa Masnaga del 5 gennaio 2019.
Nell’undicesima giornata della Sorbino Cup Serie A1 femminile, l’Iren Fixi Torino cede in favore della squadra ospite, la Gesam Lucca di coach Serventi, che espugna il PalaRuffini per 60-96. L’impossibilità di poter impiegare Cabrini (out per una grana fisica) e le ridotte rotazioni rispetto a quelle toscane, agevolano il lavoro delle ex Campionesse d’Italia, che mettono in cascina i due punti.
Primo quarto che vede un buon avvio della squadra ospite, l’Iren Fixi sbaglia qualcosa di troppo e coach Riga chiama sospensione sul 3-10 al 3’, quando a castigare la retina casalinga sono Treffers, Graves e Vaughn. Lawrence sale in cattedra e tiene le torinesi quanto più possibile a ridosso delle toscane. 14-31 è il parziale della prima frazione.
Torino crea in attacco nel secondo quarto, la palla, però, non vuol saperne di entrare. Per Lucca è quindi tutto più facile, così il collettivo di Serventi allunga senza troppa fatica, sfruttando anche l’assenza temporanea di Milazzo, carica di falli. Coach Riga non può far altro che richiedere timeout sul 16-38 del 13’. Lawrence si batte per le biancostellate, ma le varie Graves e Treffers infieriscono. Al riposo lungo la Gesam conduce per 25-56.
Al rientro dagli spogliatoi Valeria Trucco sembra avere una marcia in più, è l’ala torinese a trovare il canestro per la squadra assieme a Milazzo. La Gesam, però, amministra il vantaggio, forte delle maggiori rotazioni a disposizione. Al 30’ il punteggio è 39-77.
Nell’ultimo quarto Torino ci prova sempre nonostante il vantaggio delle biancorosse, coach Riga dà spazio anche alle under più giovani. Impegno e cuore non bastano, Lucca vince 60-96.